Una vocazione in un nome: Jean Monnet. È quella del Dipartimento di Scienze Politiche, intitolato, non a caso, allo statista francese. “Monnet è colui che ha pensato di condividere le risorse dell’Unione Europea al fine di evitare accidenti come la prima e la seconda Guerra Mondiale. Questi processi di integrazione sono il cuore del nostro lavoro”. A spiegarlo è il prof. Gian Maria Piccinelli, Direttore del Dipartimento, che aggiunge: “nasciamo dall’evoluzione della Scuola di Ateneo dell’Alta Formazione Europea, quindi abbiamo sempre avuto attenzione ai processi di integrazione”. Integrare, rendendo eterogenea la formazione che, per le Triennali, si sviluppa lungo due strade: Scienze Politiche e Scienze del turismo: “guardiamo alla formazione in maniera interdisciplinare. Nei nostri corsi ci sono economisti, giuristi, sociologi e tante altre figure professionali”. Un cammino di questo tipo non si sviluppa restando seduti tra le mura accademiche. Convegni, seminari, incontri. L’università organizza ogni anno tutto questo perché “miriamo molto a un rapporto integrato col territorio. I nostri giovani devono avere gli strumenti per incidere sulle politiche territoriali”. Su un territorio specifico, Caserta. La sede del Dipartimento, infatti, è “in Viale Ellittico, nel cuore della città. Vogliamo essere un polo d’attrazione per la società civile. Favoriamo spesso incontri con associazioni, enti locali e chiunque possa portare cultura”. A giovarne è la didattica, perché “per gli studenti queste attività sono fondamentali. Se non conoscono gli attori principali del territorio, non hanno le competenze per portare un contributo reale in futuro”. I politologi del domani non fanno semplicemente da spettatori, infatti “molti convegni sono preparati dai nostri ragazzi che fanno da relatori, preparano dei lavori e ne discutono con esperti”. Il Dipartimento, dunque, viaggia lungo due dimensioni, una locale e una mondiale, perché “da un lato intendiamo portare il territorio nel Dipartimento, dall’altro, invece, vogliamo avvicinare i giovani a una dimensione internazionale”. Il riferimento è a tutti i giovani interessati a questi studi. I percorsi Triennali, infatti, non sono a numero chiuso. Tuttavia, prima di iscriversi, è necessario svolgere una prova scritta che “serve al Dipartimento per capire il livello di preparazione in ingresso ed, eventualmente, per organizzare dei corsi di supporto necessari per favorire, in seguito, una maggiore comprensione da parte dello studente”. L’appuntamento con il test per le aspiranti matricole è fissato al 10 settembre. Quel giorno, nell’aula 10 della sede di Viale Ellittico 31, a partire dalle 9.30 verranno sottoposte ai ragazzi 30 domande a risposta multipla divise tra Cultura Generale, Lingua Italiana, Logica e Inglese. Per gli studenti è indispensabile una buona conoscenza dell’italiano, “perché questi sono studenti che dovranno comunicare”, e dell’inglese, “visto che i ragazzi si muoveranno in un contesto internazionale e dovranno anche studiare diversi testi in lingua straniera”. A tutto questo bisogna aggiungere “tanta curiosità e voglia di capire i problemi attuali”. Ogni risposta azzeccata vale un punto. Per passare, serve rispondere almeno a 16 domande. L’esito finale si otterrà sommando al punteggio del test ulteriori punti per il voto di maturità (dai 2 per chi ha preso dal 69 in giù, fino agli 8 punti per chi si è diplomato con almeno 90). E chi non supera la prova? Si può iscrivere regolarmente, tenendo conto che, prima della sessione di esami che inizia a gennaio, dovrà concludere degli Obblighi Formativi Aggiuntivi. Con una differenza, perché “se uno studente ha una lacuna solo su una parte del test, allora i docenti fissano delle attività integrative. Se invece le lacune sono generali, allora c’è l’obbligo di attività che possono essere lezioni o seminari”. Non saranno assegnati OFA agli studenti che avranno accumulato almeno 40 punti. Chi non dovesse superare il test di settembre, che è nazionale (quindi è riconosciuto da tutti i Dipartimenti italiani di Scienze Politiche), potrà riprovarlo in altre date previste dalla SUN: 1 e 29 ottobre e 8 gennaio. C’è tempo fino al 5 settembre per la domanda di partecipazione al test. Basta seguire la procedura online sul sito jeanmonnet.unina2.it. A test concluso, si può decidere a quale Corso iscriversi. Chi sceglie Scienze Politiche deve avere “tanta curiosità e voglia di muoversi verso realtà complesse. Ci vuole apertura verso realtà internazionali e una grande elasticità intellettuale”. Molto simile è il percorso di Scienze del Turismo: “è un percorso parallelo a quello di Scienze Politiche perché è incentrato sulle politiche del turismo. Si tratta di un Corso che offre una conoscenza ampia del territorio attraverso strumenti come storia, economia, marketing, diritto e comunicazione”.
Ciro Baldini
Ciro Baldini