Scritti di lingua a go-go

Ad inaugurare la nuova tranche di esami a L’Orientale sono gli scritti di Lingua, fissati a partire dalle prime settimane di giugno. Se gli studenti di Lingue e Letterature sono avvezzi a sostenere questa tipologia di prova, temono la bocciatura gli studenti di Scienze Politiche e Relazioni Internazionali, per il quale l’esame è più centrato sullo studio dei testi specialistici dell’ambito politico o giuridico. “Abbiamo sostenuto lo scritto di Inglese il 10 giugno – dice Mario Imperatore – Ho sempre avuto molte difficoltà con questo esame, che prevede un programma diverso dagli iscritti a Mediazione”. Ovvero, l’esame di Lingua e Linguistica Inglese, che gli studenti degli altri Corsi di Laurea hanno sostenuto il giorno dopo. “È un esame che ci preoccupa molto e che, allo stesso tempo, abbiamo la necessità di superare con un voto alto, perché è imprescindibile un’ottima conoscenza dell’inglese per lavorare in organizzazioni internazionali, ambasciate e istituzioni”. Motivo per cui dal 3 al 7 giugno i lettori madrelingua hanno ricevuto gli studenti nella sede di Via Duomo accordando la propria disponibilità per la correzione degli elaborati in vista della prova scritta. “La complessità risiede principalmente nella conoscenza del lessico settoriale che afferisce al linguaggio istituzionale. Per fare un esempio, in inglese ‘politica’ si può dire in due modi: policy e politics. Quando si usa una o l’altra? Dipende dal contesto”. Come si calcola il voto dello scritto? “Per gli studenti di Lingue ogni esercizio vale un tot di punti che alla fine vengono sommati nel complesso. Entrambe le parti, sia di grammatica che di Linguistica, valgono 30 e si fa la media tra le due. 36 è il punteggio minimo per passare”, risponde Giusy Cerrone. Ebbene, “per riuscire ad impiegare le parole più adatte allo sfondo di riferimento non basta la grammatica, bensì bisogna leggere quotidiani stranieri, informarsi sui siti delle agenzie di stampa mondiale, reperire notizie sul web”. Fare, cioè, in modo che “la propria preparazione sia spalmata lungo tutto l’anno e non si limiti al mese (o giorno) prima”. Sono della stessa opinione coloro che hanno sostenuto la prova di Lingua e Linguistica III nel pomeriggio di lunedì 10. “Due ore di esame no-stop, impossibilitati ad uscire. Ho già l’ansia prima di cominciare”, dice Marilena Piscopo. Tra i suoi colleghi, “c’è chi ha dovuto esibire certificazioni mediche indicanti particolari problematiche per avere il permesso di uscire dall’aula: una cosa mai vista prima d’ora a nessun esame. In genere, si consegna il proprio elaborato al docente o si lascia sulla cattedra nel momento in cui occorre andare in bagno o, per esempio, con questo caldo prendere una boccata d’aria e fare una pausa”. Per molti laureandi, Inglese III è l’ultimo esame. Tuttavia, “non credo che riuscirò a laurearmi quest’anno, perché mi manca ancora il tirocinio”, racconta Miriam Pezzella, che non comincerà prima di autunno. “È preferibile, in genere, richiedere lo stage al SOrT a meno 4-5 esami dalla laurea. Ma le attese sono infinite. Mi sono iscritta alla banca dati dell’Ufficio a inizio maggio e il primo tirocinio disponibile per me parte il 21 ottobre. Questo significa che, pur concludendo gli esami in estate, non potrò laurearmi neanche nella sessione di ottobre”. A causa dell’altissima richiesta di tirocini nell’Università, la soluzione risulta spesso scegliere un ente esterno presso cui sostenere lo stage e avviare le pratiche. “Il carico di lavoro dell’Ufficio è sproporzionato rispetto alle centinaia di studenti da selezionare ogni giorno. Bisogna, perciò, sistemare prima l’arretrato”, riferisce Giorgio Marino. Tuttavia, “si può sollecitare l’Ufficio quando la laurea è imminente, ma i tempi prestabiliti dall’iter burocratico – dalla richiesta di disponibilità alla struttura fino all’acquisizione del progetto formativo e dell’assicurazione – sono necessariamente lunghi. Salterò una sessione di laurea e inizierò lo stage a ottobre presso una delle biblioteche dell’Ateneo”. Chi non è riuscito invece a sostenere gli esami come da programma rimanderà alla prossima data utile, nei mesi di settembre e ottobre. “Possono accedere alle date di novembre anche gli studenti non fuoricorso?”, un dubbio diffuso. Sì, “se bisogna recuperare esami degli anni precedenti. Per adesso cercherò di ottenere dei buoni risultati in questa sessione – conclude Martina Scala – che si è annunciata, però, nel peggiore dei modi: sono scomparsi da diversi giorni gli appelli sulla nostra pagina personale e abbiamo difficoltà a prenotare gli esami. I docenti l’hanno appena segnalato al Polo didattico, speriamo che non sia un cattivo segno”. 
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