Semestre aperto e doppia laurea: innovazioni che richiedono coordinamento e interdisciplinarietà

Giovedì 12 settembre. Gli studenti della Scuola Politecnica e delle Scienze di Base si dividono tra le sedi di via Claudio, Palazzo Gravina e Monte Sant’Angelo per seguire la presentazione della nuova offerta formativa rispettivamente dei Collegi di Ingegneria, Architettura e Scienze. Percorsi formativi, curricula, sbocchi occupazionali, possibilità di stage e tirocini all’attenzione dei partecipanti, ma anche riformulazione di curricula e contenuti didattici, attivazioni di nuovi percorsi formativi, di segmenti in lingua inglese e di percorsi di doppia Laurea Magistrale. Due i poli su cui si sono concentrati l’Ateneo e la Scuola Politecnica, come si evince dalle parole del prof. Piero Salatino, Presidente della Scuola: “Per le Triennali si guarda all’accoglienza, all’orientamento, ci si preoccupa di garantire che il passaggio dalla scuola all’università venga affrontato in maniera non traumatica. In breve, ci si sofferma sulla regolarità degli studi. Quanto alle Magistrali, lo studente è ormai maturo e ha interiorizzato il processo e si può pensare ad un altro tipo di interventi”. Nel contesto di una riformulazione dei percorsi e dei contenuti di studio si innesta la novità del semestre aperto a cui ha aderito Ingegneria Chimica (al secondo semestre del secondo anno) e a cui potenzialmente contano di aderire anche gli altri Corsi: “Lo spirito è quello di inserire ulteriori elementi in un percorso solido. Il semestre aperto è un accordo tra i Corsi interessati che prevede l’acquisizione di 18 crediti attraverso pacchetti di attività formative a carattere trasversale che potrebbero riguardare tematiche come sostenibilità, simulazione della modellistica, data analytics. Ma perché questo avvenga c’è bisogno di intervenire sull’organizzazione didattica dei Corsi che dovrebbero coordinarsi per accogliere questi pacchetti”. Quanto ai percorsi di doppia Laurea Magistrale, “la parola chiave è interdisciplinarietà, nell’ottica del bilanciamento tra formazione verticale e contenuti di carattere disciplinare. Legate a questo tema sono l’internazionalizzazione e la connettività che ci portano ad essere attivi in un contesto globale nazionale quanto internazionale per mettere in contatto gli studenti con altre istituzioni di ricerca e formazione”. La didattica si sta muovendo, quindi, verso un aggiornamento che non vuol dire soltanto “sostituire il vecchio contenuto con il nuovo, ma ripensare in maniera radicale e rafforzare gli aspetti di carattere metodologico”.
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