Simulazione dei test di ammissione, “una buona occasione” per le aspiranti matricole

Centosessanta ragazze e ragazzi in aula, il 20 maggio, per la prova di simulazione del test di ingresso ad Architettura. Un appuntamento ormai consolidato, nel corso del quale gli studenti dell’ultimo anno delle superiori i quali abbiano intenzione di iscriversi ad Architettura possono cimentarsi in un’aula universitaria con un compito
analogo a quello che dovranno affrontare a settembre. “Ricordate – li ammonisce la prof.ssa Mariangela Bellomo – che non potrete utilizzare calcolatrici e telefonini. Sappiate, inoltre, che chi sbaglia incorre in una penalizzazione. Se siete incerti, insomma, vi consiglio di non rispondere a casaccio. Meglio una domanda senza risposta che una risposta errata”. Aggiunge la docente: “Questa simulazione vi serve per capire come sarà strutturata la prova, per abituarvi a confrontarvi con un test a risposta multipla. I quesiti riguardano Storia, Disegno e rappresentazione, Matematica e Fisica”. La distribuzione dei compiti avviene alle 14.45. I candidati che partecipano alla simulazione consegnano i compiti alle 15.30, poi scatta la fase delle correzioni. Chi vorrà, potrà ripetere la simulazione anche l’otto luglio. Racconta Federica Di Gennaro: “sono qui perché fino a questo momento non avevo mai partecipato ad un test a risposta multipla. È una modalità per me completamente nuova e per questo credo che sia importante abituarmi ad affrontare la prova. Oggi se sbaglio non ci sono problemi. A settembre sarà un’altra storia”. Antonello Gagliardi è della stessa opinione: “Credo che sia molto utile avere la possibilità di esercitarmi sul test in un’aula
universitaria, con altre persone e con un tempo determinato a disposizione. A casa ho già svolto un bel po’ di quiz, sia rifacendomi a quelli degli anni passati, sia utilizzando i libri specializzati che sono in commercio. Questo perché non è certo da ora che ho intenzione di immatricolarmi ad Architettura. È una idea
che accarezzo da tempo e che spero di poter realizzare. In aula, però, ed all’università l’esercitazione vale doppio”. Il suo bilancio della prova è in chiaroscuro: “Bene Storia e Disegno e rappresentazione. Maluccio Matematica e Fisica. C’è ancora tempo per rimediare, però, ed anche per questo sono contento di aver partecipato oggi alla prova. È stata una buona occasione per sperimentare i punti di forza e le debolezze con le quali mi appresto ad affrontare la prova vera, quella di settembre”.
Fa. Ge.
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