Si vota, il 14 e 15 dicembre, per rinnovare le rappresentanze studentesche in seno al Comitato Sportivo Universitario, nei Consigli di Facoltà e nei Consigli di Corso di Laurea. Il quorum per il Cus è fissato al 10%; per gli altri organi al 5%. Da eleggere 218 studenti. In genere, va alle urne un decimo, poco più o poco meno, degli aventi diritto.
Sono quattro, in linea di massima, gli schieramenti. A sinistra l’Unione degli Universitari e la Sinistra giovanile sono riuscite a realizzare un fronte comune. Confederazione degli studenti si muove all’insegna del consueto trasversalismo. Il Polo in alcune facoltà è presente con la lista Polo delle libertà nell’Università; in altre con denominazioni simili. Raggruppa gli studenti di AN, Forza Italia e CCD. Con Ateneo studenti si candidano i Cattolici Popolari.
Queste le dichiarazioni di alcuni candidati, con particolare attenzione a Giurisprudenza. E’ infatti la facoltà più numerosa dell’ateneo.
Salvatore Iavarone, capolista del cartello delle sinistre a Giurisprudenza (L’unità per Giurisprudenza, Udu–Sinistra universitaria, I democratici, Università Magna Charta). E’ consigliere di facoltà uscente. “I programmi troppo ampi devono essere ridotti, a Giurisprudenza”. Tra gli altri punti del programma: “un numero maggiore di aule studio, un laboratorio informatico, corsi pomeridiani per gli studenti lavoratori, più corsi al posto di quelli troppo affollati”. Promette attenzione sulla questione dei diritti negati agli studenti con problemi fisici e sensoriali. “Le barriere architettoniche in facoltà devono essere abbattute, occorre allestire biblioteche per non vedenti e garantire interpreti agli studenti audiolesi”. (Ne avrebbero diritto per legge, tra l’altro, n.d.r.).
Salvatore Cennamo, primo fuoricorso, capolista a Giurisprudenza per Confederazione. Ventiquattro anni, è di Pomigliano. Ecco alcuni dei problemi sui quali sostiene che si impegnerà. “La riforma universitaria, innanzitutto, sulla cui impostazione didattica si sa ben poco. Molti non conoscono neanche di cosa si tratti, se sia un bene oppure un male. Poi l’aula informatica, che da noi manca, nonostante siano disponibili i locali e le prese. Mi impegnerò anche sugli esami. Adesso abbiamo la possibilità di tenerne solo uno a sessione. Perché non prevederne di più? Può aiutare a velocizzare i tempi medi di conseguimento della laurea”.
A Giurisprudenza si candida anche Marco Vesciglio, di Confederazione, IV anno, 22 anni, di Gesualdo, in provincia di Avellino. Sottolinea, tra gli altri, i problemi dei fuorisede: “bisogna aumentare le possibilità di alloggi. E’ uno dei problemi maggiori. Contratti in nero e costi elevati rappresentano le principali difficoltà. Poi va potenziato l’uso dell’informatica e bisogna introdurre l’insegnamento delle lingue. Andrebbero potenziate le occasioni di contatto con il mondo del lavoro, da parte della facoltà. E’ assurdo che un laureato oggi esca da Giurisprudenza senza avere la minima idea di cosa vada ad affrontare. I libri, poi, sono troppo cari. Basti pensare, ad esempio, a quelli che servono per Istituzioni di Diritto Romano. E’ un problema che va risolto”.
Luca Panico, dell’associazione Icaro, è un altro dei candidati di Giurisprudenza. Corre con Confederazione. “Stiamo collaborando con tutte le altre associazioni per l’apertura serale della facoltà, affinché diventi un luogo di socializzazione (concerti, corsi di musica, cineforum) e dia la possibilità di seguire lezioni videoregistrate agli studenti lavoratori. Tra le priorità c’è anche la biblioteca: è chiusa da tempo ed a Castel Capuano non c’è nulla. Nella Biblioteca Nazionale i testi sono datati e noi restiamo bloccati per le tesi”.
A Sociologia, unica lista, “Vivere sociologia”, del Polo delle Libertà. Per bocca del responsabile Giuseppe Riccio i suoi candidati lamentano di aver ricevuto minacce, “fortunatamente per ora solo verbali”.
Proclamano: “vogliamo offrire idee nuove per rappresentare i problemi degli studenti. Siamo l’alternativa; in alcuni casi, come al Comitato Sportivo, abbiamo già stretto alleanze sugli obiettivi con gli amici di Ateneo studenti”. Spiegano: “la nostra scelta è emersa dopo una lunga riflessione. Da un lato non volevamo disperdere il valore ottenuto dalla lista South Park, che sei mesi fa presentammo con risultati superiori ad ogni aspettativa. Contemporaneamente, però, abbiamo considerato la crescente richiesta, da parte di elettori e simpatizzanti, di una lista chiaramente del Polo”.
Tommaso Chiarella, 24 anni, iscritto al Corso di Laurea in Ingegneria Elettronica, corre con la sinistra. Questi alcuni dei punti del suo programma. “No al numero programmato, che poi significa chiuso, per il passaggio dalla laurea triennale di primo livello a quella specialistica e per l’immatricolazione. Le commissioni paritetiche per l’attuazione della riforma, che prevedono la partecipazione degli studenti, devono essere formate al più presto possibile. I flussi, ovvero i meccanismi di passaggio dal vecchio al nuovo ordinamento, dovranno essere definiti nel minor tempo possibile. Per i diplomandi la richiesta è di consentire loro il passaggio alla laurea triennale senza debiti, a credito zero. Riforma a parte, la vivibilità della facoltà può essere migliorata. Per esempio mettendo a disposizione delle studentesse (ormai sono il 20% del totale) un maggior numero di servizi igienici. Oppure prolungando l’orario di apertura del centro di calcolo ed aggiornando il parco computer. Oggi sono in teoria circa venti, ma vecchi. Per di più molti sono fuori uso. Il regolamento di calcolo del punteggio tesi andrebbe inoltre cambiato. Ancora, le barriere architettoniche in facoltà. Devono essere eliminate, per venire incontro alle esigenze degli studenti disabili”.
Michele Cestari, 22 anni, si candida con Indipendenti per Medicina, lista legata a Confederazione degli Studenti. E’ iscritto al secondo anno ed è originario di Sassano, in provincia di Salerno. Cinque esami sul libretto. “Il mio impegno in Consiglio di facoltà sarà quello di mediare tra gli studenti ed i docenti. A Medicina le distanze si sono già accorciate; bisogna proseguire su questa strada. Poi mi batterò per l’aumento del numero degli appelli. La nuova tabella XVIII in teoria ha ridotto gli esami a 37, ma sono tutti scritti ed orali. Allora servono più appelli, oltre quelli già previsti a febbraio ed a settembre. Almeno altri due: uno a giugno ed uno a dicembre. Anche sulla biblioteca c’è da lavorare. Va previsto un prestito a casa, almeno per gli studenti meno abbienti, di quindici o venti giorni. Serve anche una sala multimediale al Policlinico. Io ho frequentato per due anni a Biologia, perché non avevo superato la prova di ammissione a Medicina. Ebbene, lì hanno un’aula attrezzata con computer, da noi manca”.
Andrea Di Miele è uno dei candidati a Lettere di U Link, Lettere in Koinè. Ne fanno parte: Sinistra Universitaria, Udu, Majakowskij, Indipendenti per Lettere e per Lingue, Laboratori teatrali. E’ consigliere uscente. “La questione degli spazi in facoltà è una di quelle su cui ci impegneremo. Qualcosa si sta già muovendo, perché abbiamo ottenuto l’assegnazione dell’aula 6, sotto il livello del suolo. In questo spazio svolgeremo, tra l’altro, il laboratorio teatrale. Poi c’è il problema dell’informatizzazione. Il CDS ha previsto un’aula multimediale in facoltà. In pratica è già pronta, ma non può essere attivata perché manca un impiegato di V livello. Sarebbe bene che lo assumessero al più presto, perché altrimenti l’aula resta inutilizzata”.
Ad Economia, i candidati della sinistra hanno elaborato una specifica piattaforma programmatica. Ne ricorda i punti Paola Bruno, consigliere di facoltà uscente. “Mensa e trasporti al primo posto, ovviamente. Serve uno spazio all’interno di Monte Sant’Angelo in cui, a prezzi contenuti, gli studenti possano mangiare. Anche i trasporti devono essere migliorati”.
Antonio Di Somma, uno dei candidati in facoltà, corre anche per il CUS. Il programma? “Il primo punto riguarda i prezzi -spiega Paola Bruno-. Per alcune attività, penso al nuoto ed alla palestra, sono del tutto simili a quelli praticati in strutture diverse. Non ha senso, perché il Cus dovrebbe consentire di fare sport a prezzi contenuti. Il servizio va organizzato meglio, perché in alcune ore e per alcune attività c’è sovraffollamento. Più attenzione allo sport per i disabili”.
Si vota, dunque. Alle urne andranno in pochi, come al solito, rispetto agli aventi diritto. Il 10-13% è la media.
Un promemoria ai candidati accogliendo sollecitazioni che ci sono giunte da più parti: la propaganda elettorale il giorno delle elezioni è vietata. Non si possono distribuire volantini in concomitanza con il voto. Tanto più è vietato accompagnare i candidati fin dentro le urne. E’ un reato, giova ricordarlo. Per questi motivi al Navale furono annullate le elezioni due anni fa. La legge, per inciso, ha una sua ragion d’essere: quella di garantire uguali opportunità a tutti.
Sono quattro, in linea di massima, gli schieramenti. A sinistra l’Unione degli Universitari e la Sinistra giovanile sono riuscite a realizzare un fronte comune. Confederazione degli studenti si muove all’insegna del consueto trasversalismo. Il Polo in alcune facoltà è presente con la lista Polo delle libertà nell’Università; in altre con denominazioni simili. Raggruppa gli studenti di AN, Forza Italia e CCD. Con Ateneo studenti si candidano i Cattolici Popolari.
Queste le dichiarazioni di alcuni candidati, con particolare attenzione a Giurisprudenza. E’ infatti la facoltà più numerosa dell’ateneo.
Salvatore Iavarone, capolista del cartello delle sinistre a Giurisprudenza (L’unità per Giurisprudenza, Udu–Sinistra universitaria, I democratici, Università Magna Charta). E’ consigliere di facoltà uscente. “I programmi troppo ampi devono essere ridotti, a Giurisprudenza”. Tra gli altri punti del programma: “un numero maggiore di aule studio, un laboratorio informatico, corsi pomeridiani per gli studenti lavoratori, più corsi al posto di quelli troppo affollati”. Promette attenzione sulla questione dei diritti negati agli studenti con problemi fisici e sensoriali. “Le barriere architettoniche in facoltà devono essere abbattute, occorre allestire biblioteche per non vedenti e garantire interpreti agli studenti audiolesi”. (Ne avrebbero diritto per legge, tra l’altro, n.d.r.).
Salvatore Cennamo, primo fuoricorso, capolista a Giurisprudenza per Confederazione. Ventiquattro anni, è di Pomigliano. Ecco alcuni dei problemi sui quali sostiene che si impegnerà. “La riforma universitaria, innanzitutto, sulla cui impostazione didattica si sa ben poco. Molti non conoscono neanche di cosa si tratti, se sia un bene oppure un male. Poi l’aula informatica, che da noi manca, nonostante siano disponibili i locali e le prese. Mi impegnerò anche sugli esami. Adesso abbiamo la possibilità di tenerne solo uno a sessione. Perché non prevederne di più? Può aiutare a velocizzare i tempi medi di conseguimento della laurea”.
A Giurisprudenza si candida anche Marco Vesciglio, di Confederazione, IV anno, 22 anni, di Gesualdo, in provincia di Avellino. Sottolinea, tra gli altri, i problemi dei fuorisede: “bisogna aumentare le possibilità di alloggi. E’ uno dei problemi maggiori. Contratti in nero e costi elevati rappresentano le principali difficoltà. Poi va potenziato l’uso dell’informatica e bisogna introdurre l’insegnamento delle lingue. Andrebbero potenziate le occasioni di contatto con il mondo del lavoro, da parte della facoltà. E’ assurdo che un laureato oggi esca da Giurisprudenza senza avere la minima idea di cosa vada ad affrontare. I libri, poi, sono troppo cari. Basti pensare, ad esempio, a quelli che servono per Istituzioni di Diritto Romano. E’ un problema che va risolto”.
Luca Panico, dell’associazione Icaro, è un altro dei candidati di Giurisprudenza. Corre con Confederazione. “Stiamo collaborando con tutte le altre associazioni per l’apertura serale della facoltà, affinché diventi un luogo di socializzazione (concerti, corsi di musica, cineforum) e dia la possibilità di seguire lezioni videoregistrate agli studenti lavoratori. Tra le priorità c’è anche la biblioteca: è chiusa da tempo ed a Castel Capuano non c’è nulla. Nella Biblioteca Nazionale i testi sono datati e noi restiamo bloccati per le tesi”.
A Sociologia, unica lista, “Vivere sociologia”, del Polo delle Libertà. Per bocca del responsabile Giuseppe Riccio i suoi candidati lamentano di aver ricevuto minacce, “fortunatamente per ora solo verbali”.
Proclamano: “vogliamo offrire idee nuove per rappresentare i problemi degli studenti. Siamo l’alternativa; in alcuni casi, come al Comitato Sportivo, abbiamo già stretto alleanze sugli obiettivi con gli amici di Ateneo studenti”. Spiegano: “la nostra scelta è emersa dopo una lunga riflessione. Da un lato non volevamo disperdere il valore ottenuto dalla lista South Park, che sei mesi fa presentammo con risultati superiori ad ogni aspettativa. Contemporaneamente, però, abbiamo considerato la crescente richiesta, da parte di elettori e simpatizzanti, di una lista chiaramente del Polo”.
Tommaso Chiarella, 24 anni, iscritto al Corso di Laurea in Ingegneria Elettronica, corre con la sinistra. Questi alcuni dei punti del suo programma. “No al numero programmato, che poi significa chiuso, per il passaggio dalla laurea triennale di primo livello a quella specialistica e per l’immatricolazione. Le commissioni paritetiche per l’attuazione della riforma, che prevedono la partecipazione degli studenti, devono essere formate al più presto possibile. I flussi, ovvero i meccanismi di passaggio dal vecchio al nuovo ordinamento, dovranno essere definiti nel minor tempo possibile. Per i diplomandi la richiesta è di consentire loro il passaggio alla laurea triennale senza debiti, a credito zero. Riforma a parte, la vivibilità della facoltà può essere migliorata. Per esempio mettendo a disposizione delle studentesse (ormai sono il 20% del totale) un maggior numero di servizi igienici. Oppure prolungando l’orario di apertura del centro di calcolo ed aggiornando il parco computer. Oggi sono in teoria circa venti, ma vecchi. Per di più molti sono fuori uso. Il regolamento di calcolo del punteggio tesi andrebbe inoltre cambiato. Ancora, le barriere architettoniche in facoltà. Devono essere eliminate, per venire incontro alle esigenze degli studenti disabili”.
Michele Cestari, 22 anni, si candida con Indipendenti per Medicina, lista legata a Confederazione degli Studenti. E’ iscritto al secondo anno ed è originario di Sassano, in provincia di Salerno. Cinque esami sul libretto. “Il mio impegno in Consiglio di facoltà sarà quello di mediare tra gli studenti ed i docenti. A Medicina le distanze si sono già accorciate; bisogna proseguire su questa strada. Poi mi batterò per l’aumento del numero degli appelli. La nuova tabella XVIII in teoria ha ridotto gli esami a 37, ma sono tutti scritti ed orali. Allora servono più appelli, oltre quelli già previsti a febbraio ed a settembre. Almeno altri due: uno a giugno ed uno a dicembre. Anche sulla biblioteca c’è da lavorare. Va previsto un prestito a casa, almeno per gli studenti meno abbienti, di quindici o venti giorni. Serve anche una sala multimediale al Policlinico. Io ho frequentato per due anni a Biologia, perché non avevo superato la prova di ammissione a Medicina. Ebbene, lì hanno un’aula attrezzata con computer, da noi manca”.
Andrea Di Miele è uno dei candidati a Lettere di U Link, Lettere in Koinè. Ne fanno parte: Sinistra Universitaria, Udu, Majakowskij, Indipendenti per Lettere e per Lingue, Laboratori teatrali. E’ consigliere uscente. “La questione degli spazi in facoltà è una di quelle su cui ci impegneremo. Qualcosa si sta già muovendo, perché abbiamo ottenuto l’assegnazione dell’aula 6, sotto il livello del suolo. In questo spazio svolgeremo, tra l’altro, il laboratorio teatrale. Poi c’è il problema dell’informatizzazione. Il CDS ha previsto un’aula multimediale in facoltà. In pratica è già pronta, ma non può essere attivata perché manca un impiegato di V livello. Sarebbe bene che lo assumessero al più presto, perché altrimenti l’aula resta inutilizzata”.
Ad Economia, i candidati della sinistra hanno elaborato una specifica piattaforma programmatica. Ne ricorda i punti Paola Bruno, consigliere di facoltà uscente. “Mensa e trasporti al primo posto, ovviamente. Serve uno spazio all’interno di Monte Sant’Angelo in cui, a prezzi contenuti, gli studenti possano mangiare. Anche i trasporti devono essere migliorati”.
Antonio Di Somma, uno dei candidati in facoltà, corre anche per il CUS. Il programma? “Il primo punto riguarda i prezzi -spiega Paola Bruno-. Per alcune attività, penso al nuoto ed alla palestra, sono del tutto simili a quelli praticati in strutture diverse. Non ha senso, perché il Cus dovrebbe consentire di fare sport a prezzi contenuti. Il servizio va organizzato meglio, perché in alcune ore e per alcune attività c’è sovraffollamento. Più attenzione allo sport per i disabili”.
Si vota, dunque. Alle urne andranno in pochi, come al solito, rispetto agli aventi diritto. Il 10-13% è la media.
Un promemoria ai candidati accogliendo sollecitazioni che ci sono giunte da più parti: la propaganda elettorale il giorno delle elezioni è vietata. Non si possono distribuire volantini in concomitanza con il voto. Tanto più è vietato accompagnare i candidati fin dentro le urne. E’ un reato, giova ricordarlo. Per questi motivi al Navale furono annullate le elezioni due anni fa. La legge, per inciso, ha una sua ragion d’essere: quella di garantire uguali opportunità a tutti.
Fabrizio Geremicca