Presentazione il 14 marzo, presso l’Istituto di Ricerca Tigem di Pozzuoli (ex Comprensorio Olivetti), della manifestazione “Walk of Life 2015: in corsa per la Ricerca”. La gara podistica di solidarietà, promossa da Telethon, ha lo scopo di raccogliere fondi da destinare alla ricerca scientifica delle malattie genetiche. Si terrà domenica 19 aprile. Il giorno precedente sarà allestito in Piazza del Plebiscito il villaggio Telethon con stand e gazebo per diffondere informazioni sulla ricerca e raccogliere le iscrizioni per la passeggiata non competitiva di 3 chilometri e per la gara competitiva di 10 chilometri. Saranno poi lanciate ulteriori manifestazioni sempre con lo stesso fine. “Siamo qui per sensibilizzare l’opinione pubblica – dice Francesco Lettieri, referente Napoli Telethon – per dare un messaggio di aggregazione, solidarietà e divertimento a tutti coloro che vorranno intervenire con un contributo economico concreto. Aspettiamo un gran numero di persone a Piazza del Plebiscito, quello di aprile sarà un vero e proprio evento culturale, un’occasione per dare una speranza per il futuro a chi purtroppo ha una malattia rara difficile da combattere”. Il Tigem, fiore all’occhiello per professionalità e innovazione della ricerca partenopea, accoglie numerosi studiosi provenienti dagli Atenei campani.
Un Laboratorio sulle sequenze genomiche alla SUN
A dare il suo contributo alla presentazione della Walk of Life il prof. Vincenzo Nigro, Ricercatore del Tigem e docente di Patologia Generale presso la Seconda Università. “Siamo tutti molto coinvolti nelle battaglie di Telethon – spiega il professore – Ai miei studenti cerco di dare gli input giusti spiegando loro che il futuro della genetica è ancora tutto da scoprire. La SUN lavora in stretta sinergia con il Tigem ma occorre rafforzare le opportunità di scambio, implementando le collaborazioni e l’elargizione di borse di studio”. Ma, avverte il professore, la vita del ricercatore è dura: “Per intraprendere questo percorso occorre essere molto competitivi ed avere una forte passione. Si lavora fino a tardi e sempre dietro le quinte, più da comparse che da attori. Eppure, il ruolo dei ricercatori è importantissimo, a loro dobbiamo tanti progressi e soluzioni per malattie prima incurabili. Alla SUN, grazie anche all’intervento del Rettore Giuseppe Paolisso, stiamo dando vita ad un Laboratorio per studiare le sequenze genomiche, coadiuvando il lavoro del Tigem”. Un invito da parte del prof. Nigro agli studenti a “partecipare alla Walk of Life. Con soli 10 euro come contributo d’iscrizione, si può dare un aiuto concreto a chi lavora in questo campo. Dal nostro canto, come Ateneo continueremo a rafforzare i rapporti con Pozzuoli, inviando i migliori studenti ai suoi laboratori di ricerca”. Ed è proprio grazie ad una borsa della Sun che Maria Nicoletta Moretti è arrivata al Tigem. “Mi sono laureata alla Federico II in Biologia – racconta – Appena terminata la Magistrale ho vinto una borsa di studio presso il Tigem ed ho scoperto una nuova realtà. Successivamente ho deciso di affrontare il Dottorato di Genetica Medica della SUN, percorso che si svolge sempre nei Laboratori di Pozzuoli, dove ho svolto la prima esperienza da borsista”.
Maria Nicoletta, dottoranda al TIGEM
Lo scorso dicembre ha terminato il dottorato anche se il lavoro vero e proprio volgerà a termine in estate. “Quando mi sono iscritta a Biologia ero davvero triste perché non avevo superato il test d’ammissione a Medicina. Appena però ho iniziato a studiare, ho capito che potevo fare la stessa cosa supportando i medici, attraverso l’attività di laboratorio. È nato così il mio amore per la ricerca, mi sono data subito degli obiettivi e li ho raggiunti. Purtroppo ogni cosa, seppur voluta, ha il suo prezzo”. E, a 31 anni, Maria Nicoletta si ritrova a fare una vita molto diversa da quella dei suoi coetanei: “Per me non esiste sabato o domenica, non esiste notte o giorno. Quando segui il processo di una cellula, devi fare degli esperimenti in determinati orari e giorni. Di sicuro, la cellula non sa che siamo nel week-end e quindi si lavora sempre e ovunque. Questi studi, proprio per i sacrifici richiesti, non sono per tutti. Occorre molta curiosità e una grande dose di pazienza perché anche un non risultato non deve gettare nello sconforto. Il ‘non risultato’ è in realtà esso stesso un risultato, ci indica che la strada che stiamo percorrendo è sbagliata”. Da dottore di ricerca Maria Nicoletta guarda a nuovi obiettivi: “La realtà del Tigem è un’oasi d’eccellenza, dove si ha la possibilità di crescere e di incontrare scienziati provenienti da tutto il mondo. Come primo step, consiglio a tutti coloro che vogliano affrontare questo percorso di fare domanda presso l’Istituto di Pozzuoli. Qui si cresce, ci si confronta con le innovazioni e ci si arricchisce di esperienze”. Tuttavia, per diventare un’eccellenza nel settore, “occorre andare all’estero, girovagare e conoscere altre culture e altri modi di lavorare. A breve partirò per accrescere il mio curriculum formativo a livello internazionale, poi tornerò in Italia e metterò i frutti della mia conoscenza a favore della ricerca del Paese”.
Susy Lubrano
Susy Lubrano







