Un seminario per conoscere e gestire l’ansia “a piccole dosi”

Come gestire l’ansia? Come fare in modo che non minacci troppo il proprio percorso di studi? È questo il tema di un ciclo di seminari, iniziato lo scorso 23 aprile, organizzato dal Centro SInAPSi in collaborazione con i Dipartimenti di Farmacia, di Medicina Veterinaria e Produzioni Animali e di Economia Management Istituzioni. Gli incontri, che proseguiranno a maggio, sono rivolti agli studenti che vogliono provare a riconoscere e a padroneggiare la propria emotività di fronte a una prova da sostenere. 
Sono gli stessi docenti a sottolineare l’importanza di simili interventi. La prof.ssa Stefania Albrizio, che insegna presso il Dipartimento di Farmacia, ritiene, alla luce della propria esperienza, che spesso l’ansia venga sottovalutata o considerata “normale” dagli studenti, i quali non sempre si rendono conto di quanto possa incidere sui risultati delle prove. La prof.ssa Paola Maiolino, referente del Softel e Coordinatrice della Commissione Orientamento e Tutorato presso il Dipartimento di Medicina Veterinaria, sostiene: “è molto importante aiutare gli studenti a gestire l’ansia, che a volte può diventare eccessiva in alcune fasi del percorso formativo, quando, ad esempio, si affrontano i tirocini e ci si confronta con i vissuti emotivi a essi connessi”. Sulla medesima linea il prof. Luigi Maria Sicca, docente presso il Dipartimento di Economia Management Istituzioni, che ha voluto ospitare un seminario all’interno del proprio corso. Egli ritiene che riflettere su questo tema possa avere una duplice funzione: “Consente agli studenti di confrontarsi con l’ansia che, inevitabilmente, accompagna molte esperienze della vita quotidiana. Al tempo stesso svolge una sorte di ‘funzione-ponte’ tra Università e Impresa, perché le dinamiche proprie di un’azione didattica che si svolge ‘dentro’ l’aula e le dinamiche professionali che caratterizzano la disciplina del mercato del lavoro sono unite da un filo al contempo molto sottile e molto robusto”. 
La signora Mariarosaria Casuccio, collaboratrice presso il Dipartimento di Farmacia, ha avuto modo di osservare che, dopo il tragico episodio del suicidio di una studentessa di Scienze Biotecnologiche nel cortile di Farmacia, negli studenti è maturata una maggiore sensibilità rispetto al disagio psicologico: “Partecipare a un seminario consente anche ai giovani più titubanti di ‘guardare’ il problema senza sentirsi esposti in prima persona con la paura di essere etichettati e giudicati”. 
I seminari proposti prevedono l’uso di uno stile interattivo: si chiede di impersonare ruoli, mettendosi in gioco e provando a individuare il proprio modo di gestire l’ansia. Ciò permette agli studenti un avvicinamento graduale, “a piccole dosi”, al proprio disagio e alle sue manifestazioni.
Per informazioni, scrivere a mapper.sinapsi@unina.it.
 
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