Una strada pericolosa collega le due sedi di Psicologia

“Credevo di avere meno problemi, e invece gli studenti vivono un disagio non indifferente e tendono a disertare le lezioni”, ammette il prof. Dario Grossi, neo Direttore del Dipartimento, relativamente alla condizione di docenti e studenti di Psicologia costretti a continui spostamenti tra quella che dovrebbe essere la nuova sede, in viale Ellittico, e il Polo scientifico in via Vivaldi. “Il grosso della didattica si svolge nel complesso di via Vivaldi, dove da sempre si registra una carenza di aule e spazi per gli studenti, mentre gli studi dei docenti si trovano in viale Ellittico – continua Grossi – Dunque, al momento, abbiamo una vecchia sede abbandonata e una nuova senza alcuna novità”. Nella struttura di nuova costruzione che gli studenti di Psicologia condividono con quelli di Studi Politici, dovrebbero partire i lavori per la realizzazione di un grande aulario, grazie alla ristrutturazione di un vecchio capannone sito accanto agli uffici delle ex Poste, ma “i lavori, in programma per giugno, sono stati nuovamente rimandati”. Il disagio è ancor maggiore se si pensa alla strada, davvero poco agevole, che collega le due strutture. “È una strada a lunga percorrenza, dove le auto sfrecciano a gran velocità. Oltretutto, non c’è un marciapiede. Insieme al prof. Gian Maria Piccinelli, Direttore del Dipartimento di Studi Politici, abbiamo fatto uno sforzo per avere le strisce pedonali. Abbiamo anche richiesto al Comune di Caserta un semaforo, un marciapiede e un’illuminazione adeguata, ma non è stato raggiunto alcun accordo”, conclude.
Seminari
 internazionali
Sul piano didattico, terminata la fase di transizione da Facoltà a Dipartimento, fervono interessanti iniziative. La prima è relativa ad un ciclo di seminari internazionali di Scienze della mente che partirà in primavera. Diversi gli argomenti che saranno trattati, “dal sonno e l’influenza del sonno sulla veglia, al trauma rispetto all’olocausto”, spiega il prof. Giuseppe Barbato, docente di Psicobiologia. “Si tratta di specifici approfondimenti rispetto a quanto discusso durante le lezioni, insieme ad ospiti internazionali che sono all’avanguardia su questi temi, come Derk-Jan Dijk, dell’Università di Guilford (Regno Unito), e Abraham Sagi-Schwartz, docente dell’Università di Haifa in Israele, invitato all’United States Holocaust Memorial Museum di Washington”. Gli incontri sono aperti a tutti per “diffondere quanto più possibile buona cultura in una visione internazionale”.
Di seguito il calendario degli appuntamenti: si comincia il 7 marzo, alle ore15, con il prof. Derk-J Dijk, che terrà una lezione dal titolo ‘Sleep, Circadian Rhythms and Cognition’; il 12 e 13 marzo, alle 10, il prof. Abraham Sagi terrà due seminari dedicati ai suoi ventennali studi sulla trasmissione intergenerazionale del trauma della Shoà, a livello psicologico, attaccamentale, comportamentale e neurobiologico; il 15 marzo, alle 10, la prof.ssa Nancy Eisenberg, docente di Psicologia dello Sviluppo all’Università dell’Arizona, e la prof.ssa Concetta Pastorelli de La Sapienza parleranno di ‘Comportamento prosociale. Teorie e modelli di intervento’; il 9 aprile, sempre alle 10, si discuterà di ‘Mille famiglie normali: evoluzioni e persistenze nelle strutture domestiche’, con il prof. Piergiorgio Solinas, ordinario di Antropologia culturale all’Università di Siena; in data da definirsi, ma sempre ad aprile, ci sarà il prof. Yann Coello, Direttore del Corso di Laurea in Psychologie des processus neurocognitifs et sciences affectives, Université Charles de Gaulle – Lille 3 e del laboratorio URECA, mentre a maggio, in altra data da definire, il prof. Mario Liotti, Professor at Simon Fraser University di Vancouver, parlerà di ‘Neuroscienze affettive’. La sede (viale Ellittico o via Vivaldi) sarà comunicata nella settimana precedente l’evento.
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