Uno spazio pubblico a Marina del Cantone: concorso per neolaureati e studenti

Ripensare uno spazio pubblico alla Marina del Cantone, nel Comune di Massalubrense, per trasformarlo da parcheggio assegnato in concessione ad una società privata in qualcosa di altro: un luogo di socialità, una piazza accessibile, un posto nel quale ospitare eventi per destagionalizzare il turismo od altro ancora. È il tema di un concorso di idee aperto a neolaureati e studenti universitari e proposto dall’associazione Riscatto Urbano, che riunisce una cinquantina tra studenti e laureati in Urbanistica ed in Pianificazione alla Federico II. 
“Il concorso – racconta il presidente di Riscatto Urbano, che si chiama Francesco Abbamonte, ha 28 anni ed è Dottore di ricerca in Pianificazione nel Dipartimento di Architettura – è nato dalla circostanza che abbiamo incrociato il Consorzio AmoNerano, che raggruppa 45 operatori turistici del Comune di Massalubrense e, con loro, abbiamo attivato un percorso. Hanno l’esigenza e la voglia di riappropriarsi di uno spazio pubblico per un uso collettivo. Da qui è nata la voglia di sollecitare studenti e neolaureati a dare un loro contributo. Non solo gli allievi di Urbanistica, di Pianificazione o di Architettura. Oggi un progetto di riqualificazione urbana, infatti, è qualcosa di molto complesso e si giova di contributi multidisciplinari”.
Ogni gruppo di concorrenti potrà essere costituito da un minimo di tre ad un massimo di cinque persone. Le registrazioni al concorso dei gruppi, per facilitare la costituzione dei quali è stata attivata anche una pagina Facebook, devono essere effettuate entro il 20 marzo. “I progetti – prosegue Abbamonte – vanno consegnati entro il 22 aprile. Saranno valutati da una giuria che oggi  si sta costituendo e nella quale contiamo di poter arruolare anche due architetti famosi. Abbiamo preso contatti e speriamo che vengano. A metà maggio, poi, ci sarà un evento pubblico a Massalubrense, proprio a Marina del Cantone, durante il quale saranno presentati i progetti che sono stati elaborati dai concorrenti e saranno premiati i vincitori. Il primo classificato avrà 1000 euro. Il secondo 500”.
Riciclo dei rifiuti in 
Piazza Bellini
Quella relativa al Comune della costiera sorrentina non è la prima iniziativa di Riscatto Urbano finalizzata ad elaborare proposte e progetti per recuperare e migliorare uno spazio pubblico. “Un paio di anni fa – racconta Abbamonte – abbiamo lavorato su Piazza Bellini, uno dei luoghi della movida nel centro storico di Napoli. L’obiettivo che ci eravamo proposti era migliorare la pratica del riciclo dei rifiuti ed evitare che fossero abbandonati dove capitava e senza alcuna regola dai fruitori della piazza – nelle sere del fine settimana si avvicendano in uno spazio ristretto migliaia di ragazze e ragazzi – e dai gestori dei bar e dei locali che traggono guadagno dai consumi dei frequentatori della movida. Attivammo un processo di partecipazione e di animazione territoriale con eventi di riciclo creativo per abituare a differenziare e una rete con chi ci sponsorizzava. Premiammo chi differenziava attraverso gadget. Alcuni della nostra associazione, altri forniti da ragazzi che avevano avviato start up o piattaforme di e-commerce. Non mi illudo che quelle iniziative abbiano risolto i problemi della vivibilità e della sostenibilità della movida, ma mi piace pensare che anche grazie a noi Asia si sia convinta a programmare una volta alla settimana la pulizia delle Mura Greche all’interno della piazza dai rifiuti che, purtroppo, qualcuno continua a lasciare nello spazio recintato”. Prosegue Abbamonte: “Lo scorso anno, poi, abbiamo promosso nel Dipartimento di Architettura una serie di film e documentari sui temi della pianificazione. Siamo, inoltre, parte attiva dell’osservatorio sul consumo di suolo che è nato dall’incontro di studiosi ed associazioni, tra le quali Legambiente. Un’altra delle nostre attività sono i corsi di formazione sull’utilizzo del software Gis, una metodologia ormai fondamentale, ma che studiamo piuttosto superficialmente ad Architettura”. 
Tutelare i
pianificatori
Riscatto Urbano è un’associazione nata nel 2014. Il presidente la presenta in questi termini: “Siamo un gruppo di urbanisti che ha voglia di affermare la figura professionale e di sensibilizzare la collettività sui temi della pianificazione e della città: mobilità, verde, riappropriazione degli spazi pubblici”. 
Tra le battaglie dell’associazione, una riguarda la tutela delle competenze specifiche dei Pianificatori. “Oggi – si rammarica Abbamonte – ingegneri ed architetti firmano i piani urbanistici comunali. Hanno sostenuto uno o due esami di Urbanistica al massimo, eppure li troviamo nelle Pubbliche Amministrazioni a svolgere le medesime attività che possiamo portare avanti noi, che alla Pianificazione dedichiamo gli esami di un intero Corso di Laurea. È un controsenso, le conseguenze negative del quale, per noi, sono aggravate anche dalla circostanza che oggi le amministrazioni pianificano sempre meno. Vivono per lo più alla giornata, senza una idea di futuro”. 
Fabrizio Geremicca  
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