Visita a L’Orientale di una delegazione dell’Università cinese di Minzu

L’Orientale stringe accordi con la Minzu University of China, centro di eccellenza tra i più importanti della Repubblica Popolare Cinese, per lo studio delle lingue e delle culture delle diverse nazionalità cinesi, in occasione della visita a Napoli di una delegazione composta dal Pro-Rettore della Minzu e dai vice-Presidi delle Accademie di Danza e di Musica, oltre a due dirigenti dell’Ateneo, lo scorso 23 settembre. “Da circa due anni – dice la prof.ssa Elda Morlicchio, Pro-Rettore alla Didattica de L’Orientale – abbiamo avviato due dottorati in co-tutela con l’Università di Pechino. Attualmente, due nostre dottorande sono ospiti della Minzu University, grazie alla stretta collaborazione scientifica nata tra la prof.ssa Giacomella Orofino, studiosa di lingua e cultura tibetana, e i colleghi dell’Istituto di Tibetologia di Pechino”. Nel corso della visita, con inclusa tappa al Conservatorio di San Pietro a Majella, col quale L’Orientale già coopera, si è discusso della possibilità di intensificare la collaborazione scientifica e didattica tra i due Atenei, non soltanto nell’ambito della lingua e della cultura cinese, ma in tutti i settori disciplinari, con particolare riguardo per le lingue europee e per le varie lingue parlate nella Repubblica Popolare Cinese (tibetano, mancese, mongolo, ecc.). “Stiamo pensando – afferma la Morlicchio – all’attivazione di Corsi di Laurea Triennali e Magistrali, ma prima di tutto dobbiamo capire quali sono i percorsi idonei per questo tipo di studi, nel rispetto delle norme dell’università italiana e cinese. Noi dell’Orientale, per esperienza, sappiamo che non è improbabile gestire percorsi del genere: lo facciamo già con il Corso di Laurea Triennale in Mediazione linguistica e culturale, in collaborazione con l’Università di Hanoi, in Vietnam”. Superate le difficoltà linguistiche grazie al lavoro di traduzione di due giovani laureate, che hanno messo alla prova la preparazione acquisita in lingua cinese, si è parlato anche di scambio di docenti. “In primavera, avremo un professore di tibetano, qui a Napoli, per l’intero semestre”. “Oggi che l’estremo Oriente mostra interesse per l’Occidente e viceversa – conclude la docente – siamo ben lieti di mettere a disposizione dei giovani e dell’intero territorio l’esperienza accumulata negli anni”.
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