Un’aula piena, orecchie tese ed entusiasmo palpabile: così si è aperta, lo scorso 7 ottobre, la presentazione della nuova Magistrale in Patrimonio Culturale, Storia delle Arti e Museologia del Dipartimento di Studi Umanistici, nell’aula A8 di via Marina 33.
La prof.ssa Paola D’Alconzo, Coordinatrice del Corso, insieme ai docenti dei quattro curricula – Medievale, Moderno, Contemporaneo e Museale – ha accolto una quarantina di studenti e studentesse tra iscritti, laureandi e neolaureati, desiderosi di capire come orientare i propri prossimi passi nel mondo della ricerca e della valorizzazione artistica.
Le loro storie. C’è chi ha già deciso di proseguire un percorso naturale, come Tammaro, laureato in Archeologia e Storia dell’Arte e ora ufficialmente iscritto alla Magistrale. “Nel mio percorso triennale ho scelto il curriculum storico-artistico e, quando ho scoperto che quest’anno avrebbero attivato un Corso interamente dedicato alla storia dell’arte, non ho avuto dubbi. Le mie aspettative sono alte: spero in un percorso mirato, con una forte componente laboratoriale. Ho scelto il curriculum Contemporaneo e sogno di diventare ricercatore”.
Tra gli iscritti figurano anche i medievisti, come Marco, anch’egli proveniente da Archeologia e Storia dell’Arte. “Ci sono insegnamenti innovativi come Storia dell’Arte Bizantina con il prof. Tranchina, che ho già iniziato a seguire. È una scelta rara in altre Magistrali e sono contento di poter approfondire questi temi. Ho deciso di restare a Napoli proprio per la qualità del programma: amo questa città e i suoi tesori. Spero di poter partecipare a sopralluoghi e attività sul territorio”. Lo convince anche il clima accogliente: “Il numero contenuto di studenti per corso crea un dialogo autentico. Il professore ti guarda negli occhi, ti parla direttamente: è un’esperienza che ogni appassionato sogna di vivere”.
A rappresentare il versante museale c’è poi la collega di Corso Luisa. “Non era semplice trovare un curriculum con queste caratteristiche – racconta – Qui ci sono insegnamenti come Museologia e Storia dell’Architettura, ideali per chi aspira a diventare direttore di museo. Ho atteso la giornata di presentazione per confermare la mia scelta e ora non ho più dubbi: il percorso è strutturato in modo ottimale per rispondere alle esigenze di tutti. Sono fiera di essere una studentessa federiciana”.
La nuova Magistrale ha attirato l’attenzione anche di studenti di altri Corsi di Laurea del Dipartimento. È il caso di Iolanda, Roberta e Simona, tre amiche di Lettere Moderne che stanno concludendo la Triennale. “Durante il percorso abbiamo indicato Storia dell’Arte Contemporanea come esame a scelta, e da lì è nata una vera passione”, racconta Iolanda. “Pur provenendo da un indirizzo più filologico-letterario – aggiunge Simona – abbiamo sentito il bisogno di proseguire in questa direzione.
L’arte ci ha sempre attratte, ma solo studiandola più da vicino abbiamo capito che è questo che vogliamo fare”. Roberta precisa: “Stiamo integrando i crediti formativi necessari per l’accesso, ma la decisione è già presa. Siamo pronte a scegliere il curriculum contemporaneo. È bello che la Federico II offra finalmente un Corso interamente dedicato alla storia dell’arte”.
Dal Suor Orsola Benincasa, invece, arrivano Annamaria e Fara, attualmente iscritte alla Triennale in Scienze dei Beni Culturali, che hanno partecipato alla presentazione spinte dalla curiosità. “Mi ha colpito la struttura del piano di studi – spiega Annamaria – e in particolare l’attenzione alle Digital Humanities, un ambito d’avanguardia e indispensabile per chi vuole lavorare nel patrimonio culturale”. Fara guarda già avanti: “Questo Corso offre molte possibilità di scelta. Io propendo per il curriculum contemporaneo, che mi affascina da sempre. Gli esami a scelta sono stimolanti e la prospettiva laboratoriale rappresenta un quid in più. Anche la presentazione dei docenti mi ha trasmesso fiducia e curiosità”.
Chi porta una prospettiva internazionale è Lucia, laureata in Storia dell’Arte alla St. Andrews University in Scozia, con un anno di studi negli Stati Uniti alle spalle. “Durante i miei studi mi sono appassionata all’arte contemporanea, soprattutto al filone latinoamericano. Per la Magistrale ho voluto tornare in Italia, per approfondire le radici dell’arte italiana, che resta tra le più suggestive e influenti. Questo nuovo Corso mi è sembrato perfetto”.
Al momento, la studentessa è ancora in attesa di completare l’iscrizione: “Sto risolvendo alcune pratiche di riconoscimento del titolo con il Consolato scozzese e inoltre devo integrare 18 crediti di Letteratura italiana per accedere al percorso. Non appena tutto sarà sistemato procederò subito con l’immatricolazione. L’Italia, per quanto riguarda percorsi di questo tipo, è sempre una garanzia. Non vedo l’ora di iniziare”.
Giovanna Forino
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Ateneapoli – n.16 – 2025 – Pagina 15