Filologia, letterature e civiltà del mondo antico: il prof. Lorenzo Miletti nuovo Coordinatore. “Continuità, apertura e piccoli cambiamenti mirati”

“Guidare un Corso di Laurea dove mi sento a casa è per me un grande onore”, afferma il prof. Lorenzo Miletti, docente di Filologia Greca e Latina e nuovo Coordinatore del Corso di Laurea Magistrale in Filologia, letterature e civiltà del mondo antico. “Per sei anni ho collaborato con la precedente Coordinatrice, la prof.ssa Chiara Renda; il nostro è un gruppo molto coeso: il corpo docente è omogeneo, il dialogo interno costante, le scelte didattiche condivise”.

Del resto, il docente eredita un Corso “in ottima salute, non solo per i numeri, ma per la qualità della formazione e per l’alto tasso di laureati che proseguono con dottorati di ricerca, in Italia e all’estero. È anche molto apprezzato dagli studenti, e questo è forse il riconoscimento più importante”. Un incarico che nasce dunque nel segno della continuità, ma con lo sguardo rivolto al futuro.

“Anche senza voler cambiare troppo, le cose si muovono da sole – spiega Miletti – perché l’università, la didattica e i rapporti con la società evolvono rapidamente. La sfida è continua e quotidiana. Cercheremo di introdurre piccole modifiche che rendano più semplice l’approccio per gli studenti. L’intento è mantenere l’alto livello di formazione dei nostri laureati, ma anche introdurre innovazioni, da valutare collegialmente, per rendere il Corso ancora più attrattivo. L’obiettivo è crescere sempre di più”.

Un punto di forza riconosciuto è la partecipazione attiva degli studenti. “I nostri studenti sono sempre stati fondamentali per il funzionamento del collegio – sottolinea il neo-Coordinatore – Alla Magistrale troviamo studenti maturi, responsabili, molto motivati. I rappresentanti, in particolare, si sono distinti per impegno e correttezza, creando un clima di fiducia che ha favorito circoli virtuosi: le informazioni circolano con chiarezza, i problemi vengono affrontati insieme, il dialogo con i docenti è sempre stato aperto e costruttivo”.

Tra le priorità, quella di ampliare le possibilità formative: “Vogliamo rendere più specifiche le discipline, offrire agli studenti un ventaglio di scelte più ampio, differenziando i corsi obbligatori di base, come Latino, Greco o Filologia, e segnando meglio la distanza dal percorso Triennale, pur restando in dialogo con esso. Il 90% dei nostri iscritti proviene infatti dalla Triennale in Lettere Classiche della Federico II: da un lato vogliamo garantire continuità, dall’altro differenziare e rafforzare l’identità della Magistrale”.

Un altro obiettivo: rafforzare l’internazionalizzazione: “Non è un punto debole, ma va sviluppato ulteriormente. Puntiamo a incentivare la mobilità in uscita, con più Erasmus e tirocini internazionali, ma anche quella in entrata, rendendo il Corso più accogliente per gli studenti stranieri. Non è semplice, perché i nostri programmi sono più rigorosi rispetto ad altri, ma ci stiamo lavorando”. Centrale anche il dialogo con le realtà culturali del territorio: “Collaborare con istituzioni come la Biblioteca Nazionale di Napoli o con enti che si occupano di mondo antico e trasmissione dei testi è fondamentale. Vogliamo un’apertura sempre maggiore verso la vita culturale cittadina”.

Il profilo del laureato in Filologia Classica resta quello di una figura altamente specializzata, con competenze tecniche e culturali solide. “I nostri laureati sono molto professionalizzati, pur muovendosi in un ambito umanistico. L’obiettivo – conclude Miletti – è salvaguardare questo livello di specializzazione, ma anche valorizzare la laurea come percorso di alto respiro culturale, capace di formare menti critiche e consapevoli, radicate nella tradizione ma aperte al mondo”.
Giovanna Forino

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Ateneapoli – n.19-20 – 2025 – Pagina 24


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