Un momento di benvenuto, ma anche di condivisione, orientamento e senso di appartenenza. È questo lo spirito con cui il Dipartimento di Ingegneria Civile, Edile e Ambientale (Dicea) ha organizzato, come da tradizione, l’evento di accoglienza per le nuove matricole, in programma per il 22 ottobre, nell’area gazebo di Via Claudio: Fai un (P)assaggio al DICEA.
“Abbiamo pensato questo momento come un’occasione per far sentire subito gli studenti a casa – spiega il prof. Francesco Pirozzi, Direttore del Dipartimento – Distribuiremo anche un piccolo gadget: una maglietta, un cappellino o una borraccia con il logo del Dipartimento, un modo per dare un segnale di identità e appartenenza”. L’evento rappresenta anche un’opportunità per facilitare l’integrazione e creare un primo contatto informale tra studenti, docenti e personale tecnico-amministrativo. “In aula, per timidezza o rispetto, spesso gli studenti fanno fatica ad avvicinarsi ai docenti. In contesti più informali invece riescono a porre domande, chiarire dubbi, orientarsi meglio.
Questo li aiuta a vivere l’università con meno ansia e maggiore sicurezza”, osserva il prof. Pirozzi. L’idea è quella di costruire una comunità, dove gli studenti possano sentirsi seguiti e valorizzati: “Ad Ingegneria abbiamo una lunga tradizione di studenti che trascorrono molte ore nei nostri spazi. Per questo è importante che si sentano accolti anche oltre la didattica formale”.
Uno dei focus del Dipartimento è da anni l’internazionalizzazione, una strategia che sta dando risultati significativi. “Crediamo moltissimo in questo percorso – afferma il Direttore – Le nostre discipline sono richieste in molti Paesi che stanno vivendo uno sviluppo urbanistico e infrastrutturale rapidissimo.
Questo crea una forte domanda di professionalità tecniche, come quelle che formiamo qui”. I numeri delle presenze in aula lo confermano: a inizio ottobre, il Corso Triennale in lingua inglese in Civil and Environmental Engineering conta già una ventina di studenti presenti fisicamente, rispetto ai 4-5 dello stesso periodo l’anno scorso. Una crescita significativa, anche considerando le difficoltà legate al rilascio dei visti per gli stranieri.
“L’anno scorso molti seguivano a distanza. Ora abbiamo già venti studenti in aula e ci aspettiamo di raggiungere almeno i 47 iscritti dell’anno passato, se non di più. Sarebbe un ottimo risultato”. Un altro segnale positivo riguarda l’ampliamento della provenienza geografica degli studenti. Se l’anno scorso le nazionalità più rappresentate erano Iran, Pakistan, Libano e Maghreb, oggi si aggiungono anche studenti dallo Sri Lanka, alcuni dei quali fanno parte della comunità srilankese presente a Napoli, e uno studente napoletano che ha optato per il percorso in lingua inglese.
“Questo ci fa particolarmente piacere. Alcuni di questi studenti sono giovanissimi, arrivano da realtà molto diverse e affrontano un grande cambiamento. Accoglierli e farli sentire parte della nostra comunità è ancora più importante”, sottolinea il prof. Pirozzi. Anche la Magistrale in Transportation Infrastructure and Mobility, anch’essa in lingua inglese, registra segnali incoraggianti.
“Le manifestazioni di interesse sono state numerose. Anche se poi non tutte si traducono in iscrizioni effettive, puntiamo a confermare – o superare – la cinquantina di iscritti dello scorso anno. Un numero importante per un Corso Magistrale e in linea con le dimensioni del nostro Dipartimento”, conclude il prof. Pirozzi.
Eleonora Mele
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Ateneapoli – n.16 – 2025 – Pagina 24