“Finalmente un percorso di specializzazione interamente dedicato alla storia dell’arte”

Un Corso “in controtendenza ma fortemente necessario”. Così la prof.ssa Paola D’Alconzo, docente di Museologia e critica artistica e del restauro, racconta la nascita della Magistrale in Patrimonio Culturale, Storia delle Arti e Museologia, di cui è Coordinatrice eletta. Il debutto promette di essere più che positivo.

“Finalmente la Federico II si dota di un percorso di specializzazione interamente dedicato alla storia dell’arte – sottolinea la docente – Abbiamo ricevuto un numero di richieste superiore a quanto ci aspettassimo per un Corso appena nato. L’approvazione ufficiale del Ministero è arrivata solo a luglio e il tempo per promuoverlo è stato limitato. Eppure da subito ci hanno contattato studenti federiciani, di altri Atenei campani e italiani, persino laureati all’estero. C’è chi, già iscritto ad un’altra Magistrale, ha deciso di cambiare rotta pur di iscriversi qui”.

La struttura del Corso si articola in quattro curricula – Medievale, Moderno, Contemporaneo e Museologico – ciascuno con un esame obbligatorio caratterizzante. “Il resto lo lasciamo alla scelta degli studenti, che devono però imparare a orientarsi con maturità. La libertà è un valore, ma va gestita: chiediamo a chi entra di avere chiara la propria passione”, precisa D’Alconzo.

Due i pilastri su cui si regge il percorso: innovazione della didattica e alto livello di specializzazione. “Abbiamo previsto numerose attività laboratoriali, concentrate nel secondo anno, che si svolgeranno direttamente sulle opere o all’interno di istituzioni museali. Anche i corsi tradizionali avranno una struttura mista, con lezioni frontali e momenti di esercitazione: la cosiddetta didattica di prossimità.

Non semplici sopralluoghi, ma vere lezioni nei musei”, spiega la Coordinatrice. Grande attenzione è riservata alle Digital Humanities, con un esame da 12 crediti e un Laboratorio sull’uso delle tecnologie digitali nella valorizzazione culturale: “Non competenze generiche, ma strumenti digitali applicati alla storia dell’arte”. Fondamentale anche il tirocinio: 150 ore obbligatorie in musei, gallerie e istituzioni convenzionate. “È un momento formativo che permette agli studenti di comprendere come funziona davvero il mondo del lavoro. Abbiamo già attivato numerosi partenariati”.

Lo sguardo corre oltre i confini nazionali. L’obiettivo a medio termine è un double degree con Atenei spagnoli, in particolare Saragozza e Barcellona. “Il sistema spagnolo è diverso dal nostro – lì si studia con il 4+1 invece che con il 3+2 – ma stiamo lavorando per trovare una soluzione, che sarà attiva per gli studenti del secondo anno. Contiamo di siglare la convenzione entro la prossima primavera”. Per chi non può permettersi un’esperienza all’estero, l’alternativa sarà l’Erasmus italiano, pensato per offrire un assaggio di metodologie differenti restando nel Paese.

Questa Magistrale non punta alla quantità, ma alla qualità e alla motivazione. “Abbiamo fissato requisiti d’accesso stringenti: voto minimo di laurea 90 – non è uno sbarramento, infatti con studenti con votazioni inferiori abbiamo già effettuato colloqui per orientarli – e un certo numero di crediti nei settori disciplinari di riferimento.

Chi non li possiede può recuperarli con esami singoli, e diversi lo stanno già facendo. Più che sull’eccellenza, puntiamo sulla passione e sulla voglia di specializzarsi”. Per quanto riguarda gli sbocchi professionali, si vogliono formare “figure solide, capaci di inserirsi in musei, gallerie, case d’asta, piccole istituzioni culturali.

Realtà che oggi richiedono competenze pratiche e una solida base scientifica. Nei musei non si fa solo gestione, si fa ricerca. Un laureato deve arrivare pronto, senza dover ricominciare da zero”. Le iscrizioni sono aperte e i numeri definitivi arriveranno entro fine marzo. La formula è chiara: “Un primo anno di costruzione, un secondo che inaugurerà la forma completa del percorso”.

La docente si congeda rivolgendosi agli studenti della prima coorte, che saranno accolti il prossimo 7 ottobre – nell’aula A8 di Via Marina 33, ore 10.30 – in occasione della presentazione ufficiale del Corso: “Voglio che vi innamoriate di ciò che studiate. Superare gli esami non basta: è la passione a farvi crescere e a rendervi capaci di lasciare un segno duraturo. Vi aspettiamo numerosi, pronti a orientarvi e a chiarirvi le idee, perché questo percorso possa davvero diventare vostro”.
Gio.Fo.
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Ateneapoli – n.15 – 2025 – Pagina 16

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