Gli studenti dell’area Civile di Ingegneria segnalano questa disciplina come una delle più interessanti in assoluto, perché osserva le risposte del terreno alle sollecitazioni tanto esterne, come quelle apportate da un’opera, tanto interne, come il moto dell’acqua, studiandone le relazioni. “Qui ci sono molti insegnamenti di Geotecnica nelle lauree Triennali, tutti denominati Fondamenti di Geotecnica, ma li decliniamo in maniera un po’ diversa, a seconda dei Corsi. Più attenti al recupero del territorio e delle falde, per l’indirizzo Ambiente e Territorio, e ai Beni Culturali, per quello Edile – dice il prof. Gianfranco Urciuoli, docente al Corso di Ingegneria per l’Ambiente e il Territorio – Si tratta, rispetto all’Idraulica o alla Meccanica dei Solidi, di una disciplina giovane, nata negli anni ’40, che, sebbene consolidata nei suoi principi di base, presenta in ambito Magistrale degli insegnamenti derivati, alcuni molto consolidati, come Fondazioni e Opere di Sostegno, altri invece…
L'articolo continua sul nuovo numero di Ateneapoli in edicola dall'8 dicembre (n. 20/2017)
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