“Avete già dimostrato impegno e capacità superando una selezione impegnativa, l’ingresso a Medicina, al centro di un dibattito nazionale intenso, è un traguardo ambito da molti, e voi ce l’avete fatta”, così ha esordito il Rettore, prof. Matteo Lorito, rivolgendosi alle matricole, lunedì 30 settembre, presso l’Aula Magna ‘Gaetano Salvatore’ gremita, per l’inaugurazione dell’anno accademico di Medicina e Chirurgia. Poi ha proseguito: “questo è solo l’inizio di un percorso che vi avvicinerà ai vostri sogni e vi permetterà di sviluppare i vostri talenti. A voi tutti l’augurio di vivere appieno questa esperienza, coltivando l’impegno e la dedizione che vi hanno portato fin qui. Il vostro talento e la vostra determinazione vi permetteranno di realizzare grandi cose, per voi stessi e per gli altri”.
Gli ha fatto eco il prof. Giovanni Esposito, Presidente della Scuola, invitando i presenti, a proposito delle Specializzazioni, ad aprirsi “a tutto senza preconcetti e senza seguire le mode”. I momenti difficili arriveranno, “vogliamo trasferirvi tutta la nostra vicinanza, quindi non isolatevi, perché noi siamo con voi”. Sul progresso e i cambiamenti in atto: “supportata anche da altre discipline come l’Ingegneria, la Medicina sta conoscendo una fase di esplosione davvero importante in tutti gli ambiti”.
A seguire, breve intervento anche del dott. Giuseppe Longo, Direttore generale dell’Azienda ospedaliera, della quale ne ha descritto complessità e unicità: “Qui c’è una sintesi tra didattica, ricerca e assistenza sanitaria; parliamo di 800 posti letto e 21 edifici”. Valori etici e prontezza nelle situazioni d’emergenza “quello che si imparerà nei reparti al di là della diagnosi”.
Dopo l’apertura della cerimonia, sono iniziati gli interventi. A partire da quello del prof. Massimo Osanna, ordinario di Archeologia classica e Direttore Generale dei Musei Nazionali, al quale è stata affidata la Lettura magistrale ‘Arte e Scienze Mediche’.
Una lezione appassionata e appassionante sull’antichità della figura del medico, condotta raccontando e mostrando affreschi raffiguranti soggetti in cura, strumenti medici. Poi rivolgendosi alle matricolare, ha detto: “fate rete, contaminatevi e abbiate un approccio interdisciplinare. L’arte e i beni culturali vanno portati fuori dagli ambienti accademici. Il maggiore utilizzo della tecnologia dal Covid in poi ha segnato un avvicinamento importante dei giovani tra i 20 e i 30 anni. E così, pure tra la medicina e tutto il resto non devono esserci barriere”.
Successivamente sono intervenuti i Coordinatori dei vari Corsi di Medicina per accogliere le matricole e raccontare in breve cosa li aspetta dal punto di vista didattico. Il primo è stato il prof. Gerardo Antonio Pio Nardone, a capo di Medicina e Chirurgia: “Il nostro piano di studi presenta delle novità per quest’anno: affronterete un primo triennio di scienze formative più teorico e un secondo, che chiamiamo clinico, durante il quale al mattino sarete in reparto e di pomeriggio seguirete le lezioni. In generale, abbiamo pensato ad una didattica integrativa, che porti subito la clinica tra i banchi e renda lo studente parte attiva”.
Poi il consiglio: “Immaginate il vostro futuro fin da ora, sognate in grande”. Dopo di che ha preso la parola la prof.ssa Maria Triassi – con un breve intervento di supporto del prof. Paolo Antonio Netti, di Ingegneria – Coordinatrice di Medicina a indirizzo tecnologico, Corso giunto al quarto anno di vita: “non è un’alternativa, ma un esperimento di integrazione tra noi e l’ingegneria alla luce della necessità di dare al medico le conoscenze tecnologiche: big data, robotica, intelligenza artificiale. Lo sforzo che stiamo facendo è quello di superare la logica dei compartimenti stagni per favorire una vera integrazione”. L’ultimo è il prof. Pasquale Abate, riferimento di Medicine and Surgery, interamente in inglese: “Accogliamo ogni anno 15 studenti UE e 25 extracomunitari: siamo un esempio di integrazione”.
Sulla didattica: “il nostro programma è sovrapponibile a quello del percorso classico ad eccezione di un esame al quinto anno”. Prima di lasciare la parola all’ing. Giovanni Barone del Centro di Ateneo per i Servizi Informativi, ha speso parole d’accoglienza Antonino Esposito, Presidente Asmed e rappresentante degli studenti in Consiglio di Amministrazione: “Lavoriamo in grande sinergia con i docenti e vi posso assicurare che la Scuola negli ultimi anni è migliorata moltissimo. Siate fieri di far parte di questa Università e, mi rivolgo a tutti, siate gentili, perché non sappiamo quali battaglie stanno combattendo coloro che incontriamo”.
Claudio Tranchino
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Ateneapoli – n.15 – 2024 – Pagina 20