Novità dal Consiglio di Dipartimento. Immatricolazioni, i primi dati

Lunedì 22 settembre a Giurisprudenza si è tenuto il primo Consiglio di Dipartimento dell’anno accademico 2025/26. Tra i punti all’ordine del giorno spicca la stipula di una convenzione con la Corte d’Appello di Napoli per lo svolgimento del tirocinio curricolare obbligatorio previsto al II semestre del V anno. Un accordo su cui si lavorava da diversi mesi e che, infatti, era stato anticipato ad Ateneapoli già a luglio dalla Direttrice Carla Masi Doria che, in quell’occasione, aveva riportato il vivo interesse della Presidente Maria Rosaria Covelli.

Interesse che è stato dunque confermato e che segna l’apertura di una nuova opportunità di formazione pratica. Alla data della seduta, risultano immatricolati al Corso di Laurea Magistrale a ciclo unico 844 studenti; 76, invece, alla Laurea Triennale. Per quanto riguarda Scienze dei Servizi Giuridici, c’è una novità per il corso di Diritto Costituzionale: da quest’anno sarà articolato in due moduli, uno da 6 crediti e uno da 4.

La prima parte sarà tenuta dal prof. Andrea Patroni Griffi, appena arrivato dalla Vanvitelli, mentre la seconda è stata affidata alla prof.ssa Stefania Parisi. I due moduli concorreranno a formare il voto finale dell’esame, che sarà unico. Grazie all’intuizione della prof.ssa Teresa Bene, il Dipartimento ha partecipato ad un bando della Società di Sviluppo Campana e ha ottenuto un finanziamento per la realizzazione del ‘Corso di alta formazione in destinazione e valorizzazione dei beni confiscati alle mafie’ (COBEC): un’attività rivolta ai dipendenti degli enti territoriali per la formazione in merito a riqualificazione e utilizzo al servizio della collettività dei possedimenti sottratti alla criminalità organizzata.

Le lezioni si svolgeranno per tutto l’anno, sia online che in presenza in Dipartimento, e si prevedono incontri aperti agli studenti, perché possano fruire di “un’occasione preziosa per rendersi conto di cosa significhi il mondo dei sequestri e delle confische”, come ha suggerito la prof.ssa Bene (responsabile scientifico del progetto). Già raggiunto il numero massimo di iscritti: “È interessante che il Dipartimento entri in questo circuito di formazione che ha una ricaduta positiva su tutto il territorio e la collettività, laddove il bene viene recuperato e destinato a finalità sociali. Il riutilizzo di questi beni dà un senso al procedimento di sequestro e confisca”, ha commentato la docente.

È stata poi richiesta da parte del prof. Fulvio delle Donne, docente di Storia dell’Università, l’istituzione del Centro di studi Normanno-Svevi anche a Giurisprudenza (analoga richiesta è stata presentata al Dipartimento di Studi Umanistici), per favorire la raccolta e lo scambio tramite contratti e convenzioni. Infine, la notizia della nomina a senior consultant per le politiche regionali della Liguria dedicate alla Blue Economy del prof. Andrea La Mattina, docente di Diritto della navigazione e dei trasporti.
Scarica gratis il nuovo numero di Ateneapoli

Ateneapoli – n.15 – 2025 – Pagina 21

- Advertisement -




Articoli Correlati