Dipartimento di Veterinaria: intervista al Direttore. Il prof. Aniello Anastasio si ricandida per un altro mandato
Da alcune settimane Veterinaria ha recuperato pienamente la sua Aula Magna nella sede di via Delpino. “Si sono conclusi i lavori di ristrutturazione finanziati dall’Ateneo – dice il prof. Aniello Anastasio, Direttore del Dipartimento, ruolo che si ricandida a ricoprire per un altro mandato – e ne è venuto fuori un gioiellino. È un esempio virtuoso di un intervento finanziato con fondi pubblici e devo complimentarmi con l’Ufficio edilizia dell’Ateneo. Non era facile intervenire in spazi nei quali ci sono affreschi del ’700. Bellissimi quanto delicati”.
Nell’Aula Magna ristrutturata, che offre la disponibilità di novanta posti, sono stati già ospitati alcuni convegni. “L’intervento di ristrutturazione nella nostra sede storica – prosegue il prof. Anastasio – non si è limitato peraltro all’Aula Magna. Sono stati allestiti tre Laboratori centralizzati e abbiamo climatizzato, sempre grazie ai finanziamenti dell’Ateneo, tutti gli uffici. Abbiamo ora una sede più funzionale di quanto fosse prima. Se mostro le foto di tre anni fa e quelle di ora il miglioramento è evidente”.
Il complesso di via Delpino, anche quando sarà a pieno regime la nuova sede, resterà nella disponibilità del Dipartimento. “Abbiamo 4 Corsi di Laurea – dice il prof. Anastasio – 7 Scuole di Specializzazione, Master e Corsi di perfezionamento. Continueremo ad utilizzare gli spazi in via Delpino per diverse attività nei prossimi anni”.
Quanto alla sede in fase di realizzazione al Frullone, ecco gli aggiornamenti: “è avvenuta – dice Anastasio – la consegna formale e sono stati arredati gli uffici e le aule. Manca la parte dei Laboratori, il finanziamento dei quali dovrebbe essere portato in discussione in uno dei prossimi Consigli di Amministrazione dell’Ateneo. La nuova sede ha cinque piani e per ciascuno di essi sono previsti due o tre Laboratori”. Prosegue: “credo che per la disponibilità dei Laboratori bisognerà aspettare ancora alcuni mesi, arriveremo almeno a giugno o a luglio. È mia intenzione portare però le lezioni di Veterinaria al Frullone a marzo, in coincidenza con l’inizio del secondo semestre. Gli studenti potrebbero frequentare lì e poi spostarsi per i Laboratori a Biotecnologie, dove li stanno frequentando adesso. Sarebbe il modo di iniziare a vivere i nuovi spazi, in attesa che tutto sia pronto”.
Il test di ingresso al primo anno del Corso di Laurea in Veterinaria di quest’anno, intanto, ha confermato che continua ad essere elevata la richiesta di immatricolarsi da parte dei diplomati, in rapporto al numero dei posti disponibili per iscriversi al primo anno: “Andando a memoria posso affermare che si sono candidati per la prova di accesso circa 900 studenti, a fronte di 77 posti disponibili”.
La selezione, in sostanza, anche quest’anno è stata dura. “Mi dispiace – commenta il prof. Anastasio – che restino fuori tanti ragazzi che coltivano il sogno di diventare veterinari. Mi piacerebbe poter aprire a molti più studenti, magari arrivare fino a 300 al primo anno. Non posso però, perché abbiamo l’obbligo di rispettare alcuni parametri ai fini della qualità della formazione. Per esempio, il rapporto numerico tra docente e studenti nel corso delle esercitazioni non può essere superiore ad uno a 5. Per aumentare il numero degli accessi dovremmo avere maggiori risorse, che garantirebbero la possibilità di mantenere quel parametro ed altri, anch’essi relativi alla formazione degli studenti, inalterati”. Veterinaria, dunque, resta per ora un sogno per pochi.
Fabrizio Geremicca
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Ateneapoli – n.16 – 2024 – Pagina 13