‘Cause celebri e giustizia criminale. Leggere il processo contemporaneo con la lente giudiziaria del passato’. È il ciclo di seminari organizzato dalla prof.ssa Teresa Bene, Docente di Diritto Processuale Penale, con un format che ambisce ad essere coinvolgente e dinamico per gli studenti.
“Per ogni appuntamento ci sarà un giornalista che intervisterà gli ospiti, in una conversazione fatta di domande e risposte veloci, con più giri – spiega la prof.ssa Bene – Una vera e propria tavola rotonda, ma molto colloquiale, dove i ragazzi, che avrò precedentemente preparato in aula, potranno porre domande e intervenire”. Il primo incontro sarà lunedì 27 ottobre alle ore 14.30 in aula Pessina e racconterà quello che è probabilmente il più clamoroso errore giudiziario italiano: il processo napoletano ad Enzo Tortora.
Un processo per capire “come la stessa attività processuale può determinare un danno rilevante”, suggerisce la prof.ssa Bene. A guidare la conversazione sarà il giornalista di Repubblica Dario Del Porto, interverrà il presidente della sezione napoletana dell’Associazione Nazionale Magistrati Claudio Siragusa, assieme ai docenti Donati Luparia (Milano Statale), Sergio Lo Russo (Università di Foggia) e Paola Maggio (Università di Palermo).
Il secondo incontro riguarderà, invece, il processo con più imputati (oltre 400) che l’Italia abbia mai visto: il Maxiprocesso di Palermo. “Ha rappresentato una sorta di spartiacque tra com’erano le regole processuali prima e come si sono trasformate – sottolinea la prof.ssa Bene – Ci furono delle condanne eccellenti e rappresenta in qualche modo la storia giudiziaria del nostro Paese, oltre a richiamare tutta l’attività di Giovanni Falcone”.
Si terrà a marzo e saranno ospiti: Raffaele Cantone, procuratore a Perugia; Michele Caianiello, docente all’Università di Bologna; Manfredi Bontempelli, della Statale di Milano; Gianluca Varraso, della Cattolica di Milano; Giulia Fiorelli (Roma Tre). Modererà il giornalista de L’Altravoce Alessandro Barbano. Infine, ad aprile, si tornerà indietro nei secoli con il processo romano a Beatrice Cenci: nobildonna giustiziata nel 1599 per l’assassinio del padre.
“L’ho scelta perché uccise il padre a seguito delle violenze subite – racconta la prof.ssa Bene – È un caso che ci consentirà di spaziare su temi che vanno dalla vittimizzazione secondaria alla violenza di genere, al pregiudizio femminile, alla società patriarcale”, continua. Un focus specifico sarà anche sul linguaggio, grazie alla direzione di Simona Rossitto de IlSole24Ore, scelta “proprio perché si è occupata di linguaggio, specialmente dei media, rispetto ai fenomeni di violenza di genere e della vittimizzazione secondaria”.
Ad essere intervistati saranno: Antonio Ardituro, Sostituto Procuratore Nazionale Antimafia e Antiterrorismo; Marco Nicola Miletti (Università di Foggia); Mitja Gialuz (Università degli Studi di Genova); Vania Patané (Università di Catania); Massimo Ceresa Gastaldo (Università Bocconi); Fabrizio Siracusano (Università di Catania). L’attività ha ricevuto il finanziamento dell’Ateneo. Tutti gli incontri saranno introdotti dalla prof.ssa Bene, dalla Direttrice del Dipartimento Carla Masi e dal Presidente dell’Ordine degli avvocati.
Giulia Cioffi
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Ateneapoli – n.16 – 2025 – Pagina 19