Filosofia: i Laboratori dei classici ora anche alla Triennale. Lettura lenta con i docenti “un atto di resistenza intellettuale”

I Laboratori dei classici del pensiero sbarcano quest’anno anche alla Triennale in Filosofia. Dopo il successo consolidato alla Magistrale, con l’attivazione del terzo anno del nuovo ordinamento la formula arriva finalmente agli studenti triennalisti prossimi alla laurea, offrendo loro la possibilità di confrontarsi direttamente con le pagine fondative della filosofia. Otto incontri da due ore ciascuno, per un totale di 16 ore e 2 crediti, con frequenza obbligatoria e la stesura di un elaborato finale (massimo 40.000 caratteri) da discutere in uno degli appelli successivi: una struttura snella ma di grande impatto.

“È una grande opportunità – sottolinea la prof.ssa Simona Venezia, Coordinatrice del Corso di Studi e docente di Filosofia Teoretica – Alla Triennale si parte dai testi fondativi, ma con il procedere degli anni, tra programmi ampi e bibliografia secondaria, il contatto diretto con i classici si perde. Con questi laboratori vogliamo riportare gli studenti al cuore vivo della filosofia: leggere le parole degli autori stessi, lasciarsi interrogare da loro”.

Il metodo si allontana dalla lezione tradizionale: niente manuali, ma lettura lenta, parola per parola, pagina per pagina, insieme al docente. “Può sembrare un’esperienza spiazzante – osserva Venezia – Pensiamo all’italiano di Giordano Bruno: diverso dal nostro, quasi straniante. Ma è proprio dal confronto con ciò che appare distante che ci arricchiamo. Viviamo in un’epoca di uniformazione, di testi prodotti in serie e oggi anche dalle macchine intelligenti. I classici invece ci restituiscono una scrittura unica, viva, che ci costringe a comprendere davvero. E comprendere è il cuore di questi laboratori”.

L’esperienza non arricchisce solo gli studenti. “Il docente stesso non deve essere necessariamente uno specialista del classico che affronta – racconta – Si cresce insieme, entrando in un nuovo rapporto con la testualità filosofica. Chi lo desidera potrà far confluire l’esperienza del Laboratorio nell’elaborato finale della Triennale o poi nella tesi Magistrale. È un percorso che unisce continuità e crescita personale”.

Gli aspetti pratici sono già definiti: i Laboratori si terranno tra gennaio e febbraio. I nomi dei docenti titolari dei laboratori sono già disponibili sul sito del Corso di Studi nella sezione News. Le iscrizioni sono già aperte dal 1° settembre: basta inviare una mail ai titolari per assicurarsi un posto. Si copriranno i diversi ambiti del pensiero filosofico – Filosofia Medievale, Antica, Morale, Teoretica e Politica – così da consentire agli studenti di esplorare a fondo i testi classici secondo i propri interessi.

Per Venezia, si tratta di un passaggio decisivo per la Triennale. “Alla Magistrale il modello è stato molto apprezzato. Ora ci auguriamo che anche gli studenti triennalisti lo colgano non come un semplice adempimento per conseguire 2 crediti, ma come un’esperienza didattica che li metterà davvero in dialogo con la filosofia”.

E aggiunge, sottolineando l’urgenza di esperienze di questo tipo oggi: “In un’epoca come la nostra, segnata dall’omologazione e dall’accelerazione dei saperi, tornare ai classici significa fare un atto di resistenza intellettuale. Vuol dire riscoprire testi che continuano a interpellarci, che ci chiedono di pensare senza scorciatoie. È questo il valore più profondo dei laboratori: restituire agli studenti la voce viva dei grandi autori”.
Giovanna Forino
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Ateneapoli – n. 13-14 – 2025 – Pagina 28

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