Il corso in Luxury and Fashion Management, tenuto dal prof. Francesco Caputo, si sta distinguendo per un approccio didattico sempre più orientato all’esperienza diretta e alla contaminazione tra saperi, grazie a una serie di seminari tematici che stanno coinvolgendo aziende, startup e realtà emergenti dei settori moda, intrattenimento, hospitality e design.
“Il valore di questi seminari è portare in aula chi ogni giorno si confronta con le sfide reali del mercato – spiega il prof. Caputo – L’obiettivo è far conoscere agli studenti nuovi strumenti manageriali, capaci di integrare etica, psicologia, sociologia ed ecologia nella strategia d’impresa”. Ad aprire il ciclo, il 26 settembre, è stata la testimonianza dell’ing. Antonio Monaco, di Uzora, azienda attiva nell’innovazione digitale per il settore moda.
Il focus è stato sull’impatto dell’intelligenza artificiale e delle tecnologie digitali nella creazione di nuove esperienze: “La dimensione reale e quella digitale oggi sono inseparabili. L’AI non è solo uno strumento, ma un’estensione della creatività”, ha sottolineato Caputo. Il 30 settembre, l’Accademia IUAD ha raccontato la propria esperienza formativa, in equilibrio tra tradizione e innovazione. “L’intervento ha messo in luce la necessità di figure con competenze transdisciplinari. Capacità di analisi critica del mercato e dei nuovi trend, ma anche soft skill come le capacità relazionali”.
Il 7 ottobre, Emsi (Gianluca) Gallo ha portato il punto di vista del settore entertainment: “Ciò che oggi cercano i consumatori non è solo un servizio, ma un’esperienza immersiva, esclusiva, capace di generare l’effetto wow”. Il 10 ottobre è stata la volta di Monfusò, giovane realtà napoletana che fonde moda e funzionalità in capi sportivi ed eleganti. “Monfusò esiste da 2 anni e ha avuto un discreto successo – racconta il docente – E si è discusso della democratizzazione della moda, come mantenere il lusso, ma trovando modi alternativi per avvicinarsi a un pubblico sempre più ampio”.
Il 17 ottobre sarà una giornata a doppia testimonianza: prima nell’ambito dell’edilizia di lusso con Rinnovaprogetti, Homie Livings, startup under 30 che rivoluziona il concetto di ospitalità di lusso, e REVVING, società di investimento immobiliare con un focus su qualità e restyling; poi, per il settore navale, FIART, attiva nella cantieristica navale di lusso. “In particolare si affronterà il rinnovamento della cantieristica navale per intercettare nuovi segmenti di mercato”, commenta il prof. Caputo.
Il 24 ottobre, il protagonista sarà Punto Nave, ristorante con una lunga storia familiare e un format che unisce valorizzazione del territorio, intrattenimento e lusso. “La comunicazione è fondamentale per la ristorazione. Non ci si limita al piatto, ma all’intera esperienza”, evidenzia il docente.
I riscontri del ciclo di seminari sono estremamente positivi. Gli studenti mostrano entusiasmo e partecipazione attiva, mentre le aziende coinvolte raccontano di aver ricevuto richieste di collaborazione, invio di CV e proposte progettuali. “I ragazzi vogliono capire come funziona davvero il mercato. E le aziende sono sempre molto disponibili: sanno che è da qui che nasceranno i professionisti di domani”, conclude il prof. Caputo.
Eleonora Mele
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Ateneapoli – n.16 – 2025 – Pagina 20