Esperimento didattico al Corso di Laurea in Tecnologie Alimentari
Studiare la Biochimica con un manga. L’idea porta la firma della prof.ssa Loredana Mariniello che ha voluto proporre un simpatico esperimento alla sua classe del secondo anno della Triennale in Tecnologie Alimentari, Corso di Laurea del Dipartimento di Agraria. “Il manga in questione fa parte di una collana dedicata al mondo delle scienze. Mi ci sono imbattuta in rete qualche tempo fa, casualmente, cercando del materiale didattico di approfondimento un po’ simpatico. Questo genere di arte grafica mi ha sempre incuriosita, perciò ho pensato di proporlo ai miei studenti, su base volontaria, approfittando del fatto che ora stanno studiando proprio per il mio esame di Biochimica”. Ma ci tiene a precisare: “Naturalmente l’esperimento ha uno scopo ludico e il fumetto non sostituisce in nessun modo il programma didattico!”. Ad aver accettato il consiglio di lettura sono state in quattro, Gelsomina Azzurro, Simona Frasca, Adriana Benigno e Roberta Colonna. “Il manga – spiega Gelsomina – narra la storia di Kumi, una ragazzina in procinto di cominciare una dura dieta perché terrorizzata all’idea che le calorie possano incidere sulla sua salute. Per aiutarla, l’amico Nemoto le fa incontrare la sua bellissima professoressa di Biochimica”. Di tavola in tavola, “la docente parla a Kumi di cellule e mitocondri, dei biopolimeri come il DNA e le proteine, dei processi biochimici che ci garantiscono la vita e degli enzimi catalizzanti le reazioni chimiche all’interno dell’organismo. La cosa bella è che riesce ad illustrare i processi più complessi utilizzando esempi desunti dalla vita quotidiana e alla fine c’è anche un glossario di termini tecnici e definizioni”. Per quanto accessibile, però, “lo consiglio a chi abbia già almeno un’infarinatura di base di biochimica, chimica e biologia”. Le è tornato utile? “Assolutamente sì. Vedendoli rappresentati graficamente sono riuscita a fissare alcuni argomenti come la catena di trasporto degli elettroni, un meccanismo fondamentale per la respirazione cellulare e piuttosto complesso. A breve sosterrò l’esame con la prof.ssa Mariniello e speriamo che il manga mi porti fortuna!”. “Lo studio della Biochimica – prosegue Roberta – presuppone una serie di conoscenze di base per cui, talvolta, i manuali affrontano i vari argomenti dando per scontato una serie di conoscenze. Io, ad esempio, avevo avuto un po’ di difficoltà a capire come si collegano le varie fasi della respirazione cellulare, ovvero quel processo con cui le cellule ottengono più energia a partire dalla scomposizione dei nutrienti in molecole più semplici. Il fumetto ne dà una rappresentazione animata, dalla glicolisi al ciclo di Krebs, fino alla produzione di ATP, appunto le molecole in cui viene immagazzinata l’energia prodotta dalla respirazione cellulare. E ho trovato simpatici anche i siparietti tra i personaggi, come quando la professoressa si defila perché ha capito che tra Kumi e Nemoto si sta creando una certa confidenza. Un modo simpatico per alleggerire la trattazione”. Roberta ha già sostenuto e superato l’esame: “Ho avuto ventisei e sono soddisfatta considerando la complessità della materia. Per assimilarla bisogna prendersi il proprio tempo, ma mi ha aiutata il fatto di averla rapportata, grazie al manga, a ciò che accade dentro di me”.
Carol Simeoli