La Federico II continua a distinguersi per le opportunità offerte in ambito internazionale. Un importante supporto per affrontare i costi legati al soggiorno all’estero viene dalle borse di studio Intesa Sanpaolo per la mobilità Erasmus. Quest’anno ne sono state attribuite sedici a favore di studenti Magistrali del Dipartimento di Scienze Economiche e Sociali (Dises). Tra i vincitori: Gabriele Gargagliano, Benedetta Vitale e Salvatore La Gatta, di Finanza; Luca Pirozzi e Filomena Imbriano di Economics and Finance.
Gabriele Gargagliano. Dopo la Laurea Triennale a Palermo, Gabriele ha scelto di proseguire il suo percorso alla Federico II, iscrivendosi alla Magistrale in Finanza nel settembre 2024. “Mi consigliarono la Federico II per la qualità del Corso di Finanza. Chiesi a due professori di fiducia e mi diedero entrambi la stessa risposta: ‘O vai alla Bocconi, o a Bologna, o alla Federico II”, racconta. Il ritorno all’Erasmus non è stato casuale: “Alla Triennale ho già fatto un’esperienza Erasmus in Polonia e ho capito quanto sia importante uscire dalla comfort zone”.
Poi Parigi, una scelta ponderata e motivata da criteri sia accademici che personali: “Mi attirava molto l’idea di un’esperienza a Parigi, una città che offre tantissimo, anche a livello di network e prestigio”. La vittoria della borsa è arrivata con sorpresa: “Presentai domanda perché ci credevo, ma sapevo che c’erano tanti studenti molto bravi. Sono felice di essere stato selezionato”, dice. Il futuro? Ancora da definire, ma con le idee chiare: “Non mi precludo nessuna strada. Mi sto guardando intorno, ma penso già a svolgere uno stage nel secondo semestre”.
Un messaggio agli altri studenti: “Consiglio a tutti di fare almeno un Erasmus, soprattutto a chi studia nella propria città. È un’esperienza che cambia, fa crescere davvero”.
Benedetta Vitale. Studentessa alla Magistrale in Finanza, Benedetta ha iniziato il suo percorso accademico in Economia Aziendale. “Quando mi sono iscritta, non avevo le idee chiarissime. Ho scelto Economia Aziendale per la varietà di esami a scelta e, grazie a questi, ho scoperto la mia passione per la finanza”, racconta.
Dopo una prima esperienza Erasmus in Spagna durante la Triennale, ha deciso di replicare in Magistrale: “Parigi la mia prima scelta. L’università ospitante è la Sorbona, con uno scambio nel Dipartimento di Matematica. Questo mi permette di avere una formazione ancora più quantitativa”. E aggiunge: “L’Erasmus mi ha arricchita molto anche dal punto di vista personale. Dà nuovi stimoli e aiuta a uscire da se stesso”. Un’opportunità la borsa vinta: “Parigi ha un costo della vita molto alto. La borsa è un grande sostegno per studenti come me”.
Sul futuro: “Non ho ancora deciso con esattezza cosa farò, ma una preparazione quantitativa credo possa aprirmi più strade”. Il consiglio ai suoi colleghi? “Sperimentate: fate esami a scelta, provate l’Erasmus. È un’esperienza che cambia a livello personale, accademico e anche linguistico”.
Salvatore La Gatta. Laureato in Economia Aziendale, Salvatore ha deciso di orientarsi verso un ambito più concreto, iscrivendosi alla Magistrale in Finanza. Durante la Triennale non si era sentito pronto per partire: “In Magistrale ho acquisito più autonomia e ho deciso di provarci”.
Ha selezionato Nantes (Audencia Business School), che non era la sua prima opzione, ma si è rivelata perfetta: “L’Audencia permette di prepararsi al CFA, la certificazione da analista finanziario, e gli esami sono perfettamente allineati con quelli del nostro Corso”. Una scelta strategica: “Il CFA è uno degli obiettivi che mi pongo, perché dà un vantaggio competitivo forte sia nel mondo del lavoro che nella formazione professionale”. Tra le motivazioni anche il desiderio di avvicinarsi al Nord Europa: “Mi piacerebbe vivere lì in futuro e quest’esperienza mi sta facendo conoscere le differenze culturali, anche nelle piccole cose come la pausa pranzo”. I suoi obiettivi? “Mi interessa la regolamentazione bancaria e finanziaria, magari lavorare in Banca d’Italia o in corporate finance”.
Del suo soggiorno francese dice: “Mi sto trovando davvero bene. Le prime settimane sono state intense, ma anche molto stimolanti. L’ambiente all’Audencia è internazionale e dinamico: fin da subito ho avuto modo di conoscere studenti e docenti provenienti da tutto il mondo, ognuno con un background diverso, e questo rende ogni discussione in classe molto arricchente”. Aggiunge: “Naturalmente, all’inizio c’è stato un piccolo periodo di adattamento, sia alla lingua che ai ritmi della vita francese, ma il contesto accogliente e la disponibilità dei docenti hanno reso tutto più semplice”.
E il suo messaggio ai colleghi: “Non bisogna lasciarsi scoraggiare da chi ne sa più di noi. Basta continuare a studiare e impegnarsi. Prima o poi, ognuno troverà la propria strada”.
Filomena Imbriano. Ha svolto l’intero percorso universitario alla Federico II, prima con la Triennale in Economia e Commercio e poi con l’accesso alla Magistrale in Economics and Finance. Proprio questo Corso ha offerto a Filomena la possibilità di partecipare al programma di Double Degree con l’Università della Svizzera Italiana.
“Durante la Triennale ho scoperto la mia passione per la statistica e l’economia applicata. Alla Magistrale cercavo qualcosa di più pratico: qui in Svizzera lavoriamo su progetti reali, con dati veri e software avanzati”, racconta. La scelta della mobilità internazionale è stata dettata da un’esigenza sia formativa che personale: “Non avevo partecipato all’Erasmus durante la Triennale e sentivo il bisogno di un’esperienza all’estero più strutturata. Il Double Degree offre un’opportunità unica: due titoli, un intero anno fuori e la possibilità di scrivere una tesi in collaborazione tra le due università”.
Filomena ha presentato una lettera di motivazione incentrata sul suo obiettivo futuro quando si è candidata alla borsa Intesa Sanpaolo: “Sto valutando l’idea di intraprendere un dottorato, avevo bisogno di strumenti pratici oltre a quelli teorici acquisiti alla Federico II. Ho scelto questa università proprio perché offre corsi applicati e l’accesso a competenze avanzate come la programmazione con un minor in Data Science”.
Il suo consiglio ai colleghi è semplice ma diretto: “Se potete, fate un’esperienza all’estero anche in Triennale. Non solo vi aprirà la mente, ma vi insegnerà anche ad affrontare le sfide da soli. E alla Federico II, se vi impegnate, le opportunità arrivano”.
Luca Pirozzi. Triennale in Economia delle Imprese Finanziarie, poi, da sempre appassionato di matematica, ha scelto la Magistrale in Economics and Finance proprio per ritrovare quel taglio quantitativo che sentiva mancare durante la Triennale. La svolta per Luca è arrivata con l’Erasmus, che lo ha portato a Parigi, all’Université Paris 1 Panthéon-Sorbonne: “Ho scelto Parigi perché cercavo un’università che offrisse corsi davvero quantitativi. La Sorbona ha una tradizione fortissima in metodi matematici applicati all’economia: era la scelta giusta per me”, spiega.
La borsa Intesa Sanpaolo è arrivata quasi per caso, dopo aver presentato la domanda durante l’estate: “Avevo sentito parlare della borsa, ma non ci avevo riflettuto molto. Ho presentato la domanda quasi distrattamente e poi me ne sono dimenticato. Un mese dopo, una collega mi ha avvisato che eravamo tra i vincitori”.
Luca sta vivendo l’esperienza con grande entusiasmo sul piano accademico, ma ammette anche alcune difficoltà personali: “A livello didattico è molto stimolante: finalmente sto studiando con gli strumenti quantitativi che cercavo. Ma confesso che il clima grigio di Parigi mi pesa: in oltre un mese ho visto il sole solo tre volte”.
Nonostante tutto, non ha dubbi sul valore dell’esperienza: “Tutti dovrebbero vivere un’esperienza internazionale, soprattutto chi è più legato alla propria città. È proprio chi ha paura di partire che ne ha più bisogno”. E aggiunge, con uno sguardo positivo al futuro: “Non si viene all’estero per fare una vacanza. È impegnativo, ma tutto torna indietro sotto forma di crescita, competenze e consapevolezza”.
Eleonora Mele
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Ateneapoli – n.16 – 2025 – Pagina 21