I primi due anni “tosti”, poi arriva il momento del tirocinio: la parola agli studenti di Medicina. “Ora sto iniziando a sentirmi veramente medico”

Il 30 settembre è iniziato ufficialmente il nuovo anno accademico per gli studenti di Medicina iscritti dal secondo anno in poi. A lungo, l’attenzione è stata tutta sul semestre filtro e sulle matricole che lo avrebbero affrontato per la prima volta – ed è ancora così, data l’assoluta novità introdotta dalla Riforma e le relative incertezze. Tuttavia, c’è un bacino di iscritti decisamente ampio chiamato a riprendere le attività tra lezioni, tirocini e preparazione degli esami.

Nella sede di via Pansini, aule e reparti hanno riaccolto centinaia di ragazzi e ragazze segnando la ripresa di un percorso formativo che resta tra i più impegnativi dell’Ateneo. Nei pressi dell’Edificio 10, capo chino su un libro e intenta a ripetere sottovoce c’è Margherita Celentano, fresca iscritta del terzo anno: “sto seguendo le lezioni di Metodo 1 e Igiene medica, con quest’ultimo che, pur essendo molto distante dal resto del piano di studio come contenuti, è molto importante”.

La studentessa sta per concludere la parte preclinica del percorso, e infatti dice: “a quanto pare dovremmo iniziare a fine mese con qualche tirocinio, sarà la mia prima volta e non vedo l’ora, soprattutto per l’approccio pratico che queste attività prevedono”. Sui primi due anni di cammino universitario: “sono tosti, molto teorici ma utili a costruirsi una base; comunque mi auguro di affrontare i prossimi con più serenità”.

Anatomia e Fisiologia, gli scogli

Poco distante, avvolta nello stesso alone di concentrazione, Camilla Russo, del quinto anno, sta ripetendo in vista dell’esame di Nefrologia e Urologia, che darà ad ottobre. “Al momento ho ripreso seguendo le lezioni di Malattie infettive e Diagnostica, e di quest’ultimo la docente è davvero brava, anche se siamo solo all’inizio”.

Guardandosi indietro, le difficoltà non sono mancate: “Confermo che i primi anni sono molto complessi e personalmente ho patito il confronto con gli altri, avevo la sensazione di essere sempre indietro rispetto ai miei colleghi e la cosa mi ha rallentato molto. Inoltre, ho incontrato diversi scogli come Anatomia e Fisiologia, che ho ripetuto più volte”. In prospettiva, gli insegnamenti che più di altri è curiosa di affrontare sono “Oncologia ed Ematologia”.

Non mancano le critiche alla parte pratica del Corso in generale: “proprio stamattina ho svolto un’ora di tirocinio di Ematologia e non ho fatto praticamente nulla, se non poggiare lo stetoscopio su una paziente”. Mariana Perillo, invece, è del quarto anno: “ho appena iniziato a seguire Gastroenterologia e Farmacologia II e devo dire che soprattutto il primo insegnamento mi sta piacendo, d’altronde le materie sono diventate più interessanti essendo appena iniziato il triennio clinico per me”.

La scorsa settimana ha frequentato il tirocinio di Gastro: “è risultato molto interessante, è vero, nel pratico si fa poco, ma grazie agli specializzandi si apprende molto. Ho potuto vedere molti ammalati affetti da morbo di Crohn. Ora sto iniziando a sentirmi veramente medico”. Dal punto di vista didattico, l’esame che attende con maggiore entusiasmo è “Dermatologia, lo sento più vicino a me e al tipo di medico che vorrei diventare”. Ormai a ridosso della laurea, con un sesto anno ormai alle spalle, Teresa Ciaravolo sta preparando Medicina Legale e pensa già alla Specializzazione: “punto tutto su Endocrinologia”.

Sulla questione cliniche, dice: “Emergenze è quella che lo scorso anno mi è piaciuta di più, anche se non è affine ai miei interessi. È stata di sicuro la più pratica”. Da studentessa esperta, dà un consiglio alle matricole: “non fare le cose in modo frettoloso, ma preservare la curiosità, che tutti tendiamo a perdere strada facendo. Anzi, forse ce la fanno perdere per il tipo di studio, non molto stimolante ma fortemente incentrato sulla memoria. I programmi potrebbero essere sfoltiti e resi più interessanti secondo me”.

Federica Zanzillo è intenta a sfogliare le pagine di un libro oggetto dell’esame di Ortopedia: “mi sta piacendo e non lo trovo particolarmente pesante, lo sosterrò tra qualche giorno”. Il suo quinto anno è iniziato con i corsi di Diagnostica ed Ematologia, di cui ha svolto anche qualche tirocinio: “poco fa sono uscita dal reparto, non è un ambiente semplice, abbiamo visto pazienti con mieloma multiplo”.

Le ultime parole appartengono alla più giovane, Simona Cangiano, appena iscritta al secondo anno: “Il primo è stato tosto uscendo dal liceo, ma è una bella esperienza, lo rifarei. In questo momento sto rivedendo un po’ di Biologia in vista di Anatomia, che sto frequentando”. Esame che spaventa prima ancora di farci i conti, ma la studentessa non si fa abbattere dalle voci: “ci sono le prove intercorso che spero vadano bene.

Non mi fascio la testa prima del tempo”. Il momento più bello dell’anno trascorso: “la condivisione assieme ai colleghi, si diventa una grande famiglia”. Quello più buio, inutile dirlo: “le sessioni d’esame, in particolare Biochimica, che ti toglie la salute”, scherza. Infine, un suggerimento per chi sta iniziando: “bisogna stravolgere il metodo di studio e trovare amici sinceri con cui confrontarsi e sostenersi”.
Claudio Tranchino

Scarica gratis il nuovo numero di Ateneapoli

Ateneapoli – n.16 – 2025 – Pagina 27

- Advertisement -




Articoli Correlati