Primo anno di università, prime difficoltà. Per chi sceglie un percorso classico, la storia da studiare sembra infinita: confini che si confondono, date che si accavallano, epoche che si susseguono senza un filo conduttore. Al Dipartimento di Studi Umanistici è arrivata una soluzione concreta per alleggerire l’impatto delle matricole: il corso intensivo di base alla periodizzazione e ai luoghi della storia.
Pensato soprattutto per gli studenti di Storia e Lettere Classiche, ma aperto a tutti i neo-iscritti del Dipartimento, il percorso è partito l’8 settembre e si protrarrà per tutto il mese – 34 ore complessive – nell’aula A3 di via Marina 33. L’iniziativa “nasce dall’esigenza di fornire agli studenti strumenti iniziali che li aiutino ad affrontare gli insegnamenti di storia previsti nei diversi percorsi di laurea”, spiega il prof. Andrea D’Onofrio, Coordinatore della Triennale in Storia e responsabile del progetto. “Gli iscritti al nostro corso hanno un pacchetto molto ampio di discipline che copre tutte le epoche, mentre gli studenti di Lettere Classiche o Moderne ne hanno meno. In ogni caso, abbiamo ritenuto importante dare a tutti una base comune.
Le matricole arrivano dalle scuole superiori e spesso hanno conoscenze frammentarie: fissare bene i fondamenti cronologici e geografici dei principali momenti storici permette di seguire con più sicurezza i corsi del piano di studi”.
Il percorso è strutturato in due moduli. Il primo, già avviato, è affidato al dott. Fabio Romano e affronta l’età antica e medievale. Il secondo prenderà il via il 22 settembre e sarà dedicato alla storia moderna e contemporanea, guidato dalla dott.ssa Manuela Pacillo. Grande attenzione è stata riservata all’organizzazione del calendario.
“Ogni lezione dura due ore e abbiamo scelto di alternarle nell’arco della giornata, evitando sovrapposizioni con altri precorsi fondamentali, come quello di Grammatica greca – spiega D’Onofrio – Ci siamo coordinati con il prof. Abbamonte proprio perché i suoi studenti avevano espresso l’esigenza di un supporto simile. In questo modo la mattina si segue il greco e il pomeriggio il corso di periodizzazione, o viceversa. L’idea è stata quella di costruire un orario che consentisse a tutti di partecipare senza dover rinunciare ad altre attività”.
Il timore iniziale era che la partecipazione fosse bassa, in quanto attività extracurriculare che si svolge ancora prima dell’avvio ufficiale dei corsi.
Invece l’aula A3 si è riempita subito: oltre settanta presenze ai primi incontri. “Merito anche del passaparola dei tutor e dei rappresentanti degli studenti – sottolinea D’Onofrio – Il limite, come sempre, resta quello delle aule, che non sono molto capienti, ma la frequenza è stata alta e l’atmosfera positiva. Il dato dimostra che era necessario offrire un supporto di questo tipo”. Un aiuto che non si limita alla memorizzazione di date e avvenimenti, ma punta a sviluppare strumenti di orientamento nello studio e nella comprensione della realtà.
“Non si tratta solo di trasmettere nozioni – ribadisce il docente – ma di dare agli studenti strumenti pratici per affrontare tutto il percorso universitario e, più in generale, per avere un’idea chiara della storia dell’umanità. Significa acquisire coscienza del nostro passato, presente e anche futuro”. E in aula l’approccio sembra funzionare: domande, interventi, dialogo costante con i docenti hanno reso meno arduo l’impatto con la vita accademica.
“Anche se si tratta di un esperimento – conclude D’Onofrio – siamo fiduciosi sui risultati. Speriamo di continuare nei prossimi anni per assicurare una didattica di qualità e semplificare l’ingresso dei nostri ragazzi nel mondo universitario. La nostra priorità resta sempre essere al servizio degli studenti”.
Giovanna Forino
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Ateneapoli – n. 13-14 – 2025 – Pagina 28