Studenti protagonisti al corso di Saverio Pesapane, architetto e autore di documentari

Raccontare attraverso le immagini – film, documentari, fotografie – come in un certo momento storico i luoghi cambiano per motivi politici, sociali ed economici è una delle passioni – che poi coincide con il lavoro, come accade talvolta a chi ci mette l’anima – di Saverio Pesapane, architetto quarantunenne ed autore di pregevoli documentari girati in varie parti del mondo. Pesapane proverà a trasmettere almeno un po’ della sua passione e del significato del suo lavoro agli studenti di Architettura che seguiranno il corso a crediti liberi dedicato a La narrazione del territorio tramite cinema e documentari che inizierà l’8 aprile. Si prevedono complessivamente sei lezioni da 4 ore ciascuna ed ognuna di esse sarà dedicata ad approfondire una storia di mutamento urbano al quale Pesapane ha dedicato un documentario negli anni passati. “Sarà un corso con una componente importante di laboratorio – spiega – perché ogni volta, dopo due ore e mezza circa di lezione teorica o di visione di spezzoni dei documentari, gli studenti diventeranno protagonisti. Dovranno lavorare alla preparazione di un corto od un documentario che racconti anch’esso la trasformazione di un luogo, di uno spazio che avranno scelto”. È un legame, quello tra l’architettura e l’immagine, che è sempre stato molto stretto. Non si contano gli esempi di architetti che si sono poi cimentati anche con la fotografia o con il cinema e che, dalla consapevolezza teorica acquisita durante gli anni universitari, hanno tratto spunto per una riflessione sugli spazi, sulla città, sull’assetto urbano attraverso la macchina fotografica o la telecamera. Pesapane è uno di essi ed ha iniziato il suo percorso sin dagli anni universitari. “Mi sono laureato alla Federico II – racconta – e la mia tesi di laurea fu un documentario sulle…
 
L'articolo continua sul nuovo numero di Ateneapoli in edicola dal 5 aprile (n. 6/2019)
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