Una mostra che invita a riflettere “su come gli individui, le collettività o le organizzazioni affrontano l’imprevisto”

Dalle pratiche rituali fino alla nascita della probabilità statistica, l’uomo ha sempre provato ad affrontare ciò che non può controllare. A questa impresa è dedicata la mostra Fortuna. Governare l’incertezza, inaugurata l’11 settembre presso la Fondazione del Banco di Napoli (Palazzo Ricca, via dei Tribunali 213), promossa dal Dipartimento di Scienze Economiche e Statistiche (Dises), con l’Istituto di Storia dell’Europa Mediterranea CNR e Fondazione Banco Napoli e con il patrocinio dei Comuni di Napoli e Procida.

La mostra, a ingresso libero, è visitabile dal lunedì al venerdì, dalle 10.00 alle 18.00, fino al 12 ottobre, e rappresenta un “invito a riflettere su come gli individui, le collettività o le organizzazioni affrontano l’imprevisto, come costruiscono fiducia, solidarietà e resilienza, e come immaginano futuri possibili in contesti di incertezza radicale, come quelli odierni”, racconta la prof.ssa Maria Carmela Schisani, referente organizzativo e docente di Storia economica del DISES.

Il titolo sintetizza questo invito coniugando due termini opposti: da un lato la fortuna, “che rimanda al caso, alla sorte, alla casualità, all’irrazionale”, dall’altro il governare, “che evoca il desiderio umano di dare regole, calcolare, prevedere”. La mostra – su progetto di Simona Morini (IUAV Venezia) – si dipana come una narrazione che attraversa i diversi modi con cui le società hanno tentato di governare l’incertezza. Il visitatore si troverà immerso in un “viaggio tra memoria storica e attualità, un itinerario concettuale tra oggetti culturali e simbolici, documenti di archivio e installazioni visuali e sonore – di Lukas Sander e dell’artista e compositore Roberto Pugliese –, che si propone come occasione per riflettere sulla tensione tra l’irrazionale e il razionale di fronte all’imprevedibile”, spiega la prof.ssa Schisani.

La mostra nasce dall’intersezione dei risultati di due progetti di ricerca che indagano in maniera interdisciplinare sul rapporto tra incertezza, rischio climatico, strategie di adattamento e resilienza economica nel lungo periodo: PRIN PNRR 2022 WWS (Winds, Waves and Storms): Historical data and modern quantitative approaches to uncover the long-term strategies to prevent and mitigate climate risks in the European seas (15th-19th centuries), PI Maria Carmela Schisani, del DISES, e PRIN 2022 Under Uncertainty. Coping with risks in the Mediterranean Maritime Business, sotto il coordinamento scientifico di Giovanni Ceccarelli, dell’Università di Milano.

L’obiettivo è “valorizzare i risultati di queste ricerche complesse e interdisciplinari trasformandoli in conoscenza produttiva”, afferma la prof.ssa Schisani e aggiunge: “Come delegato della Terza Missione del DISES e della Scuola delle Scienze Umane e Sociali, credo fondamentale nella capacità dell’Università e dei suoi ricercatori di creare un dialogo diretto con la società, restituendo al territorio i frutti delle proprie ricerche e traducendoli in esperienze culturali condivise e in strumenti culturali per affrontare le sfide dell’oggi”.

La mostra rappresenta anche un esempio concreto di potenziamento delle attività di collegamento con istituzioni di promozione culturale, perché “consolida la collaborazione culturale e divulgativa avviata dal DISES con l’Archivio del Banco di Napoli – riconosciuto Patrimonio Immateriale dell’Umanità dall’UNESCO – dal 2021, valorizzando l’impatto della ricerca attraverso sinergie istituzionali strategiche”, conclude.
Eleonora Mele
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Ateneapoli – n. 13-14 – 2025 – Pagina 26

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