Un’occasione formativa unica per gli studenti del secondo anno delle Magistrali in Economia Aziendale e in Innovation and International Management: due Laboratori interdisciplinari e complementari, Life, Imprenditorialità e finanza etica, coordinato dal prof. Mauro Sciarelli, e Tecno, Sistemi di montaggio e certificazione della performance ambientale, coordinato dal prof. Giovanni Catello Landi.
“Sono due Laboratori che nascono nell’ambito della sostenibilità applicata, declinata in due varianti: una finanziaria, Life, e una ambientale, Tecno – racconta il prof. Landi – L’obiettivo è mostrare come la sostenibilità sia oggi un asse portante nei processi decisionali di imprese e investitori”.
Life si concentra sul lato finanziario della sostenibilità. Gli studenti, attraverso esercitazioni pratiche su dati reali, apprenderanno a costruire e gestire un portafoglio di investimento sostenibile, valutando gli impatti ambientali e sociali delle operazioni finanziarie.
“Diamo le nozioni di base per consentire agli studenti di capire in che modo la sostenibilità può essere applicata nella costruzione di un portafoglio di investimento. L’obiettivo è comprendere che tipo di attività finanziaria può essere definita sostenibile”, spiega il prof. Landi. Sul fronte opposto, Tecno affronta il tema della misurazione e rendicontazione della performance ambientale delle imprese, in linea con le più recenti normative europee sulla reportistica non finanziaria.
“Ci poniamo la domanda: come può un’impresa dimostrare di essere davvero sostenibile agli occhi di un investitore responsabile? La risposta sta in strumenti come il bilancio di sostenibilità”, spiega il prof. Landi. Gli studenti lavoreranno su casi aziendali, simulando il processo di rendicontazione ambientale e confrontandosi con le esigenze del mercato e della normativa ESG (Environmental, Social and Governance).
Sebbene focalizzati su due prospettive diverse, i Laboratori sono progettati per interagire tra loro, ricreando in aula la dinamica reale tra chi investe capitali e chi li riceve per sviluppare progetti sostenibili. “Il mercato funziona così: da un lato ci sono gli investitori che cercano sostenibilità, il paradigma ESG, dall’altro imprese mature che devono saperla dimostrare. Si tratta di una questione di ‘matching’ tra chi impiega capitali e chi li intercetta”. In incontri congiunti, gli studenti dei due Laboratori avranno l’opportunità di confrontarsi, discutere i propri progetti e mettersi nei panni della controparte.
Questo confronto sarà parte integrante della valutazione, insieme alla maturità dimostrata nell’esposizione del progetto. I laboratori non prevedono infatti un esame tradizionale, ma una presentazione individuale di un progetto finale, che ciascuno studente illustrerà. Insomma, si tratta di attività che non si limitano a fornire contenuti, ma puntano anche allo sviluppo del linguaggio tecnico e professionale, fondamentale per affrontare colloqui, presentazioni e interazioni nel mondo del lavoro.
“Ci tengo a sottolinearlo: uno degli obiettivi è educare gli studenti a comunicare con un linguaggio appropriato e tecnico, perché stanno per entrare nel mercato del lavoro e devono essere pronti ad affrontare interlocutori esperti, recruiter e manager”, afferma il prof. Landi. Perché partecipare? “Perché la sostenibilità non è più un’opzione, ma un elemento centrale nei nuovi modelli di business – conclude il prof. Landi – Prima si gestisce un’attività in modo sostenibile, poi la si rendiconta. I laboratori servono a comprendere e mettere in pratica entrambi questi aspetti”. E aggiunge: “I ragazzi sono molto entusiasti di ‘sporcarsi le mani’ lavorando con dati e prodotti realmente esistenti”.
El.Me.
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Ateneapoli – n.16 – 2025 – Pagina 20







