È l’unico Dipartimento del Mezzogiorno interamente dedicato alla Psicologia. Una realtà solida e dinamica, costruita per offrire agli studenti una formazione di qualità in uno dei settori più richiesti e affascinanti del panorama universitario.
A ospitarla è l’Università Vanvitelli, tra le due sedi di viale Ellittico e via Vivaldi, a Caserta, dove ogni anno centinaia di giovani intraprendono il proprio percorso accademico a partire dal Corso di Laurea Triennale abilitante in Scienze e Tecniche Psicologiche – il cui titolo consente l’iscrizione nella sezione junior dell’Albo degli Psicologi – per poi proseguire con una delle tre Magistrali attive: Psicologia Clinico-Dinamica, Psicologia Cognitiva, Psicologia Applicata.
Un Corso che continua a registrare un altissimo numero di richieste. Quest’anno sono stati messi a bando 300 posti, 50 in più rispetto allo scorso anno, come racconta la prof.ssa Francesca D’Olimpio, docente di Psicometria e Direttrice del Dipartimento: “È una scelta dettata dalla volontà di ampliare l’accesso a un percorso formativo sempre più attrattivo. Basti pensare che, per l’anno accademico 2024/2025, sono arrivate circa mille domande, a fronte di soli 250 posti disponibili”.
L’ammissione avviene attraverso una graduatoria redatta in base ai risultati ottenuti nel TOLC-Psi promosso dal CISIA. Il test si compone di 50 quesiti a risposta multipla, suddivisi in 5 sezioni: comprensione del testo, matematica di base, ragionamento verbale, ragionamento numerico e biologia. “La procedura è la stessa già adottata lo scorso anno – precisa la Direttrice – Si sostiene il test, si partecipa al bando d’accesso, e in base al punteggio si viene inseriti in graduatoria, che scorre fino al completamento dei posti disponibili”.
La novità di quest’anno riguarda l’ultimo anno della Triennale, completamente rivisitato in ottica di flessibilità e orientamento. “Abbiamo ampliato le possibilità di scelta tra gli insegnamenti – racconta D’Olimpio – così che ciascuno possa costruire un percorso più aderente ai propri interessi e alla Magistrale che intende intraprendere. Alcuni esami sono stati anticipati, altri sostituiti, per rendere il piano di studi più personalizzabile e coerente”.
Ma il Dipartimento non punta solo sulla didattica. Al centro c’è la relazione educativa, basata su un contatto diretto, continuo e autentico tra studenti e docenti. “Uno degli elementi distintivi del nostro Dipartimento è proprio la composizione del corpo docente – sottolinea – Abbiamo molti professori giovani, con esperienze formative internazionali, che portano in aula entusiasmo, apertura e una didattica attenta al dialogo. Li abbiamo voluti coinvolgere soprattutto nei primi anni, per garantire ai nuovi iscritti un impatto positivo e coinvolgente con l’università”.
Accanto a loro operano docenti con una lunga esperienza accademica, che assicurano continuità e rigore scientifico, pur condividendo lo stesso approccio centrato sulla persona. “Competenza e disponibilità non sono in contraddizione. Al contrario, nel nostro Dipartimento si intrecciano ogni giorno, perché crediamo che la cura delle relazioni sia parte integrante della formazione”.
Altro punto di forza è il legame con il mondo della professione. Il Dipartimento si confronta regolarmente con il Comitato di Indirizzo e con numerosi stakeholder esterni, a partire dall’Ordine degli Psicologi, per calibrare l’offerta formativa sui reali bisogni del settore. “Riceviamo suggerimenti preziosi – continua la Direttrice – che ci aiutano a rendere il percorso sempre più aderente al futuro lavorativo degli studenti.
Quest’anno, ad esempio, abbiamo attivato un tirocinio professionalizzante sul Codice deontologico, in collaborazione con l’Ordine, per avvicinare i ragazzi alle implicazioni etiche e alla complessità della professione”.
A completare l’esperienza, laboratori, seminari, attività pratiche e momenti di confronto che arricchiscono il bagaglio di competenze dei futuri psicologi, permettendo loro di coniugare teoria e prassi.
Ma chi è lo studente giusto per questo percorso? “Non esiste un unico profilo ideale – risponde D’Olimpio – L’importante è la motivazione autentica. La curiosità, la passione, il desiderio di capire l’essere umano. Non conta il tempo impiegato né la media dei voti: l’università non si porta avanti per obbligo, ma per scelta”.
E a chi si prepara a iniziare, la prof.ssa D’Olimpio raccomanda con saggezza: “Sfruttate tutte le opportunità che troverete nel nostro Dipartimento: i tutor, i docenti, i gruppi di lavoro. Chiedete, dialogate, informatevi. Non abbiate paura di sbagliare. Vivete l’università con partecipazione e apertura. Se riuscirete a farvela piacere, sarà per voi un’esperienza non solo formativa, ma anche umanamente indimenticabile. E io spero davvero di potervi accompagnare lungo questo cammino”.
Giovanna Forino
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