Diritto Internazionale: il corso si apre con la proiezione di ‘No Other Land’

Masafer Yatta, regione della Cisgiordania: sullo schermo appaiono i ripetuti sgomberi forzati che i militari israeliani operano, dal 2019 al 2023, a danno delle popolazioni arabo-palestinesi che abitano quel luogo. I filmati sono di Basel Adra, il quale, sin da giovanissimo, decide di farsi portavoce delle violenze che affliggono il suo villaggio e assieme ad un collettivo israelo-palestinese, realizza un documentario, No Other Land, vincitore del premio Oscar 2025.

Con queste immagini, i professori Maria Chiara Vitucci e Andrea Saccucci, nel pomeriggio del 15 settembre, inaugurano, al Dipartimento di Giurisprudenza, il corso di Diritto Internazionale attraverso una lezione congiunta delle due cattedre. “Si dice che il cinema più che parlare di diritto mostri dove il diritto non c’è”, afferma la prof.ssa Vitucci. Oltre all’espulsione forzata, numerose sono le violazioni dei diritti presentate attraverso le riprese: limitazioni alla libertà di movimento, demolizione di mezzi di sussistenza, tra cui anche l’unica scuola di Masafer Yatta.

Tuttavia, accanto a ciò si dispiega l’attivismo e la resistenza non violenta dei palestinesi: mentre sono costretti a vivere nelle grotte, ricostruiscono di notte, fino al nuovo arrivo dei soldati israeliani e alle nuove demolizioni. Tra la polvere delle macerie, sotto gli occhi degli studenti spettatori, la pellicola mostra la quotidianità di queste persone che hanno ‘No Other Land’ dove vivere. Israele e Palestina: una contrapposizione che però si esplica in un’unica voce; Basel è infatti affiancato da Yuval Abraham, giornalista israeliano, che si oppone anch’egli all’occupazione militare e ai soprusi.

Se nel realizzare il documentario le differenze etniche tra i due si annullano, nella realtà la situazione è opposta: partendo dal fatto che il primo è relegato in un territorio, da cui per giunta lo si vuole estromettere, mentre il secondo ha piena libertà di movimento.

“Il cinema, ma anche l’arte in generale, è uno strumento che permette di farci vedere delle cose tramite una modalità che non passa attraverso il razionale. Durante il corso andremo a svolgere uno studio razionale, ma le due cose si possono e devono complementare”, conclude la prof.ssa Vitucci che con il prof. Saccucci fa parte del Gruppo di interesse ‘Cinema e Diritto Internazionale’ del SIDI (Società Italiana di Diritto Internazionale e Diritto dell’Unione Europea) il cui obiettivo è promuovere l’utilizzo dei film nell’attività didattica e di Terza missione.

Durante l’incontro sono state fornite agli studenti informazioni pratiche relative al corso che si concluderà il 2 dicembre. È “un diritto completamente diverso da quelli che avete già studiato, quindi durante le lezioni vi condurremo mano nella mano attraverso i fondamenti di questa materia”, afferma la prof.ssa Vitucci. Le due cattedre seguiranno lo stesso programma. Per gli studenti frequentanti (coloro che avranno seguito almeno l’80% delle ore del corso) ci sarà una prova scritta facoltativa (sarà costituita da una combinazione di domande a risposta multipla e aperta) che si terrà l’ultimo giorno di lezione.

“Questa prova funziona con il presupposto di aver seguito il corso in maniera assidua e svolto un lavoro di preparazione preventiva. È importante che studiate settimana per settimana, partecipando attivamente alle lezioni. Per facilitare questa preparazione, stileremo un calendario orientativo dei temi che saranno affrontati”, spiega il prof. Saccucci.

Gli studenti che avranno sostenuto la prova dovranno comunque registrarsi alle prime sessioni d’appello e presentarsi all’esame; in quella sede scegliere se accettare il voto della prova scritta, tentare di migliorare quel voto con un’unica domanda (con il rischio che il voto possa anche diminuire), rifiutare il voto della prova e sostenere l’esame orale ex novo. Il manuale consigliato è ‘Diritto internazionale, XII edizione con aggiornamenti’ di Benedetto Conforti e Massimo Iovane.

Il testo non è vincolante, ma bisogna comunicare il volume che si intende consultare per confrontare il modo in cui sono trattati determinati temi. Inoltre, è fortemente consigliato l’utilizzo di alcuni testi normativi in forma cartacea: “abbiamo indicato un Codice di Diritto Internazionale, che raccoglie in lingua italiana i principali atti internazionali di cui ci occuperemo”. “Consiglio sempre di acquistare il volume il prima possibile, così da leggere dal testo l’argomento prima della lezione e durante quest’ultima capire quali sono i punti fondamentali da conoscere”, conclude la prof.ssa Vitucci.
Angelica Cioffo
Scarica gratis il nuovo numero di Ateneapoli

Ateneapoli – n.15 – 2025 – Pagina 29

- Advertisement -




Articoli Correlati