Dipartimento di Giurisprudenza. Intervista al Direttore Picaro. Gli studenti sono “al centro delle nostre attenzioni”

Immaginatevi, per un momento, non all’inizio ma già alla fine dell’università: con la corona d’alloro in testa, a scattare le vostre foto di laurea in un palazzo dal fascino storico del 600’ e, al contempo, moderno grazie a recentissimi lavori di ristrutturazione che lo hanno reso accessibile e confortevole, affinché possa davvero essere un po’ una seconda casa.

Tra spazi accoglienti, nuove sale studio e una biblioteca tecnologicamente avanzata, sarà impossibile resistere al trattenersi in università anche dopo le lezioni, per dei pomeriggi di studio assieme ai vostri futuri colleghi (che poi, si sa, anche gli esami duri, se affrontati insieme, diventano più leggeri). Questo è Palazzo Melzi (altra sede moderna e funzionale è l’Aulario di via Perla) di Santa Maria Capua Vetere e questo è ciò che vi attende se sceglierete di iscrivervi alla Laurea Magistrale in Giurisprudenza (di durata quinquennale) o al Corso Triennale in Scienze dei Servizi Giuridici.

Quello che, però, vi porterete di più nel cuore dei vostri anni qui sarà “l’essere stati al centro delle nostre attenzioni”. È questa, secondo il Direttore del Dipartimento prof. Raffaele Picaro, la cifra identitaria di Giurisprudenza alla Vanvitelli: “una centralità effettiva, non semplicemente programmata per conformarsi alle disposizioni normative” affinché vi siano davvero la “valorizzazione dello studente come persona e l’attenzione alla sua crescita, che non è soltanto professionale, ma è lo sviluppo della sua personalità come cittadino”.

Tutto ciò si traduce in un ambiente accademico “che non vede il rapporto tra università e studente in maniera distaccata ma che, anzi, crede nel senso di comunità”, afferma il Direttore.

Proprio per questo, nel suo Dipartimento, “lo studente è parte attiva di ogni iniziativa” e, grazie al coinvolgimento in tutte le Commissioni dipartimentali, “partecipa ai processi decisionali e fa sentire la sua voce”, racconta. Alla dimensione collettiva si affianca, naturalmente, quella individuale. Ad ogni studente, infatti, fin dal primo giorno verrà assegnato un tutor: un punto di riferimento che vi aiuterà a valicare ogni dubbio e sarà a vostra disposizione fino al giorno della laurea.

E poi percorsi di tutorato specifici, per recuperare chi dovesse rimanere un po’ indietro, o aiuto alla preparazione dei singoli esami. Insomma “dovrete solo scrivere alla direzione e noi metteremo in campo tutti gli strumenti necessari”, conclude il prof. Picaro. Da poco rieletto alla guida del Dipartimento, afferma che uno degli obiettivi di questo mandato sarà consolidare questa centralità anche “favorendo la partecipazione alle attività accademica dei più giovani, affinché siano parte integrante della comunità accademica e possano appassionarsi al mondo della ricerca”.

E, va detto, i convegni e gli eventi organizzati dal Dipartimento sono davvero tanti, tutti con “un’attenzione alle novità che si verificano sia a livello nazionale che sul nostro territorio nello specifico”, spiega Picaro. Per farvene assaporare qualcuna tra quelle dello scorso anno accademico: simulazioni processuali presso il TAR della Campania, approfondimenti sulla storica sentenza della CEDU in merito alla Terra dei Fuochi, diritti di immagine nel mondo del calcio.

A questo punto, dovreste sentirvi abbastanza rassicurati ma, qualora voleste un consiglio, il prof. Picaro ve ne suggerisce uno che gli sarebbe piaciuto ricevere quando era anche lui una matricola: “non ritagliatevi semplicemente una postazione nella vostra cameretta, ma vivete l’università il più attivamente possibile e vivetene i suoi organi: candidatevi alle Commissioni, ai Consigli di Corso di Studi, al Consiglio di Dipartimento”.

Giurisprudenza
è a cura di Giulia Cioffi

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