“Grande sensibilità umana e forte dedizione”, le qualità dell’infermiere ideale

Il Corso di Laurea in Infermieristica dell’Università Vanvitelli ha una nuova Coordinatrice: è la prof.ssa Annalisa La Gatta. Eletta lo scorso 20 ottobre, succede alla prof.ssa Angela Nebbioso. Associato in Biochimica del Dipartimento di Medicina Sperimentale, la prof.ssa La Gatta contribuisce a questo Corso già dal 2014 in qualità di docente per il primo anno.

Si dice attenta alle problematiche dei nuovi studenti ai quali “occorre prestare attenzione, perché una giusta formazione di base è essenziale per questa figura professionale”, ha affermato. Tante le nuove proposte per l’incarico che si appresta a ricoprire: “il profilo dell’infermiere è sempre in continua evoluzione perché deve rispondere ad una società essa stessa in continua evoluzione; dunque, il potenziamento deve avvenire su due livelli, sia a carattere generale migliorando le competenze scientifiche di base, e sia a carattere personale, potenziando l’aspetto umano e la pratica etica, anche dal punto di vista psicologico”.

D’altronde l’infermiere ideale per essere un buon professionista è proprio chi “dispone di grande sensibilità umana e forte dedizione a questo lavoro che coinvolge proprio aspetti umani”, sottolinea la prof.ssa La Gatta.
Il Corso di Laurea, a numero programmato, si disloca in 9 sedi e su 3 province – Napoli, Caserta e Avellino – per un totale di 530 posti.

Nonostante i numerosi studenti sempre più interessati a questo ambito, “la figura dell’infermiere continua a non avere il giusto riconoscimento sia economico sia di responsabilità. L’infermiere è anche più vicino al paziente rispetto ad un medico, è una figura cardine in ambito sanitario, anche in termini di vicinanza psicologica”, e per questo la docente ribadisce ancora l’importanza di una formazione etica e personale, oltre che scientifica. Ha in programma: “abituare gli studenti già nell’osservare, analizzare e valutare le pratiche assistenziali con metodologie scientifiche”.

Lo studente di Infermieristica già durante gli studi ha la possibilità di rendersi conto dell’importanza del proprio lavoro, proprio perché il suo percorso si divide tra studi teorici e studi pratici attraverso tirocini seguiti da tutor specializzati, ed è per questo che “consiglio di affrontare questo percorso con tanta motivazione, e soprattutto ai primi anni suggerisco di sfruttare tutte le risorse a disposizione degli studenti. I docenti sono sempre attenti e disponibili”, ha concluso la prof.ssa La Gatta.
Annamaria Biancardi

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Ateneapoli – n.17 – 2025 – Pagina 28

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