Il semestre filtro, un motivo in più per scegliere il Corso in inglese

I volti tesi da primo giorno, che raccontano dell’ansia dell’ignoto in generale così come di non essere all’altezza di un Corso interamente in inglese, lasciano quasi subito spazio alla curiosità e alla voglia di iniziare – merito anche di docenti e rappresentanti degli studenti, che hanno saputo subito creare un clima disteso e accogliente.

“È un posto bellissimo, mi trasmette tanta tranquillità”, ha riferito Lucrezia Mandana, che viene dall’esperienza al semestre filtro, tutt’altro che esaltante: “è organizzato male, non mi sono trovata affatto bene”. La seconda scelta, proprio Medicina in inglese, che le garantisce “maggiore serenità, pur non essendo l’opzione principale, infatti ho un po’ di ansia dovuta alla lingua, che non parlo benissimo. Mi rincuora il fatto di aver frequentato una scuola francese: ho già fatto i conti con un idioma diverso dal mio”. Sulle peculiarità del Corso: “credo possa aiutarmi a trovare facilmente lavoro all’estero, in futuro”.

Ludovica De Rosa parla di “sogno che si realizza dopo averlo tanto aspettato e faticato per arrivarci”. Sulla lingua: “non è un problema, anzi. Parlo fluentemente inglese, è una mia passione. Questo elemento dà qualcosa in più al percorso, oltre al fatto che, essendoci molti meno iscritti rispetto a quello tradizionale, non è dispersivo”. Le aspettative sui prossimi mesi: “ero iscritta al semestre filtro, ho iniziato a studiare questa estate per gli esami, ma Medicine and Surgery è stata quasi sempre la prima scelta. Lo scorso anno non ho superato il test, stavolta invece sì.

Ed eccomi qui. Spero siano mesi intensi e belli”. Renato Spadaro ha raccontato di essere sempre stato interessato a entrambi i Corsi, ma che per comodità, avendo superato il test, ha “optato per quello in inglese, dato che la lingua non è mai stato un problema. Credo sia un modo per ampliare ulteriormente gli orizzonti”. Inoltre, “l’ambiente contenuto quanto al numero di studenti può sicuramente aiutarci a fare gruppo, creare un rapporto con i docenti, partecipare ad attività pratiche con più facilità”. Le sensazioni sono positive, dunque: “spero sia un semestre tranquillo e mi auguro di trovarmi bene”.

Sul test: “il semestre filtro è stato un motivo in più per scegliere Medicina in inglese”. Al termine del Welcome day, hanno raccontato le proprie prime sensazioni Amalia Cirillo e Camilla Morrone. La prima ha detto: “sono molto emozionata e anche impaurita a causa della lingua. Tuttavia devo dire che ora mi sento molto più serena, ho capito tutto ciò che è stato detto, nonostante io non me la cavi benissimo con l’inglese; in più, ho sentito molto vicini studenti e professori”. Anche Amalia ha frequentato il semestre filtro: “è stata una brutta esperienza, ci si sente un po’ abbandonati.

Anche se i professori sono stati impeccabili, hanno cercato di mettersi a disposizione in ogni modo. Ad ogni modo, mi ha risollevato tantissimo aver superato il test per Medicine and Surgery”. La collega, studentessa fuorisede originaria di Cosenza, ha aggiunto: “anche io mi sento molto più tranquilla dopo aver ascoltato la presentazione. Sono tutti molto carini e gentili”.

Camilla ha frequentato un liceo scientifico internazionale, quindi “la scelta è stata per continuare a seguire questa strada”, ma anche perché, come la collega, “non ho vissuto bene il semestre filtro, è stato organizzato in poco tempo e si è visto. Si parla di un semestre, ma in realtà è tutto concentrato in molto meno tempo”.

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Ateneapoli – n.18 – 2025 – Pagina 40

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