“Laurearsi giovani è un investimento che rende”

L’Aula Magna Di Blasio del Polo Scientifico di Caserta si riempie di entusiasmo, sorrisi e curiosità: è il ‘Welcome Day… oltre l’inizio!’, la giornata, quella del 6 ottobre, che segna ufficialmente l’avvio del percorso universitario per le nuove matricole dei Corsi di Studio dei Dipartimenti di Scienze e Tecnologie Ambientali Biologiche e Farmaceutiche (DiSTABiF) e di Matematica e Fisica. Un momento simbolico ma denso di significato: non solo un semplice benvenuto, ma l’invito a riconoscersi in una comunità accademica fatta di dialogo, crescita e consapevolezza.

“L’università – è stato ricordato – non è soltanto un luogo di formazione, ma una comunità in cui crescere insieme”. Parole che hanno fatto da filo conduttore ai saluti istituzionali e alla Lectio Magistralis del prof. Paolo Vincenzo Pedone, docente al Distabif, Presidente del Consiglio Universitario Nazionale (CUN).

Ad aprire i lavori è intervenuta la prof.ssa Severina Pacifico, che ha introdotto la prof.ssa Angela Chambery, Direttrice del DiSTABiF, e il prof. Livio Gianfrani (intervenuto in rappresentanza del Dipartimento di Matematica e Fisica). Entrambi hanno invitato le nuove studentesse e i nuovi studenti a vivere con spirito critico e partecipazione il proprio percorso accademico.

“L’università – ha affermato la prof.ssa Chambery – è un luogo da abitare in modo attivo, dinamico e critico. Oltre alle conoscenze, ciò che i docenti devono trasmettere è la capacità di pensiero, perché è quella che vi accompagnerà nelle sfide della vita, dentro e fuori l’aula”.

Nel suo intervento il prof. Gianfrani ha sottolineato il valore di un Ateneo a misura di studente: “Alla Vanvitelli c’è un contatto quotidiano con i docenti, un’interazione continua finalizzata a supportarvi. Siamo al vostro servizio, per aiutarvi a crescere culturalmente e come pensatori autonomi e critici”.

Nella sua Lectio Magistralis, il prof. Paolo Pedone ha offerto una riflessione ampia e appassionata sul significato dell’università oggi: “Il futuro è nelle vostre mani – ha esordito – La scelta che avete compiuto è importante non solo per voi, ma per il Paese”. Pedone ha poi ricordato l’evoluzione del sistema universitario europeo verso il modello 3+2, nato per garantire un più alto numero di laureati e un accesso più rapido al mondo del lavoro. Ha invitato le matricole a considerare la Laurea Triennale come un traguardo completo e qualificante.

Poi ha sottolineato l’importanza di laurearsi in corso: “Il tempo è un fattore determinante nella vostra vita futura. Laurearsi giovani è un investimento che rende”.

Ampio spazio è stato dedicato al tema dell’intelligenza artificiale e alle trasformazioni del mercato del lavoro, che “richiede sempre più competenze avanzate e capacità di problem solving, pensiero critico e creatività”. L’università, continua Pedone, è il luogo dove “imparare a usare in modo consapevole le nuove tecnologie, a crescere come cittadini e professionisti.

‘Usate’ i vostri professori, fate domande, mettetevi in gioco: siamo qui per accompagnarvi”. Con uno sguardo al contesto globale, il docente ha ricordato la “guerra dei talenti” che oggi coinvolge le nazioni più sviluppate: “La vera forza del futuro sarà di chi saprà valorizzare il proprio capitale umano.

La Cina, ad esempio, ha ormai il secondo esercito mondiale di scienziati e ingegneri: questo ci mostra quanto la conoscenza sia il vero motore del progresso”. Pedone ha concluso citando Steve Jobs e Roger Federer con un messaggio di incoraggiamento: “Amate ciò che studiate, metteteci impegno, non scoraggiatevi se qualcosa va storto. L’università è anche un laboratorio di vita. E ricordate: la cultura tecnico-scientifica che porterete con voi è la chiave per costruire il mondo di domani”.

A chiudere la mattinata è intervenuto il prof. Mauro Iacono, del Dipartimento di Matematica e Fisica, che ha sottolineato nuovamente il valore della formazione critica come fulcro del percorso universitario.

Il ‘Welcome Day’ si chiude in un clima di entusiasmo e partecipazione. Le nuove matricole lasciano l’Aula Magna con la consapevolezza di entrare a far parte di una comunità viva, pronta a sostenerle nel loro percorso. Un messaggio risuona sopra gli altri, come filo conduttore dell’intera mattinata: l’università non è solo un inizio, ma un’esperienza che forma il pensiero, la persona e il futuro.
Elisabetta Del Prete


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Ateneapoli – n.16 – 2025 – Pagina 28

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