Tre esami per aspirare ad occupare i 740 posti di Medicina e i 55 di Odontoiatria messi adisposizione dall’Ateneo

Due giornate di orientamento, il 1° e 2 settembre, hanno inaugurato il nuovo semestre filtro dell’Università Vanvitelli presso l’Aulario di via Vivaldi a Caserta. Una novità assoluta nel panorama accademico nazionale, che riguarda i Corsi di Laurea Magistrale a ciclo unico in Medicina e Chirurgia e in Odontoiatria e Protesi dentaria. Il nuovo quadro normativo prevede infatti un semestre comune, con esami nazionali, per selezionare chi potrà proseguire negli studi. Il semestre, che terminerà il 6 novembre, si articola in tre insegnamenti fondamentali: Biologia, Fisica e Chimica/Propedeutica biochimica.

“Diventare medici significa intraprendere una missione. Ogni sacrificio sarà un mattone del vostro futuro: non perdete mai di vista l’aspetto umano della professione, perché il mondo ha bisogno non solo di medici preparati, ma di medici che restino umani”, ha esordito, richiamando l’attenzione sul senso profondo della scelta, il prof. Ludovico Docimo, Presidente della Scuola di Medicina.

A seguire gli interventi dei Presidenti di Corso di Laurea. Il prof. Marcellino Monda (Medicina, sede di Napoli) ha invitato gli studenti ad affrontare con serenità e fermezza la sfida del semestre: “la curiosità di capire e la consapevolezza degli obiettivi saranno le armi migliori per superare lo scoglio del test”. Il prof. Salvatore Cappabianca (Medicina, sede di Caserta) ha sottolineato il ruolo delle strutture sanitarie territoriali che ospiteranno i futuri studenti e ribadito: “il paziente non è la malattia, ma un essere umano nella sua interezza”. Alla nuova sede di Castel Volturno ha fatto riferimento il prof. Giovanni Iolascon: al Pineta Grande Hospital “la tecnologia si sposa con la didattica, offrendo agli studenti una formazione d’avanguardia e un approccio bio-psico-sociale al malato”.

Infine, il prof. Felice Femiano, Presidente del Corso di Laurea in Odontoiatria e protesi dentaria, ha ricordato la centralità della prevenzione: “L’odontoiatra non cura soltanto i denti: spesso è il primo a riconoscere i segni di malattie sistemiche. Studiate con impegno: la differenza la farà la preparazione individuale”.

Lezioni on-line e frequenza obbligatoria (al 75%)

Sul piano organizzativo è intervenuto il delegato del Rettore all’orientamento prof. Roberto Marcone il quale ha illustrato i servizi di supporto messi a disposizione degli studenti: dal tutorato fino allo sportello di supporto psicologico: “La Vanvitelli è un Ateneo vicino ai propri studenti e questo semestre è pensato per accompagnarvi passo dopo passo”. Il prof. Vincenzo Nigro, delegato del Rettore alla didattica, ha chiarito le modalità tecniche del semestre: “Le lezioni sono online, con frequenza obbligatoria (almeno il 75%, a differenza di altre università che hanno optato per il 100% della presenza) rilevata tramite app. Ogni docente inserirà un codice durante la lezione, che dovrà essere registrato dallo studente.

Si è optato per questa modalità interamente online – continua Nigro – non solo per motivi di spazio ma anche perché diverse statistiche hanno dimostrato che, rispetto alla modalità mista, l’apprendimento risulta più efficace. Ovviamente non ci sarà nessuna geolocalizzazione, solo la certezza di una partecipazione attiva. Per garantire stabilità e qualità della connessione, i docenti si collegheranno dal polo tecnico CIRCE (Center for Isotopic Research for Cultural and Enviromental heritage) di San Nicola La Strada. Inoltre, le piattaforme Moodle e Teams garantiranno materiali ed esercitazioni”.

“Come ben sapete – continua il prof. Nigro – sono stati fissati due appelli per svolgere le prove nazionali: il 20 novembre e il 10 dicembre, una seconda opportunità per gli studenti in caso di insuccesso al primo tentativo. Ogni esame comprenderà 31 domande (15 a risposta multipla e 16 a completamento). Avrete 45 minuti per completare ciascuna prova e per il voto finale sarà dato dalla somma del punteggio che avrete raggiunto per ogni domanda. Saranno attribuiti: 1 punto per ogni risposta esatta, 0 per ogni risposta omessa, – 0,10 per ogni risposta errata (rispetto al – 0,25 degli anni scorsi). Per entrare nella graduatoria nazionale, è necessario ottenere almeno 18/30 in ciascun esame (ma chi otterrà 17,5 verrà approssimato per eccesso)”.

Sono previste anche misure specifiche, quali tempi più lunghi e aule a parte per studenti con disabilità o DSA, così da garantire a tutti le stesse possibilità. Pur non essendo un mega-Ateneo, sottolinea il prof. Nigro, la Vanvitelli “investe proporzionalmente più posti rispetto alla propria dimensione: un segnale forte del fabbisogno crescente di medici: 740 posti per Medicina, 110 per Medicina in inglese (per il quale vige ancora il test di ammissione) e 55 per Odontoiatria”.

I tre pilastri

Il semestre filtro è costruito su tre pilastri formativi. L’insegnamento della Biologia è coordinato dai docenti Gilda Cobellis, Rosanna Chianese e Massimo Venditti che accompagneranno gli studenti attraverso sette unità didattiche che vanno dalle basi chimico-molecolari alla genetica, fino alla biologia cellulare. Si affronteranno, inoltre, i meccanismi che regolano la proliferazione e la morte cellulare, temi cruciali per comprendere la fisiologia e le patologie umane.

La Fisica è affidata ai professori Maria Lepore, Carmine Lubritto, Lorenzo Manti, Marianna Portaccio e Carlo Sabbarese che guideranno gli studenti nell’esplorazione dei fenomeni naturali alla base delle scienze biomediche. Dalla meccanica dei corpi al comportamento dei fluidi, dalle onde sonore e ultrasoniche alla termodinamica, fino all’elettromagnetismo e alle radiazioni. “L’obiettivo – spiega la prof.ssa Lepore – è fornire strumenti quantitativi per interpretare processi fisiologici e tecniche diagnostiche, dall’ecografia alla radiologia”.

Infine, Chimica e Propedeutica biochimica: i professori Paola Stiuso, Nunzia D’Onofrio e Maria Luisa Balestrieri introdurranno gli studenti ai principi che regolano la materia e le sue trasformazioni – stati, legami, soluzioni ed equilibri chimici. Particolare attenzione sarà dedicata alle macromolecole biologiche, come le proteine, la cui struttura e funzione sono fondamentali per comprendere i processi vitali e le basi della biochimica clinica. I docenti hanno ricordato: “non sarà possibile tornare indietro sugli argomenti: ogni unità, stabilita dal Ministero, ha tempi didattici rigidi”.

Gli studenti

Serpeggiano dubbi ed emozione tra gli aspiranti studenti presenti. Se, da un lato, molti riconoscono che il semestre filtro può essere un’occasione – “forse aiuta a capire se davvero la medicina è la propria passione”, osserva uno studente, facendo eco a un sentimento diffuso – dall’altro, però, non mancano i dubbi – “alla fine la selezione avverrà comunque, come è sempre stato. Prima o poi qualcuno andrà via: succede naturalmente”. Alla domanda se cambierebbero qualcosa del nuovo sistema, la risposta è stata quasi corale: “Un po’ tutto, a dire il vero. C’è molta confusione, non sappiamo bene come organizzarci e a volte sembra che neanche i professori abbiano certezze”. Eppure, lo spirito resta positivo. Tra timore ed entusiasmo, prevale la motivazione: “Siamo emozionati, appassionati, anche un po’ spaventati, ma convinti che alla fine valga una sola regola: se studi, passi”.

Per il semestre filtro la Vanvitelli ha messo in campo docenti, infrastrutture e servizi per accompagnare i futuri professionisti della salute nei loro primi passi. Ma, ovviamente, agli studenti spetta la parte più impegnativa: affrontare tre mesi intensi e costruire, giorno dopo giorno, le fondamenta del proprio percorso. Come ha ricordato il prof. Docimo in apertura: “L’impossibile non esiste: è soltanto una sfida che non abbiamo ancora affrontato”.
Elisabetta Del Prete
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Ateneapoli – n. 13-14 – 2025 – Pagina 30-31

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