Le telecamere di ‘PresaDiretta’, il programma televisivo di approfondimento giornalistico di Riccardo Iacona, in onda su Rai 3, sono state ospitate il 9 settembre dal Laboratorio di Chimica Ambientale del Distabif (Dipartimento di Scienze e Tecnologie Ambientali Biologiche e Farmaceutiche). Non sono le prime telecamere ad entrare nel Laboratorio diretto dal prof. Pasquale Iovino. Risale a qualche mese fa, infatti, la visita della troupe di ‘Noos’, condotto da Alberto Angela, che ha reso il Dipartimento, e l’Ateneo, protagonista di una notevole azione di divulgazione scientifica.
Il focus del servizio che andrà in onda domenica 28 settembre è stato tutto incentrato su uno studio che mostra prove di associazione tra la presenza di micro e nanoplastiche e patologie cardiovascolari, già pubblicato sulla prestigiosa rivista New England Journal of Medicine.
“Studio che nasce alla Vanvitelli”, afferma il prof. Iovino, che ha partecipato alle riprese insieme ai suoi colleghi, i professori Raffaele Marfella e Giuseppe Paolisso del Dipartimento di Scienze Mediche e Chirurgiche Avanzate, i quali hanno illustrato gli aspetti clinici del progetto. “L’innovazione di questo lavoro sta proprio nel mettere in relazione una problematica ambientale con le implicazioni e i rischi per la salute pubblica”.
Difatti, dopo aver ingaggiato 257 pazienti, sottoposti ad un intervento di rimozione delle placche aterosclerotiche, “queste sono state consegnate al Laboratorio di chimica ambientale del Distabif e in circa il 60% delle placche analizzate abbiamo riscontrato la presenza di polietilene (PE) e rilevato polivinilcloruro (PVC) nel 12%, costituenti dei composti plastici di più largo consumo”, racconta Iovino.
I risultati ottenuti hanno permesso la nascita del Centro di Ricerca universitario “Inquinamento Ambientale e Malattie Cardiovascolari”, fiore all’occhiello dell’Ateneo, dove le ricerche continuano anche attraverso un “nuovo arrivo nel nostro laboratorio, uno strumento che lavora con l’accoppiamento di un raggio laser a uno infrarosso; strumento che, non solo ci consente di vedere e conoscere la tipologia di micro e nanoplastiche, ma anche di saperne con precisione il loro numero e dimensioni”.
La presenza della troupe rappresenta “una vetrina d’eccezione e costituisce un’importante opportunità per far conoscere e diffondere al grande pubblico i risultati delle ricerche del DISTABIF, rafforzando il ruolo dell’Ateneo Vanvitelli come punto di riferimento nella ricerca internazionale”, commenta la prof.ssa Angela Chambery, Direttrice del Dipartimento.
Angelica Cioffo
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Ateneapoli – n. 13-14 – 2025 – Pagina 33