‘Sagunto theatrum mundi. Contemporary heritage’, il titolo del Bip (Blended Intensive Programme) coordinato dal Dipartimento di Architettura e Disegno Industriale della Vanvitelli, in collaborazione con l’Università Politècnica de València, l’Università di Bologna Alma Mater Studiorum e la Technische Universität Wien.
Ora è stato licenziato il bando che consente di promuovere e finanziare, con i fondi assegnati dall’Agenzia Nazionale Erasmus Indire, le mobilità di studenti e docenti nell’ambito del Bip di cui è responsabile la prof.ssa Francesca Castanò, che come tutti gli altri programmi prevede un periodo di full immersion di breve durata caratterizzato da un’attività svolta in presenza (della durata da 5/10 giorni) e un’altra online.
Le selezioni avvengono per merito, colloquio motivazionale ed eventuale certificazione linguistica, per l’assegnazione di 9 borse di mobilità rivolte agli studenti iscritti al Corso di Laurea in Architettura a ciclo unico, Dottorato in Architettura e Beni Culturali e Dottorato in Design per il Made in Italy. Tre borse sono disponibili (assegnazione sulla base dei titoli) per docenti di prima e seconda fascia di alcuni settori scientifico-disciplinari.
Il Bip si svolgerà in primavera; prevede 8-10 ore di studio virtuale e il soggiorno dal 22 aprile al 1° maggio (con 80 ore di attività) presso l’Università Politècnica de València. Per i partecipanti 4 crediti formativi.
La descrizione del progetto: “Sagunto Theatrum Mundi Contemporary Heritage nasce da una riflessione critica sul restauro e il recupero del Teatro Romano di Sagunto, realizzati tra il 1990 e il 1993 su progetto di Giorgio Grassi, Manuel Portaceli, Jean-Luis Dujardin e Lukas Meyer.
Questo controverso intervento, che ha suscitato un intenso dibattito nella comunità architettonica e accademica internazionale e che è stato oggetto di una lunga battaglia legale, è oggi riconosciuto come un paradigma significativo della cultura architettonica europea contemporanea.
Il progetto offre una piattaforma per esplorare la rilevanza del patrimonio antico nel presente, affrontando temi chiave come la conservazione e la valorizzazione, l’interazione tra spazio scenico e spazio architettonico e la dinamica tra pieno e vuoto.
Il suo obiettivo è formare studenti e dottorandi in un contesto internazionale e transdisciplinare, migliorando la loro capacità di raccogliere e analizzare dati teorici e progettuali, sviluppare strategie collaborative e partecipative e comunicare efficacemente i propri risultati attraverso diverse forme di espressione, tra cui schizzi, disegni, modelli, testi scritti e presentazioni orali”.
Il termine per le candidature è fissato al 9 novembre.
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Ateneapoli – n.17 – 2025 – Pagina 29







