Due Scuole Interdipartimentali e otto Dipartimenti, nuovi Corsi (tra cui Medicina), aggiornamento dei curricula, revisione degli ordinamenti: l’Università Parthenope va nella direzione della multidisciplinarità, dell’apertura internazionale e dell’innovazione. “Conserviamo l’identità della ‘gente di mare’: apertura, curiosità, desiderio di scoperta”

Sedi Università Parthenope

Blu come il mare che ne ispira la visione, vivace come la città che la ospita, l’Università Parthenope è molto più di un luogo di apprendimento: è un centro pulsante di idee, competenze e progettualità. Nata nel 1919 come Regio Istituto Superiore Navale, oggi sotto la guida del Rettore Antonio Garofalo, ha imboccato una direzione strategica fondata su multidisciplinarità, apertura internazionale e innovazione.

“Tra le nostre missioni principali rientrano la promozione, l’applicazione e la valorizzazione della conoscenza, al servizio dello sviluppo sociale, culturale ed economico della collettività”, afferma il Rettore.

Due Scuole Interdipartimentali e otto Dipartimenti – che comprendono le discipline economiche e giuridiche, l’ingegneria, le scienze biologiche e ambientali, l’informatica, le scienze nautiche e oceanografiche, oltre agli ambiti motorio e medico-sanitario – circa 15mila iscritti e una rete di sedi distribuite tra centro città e periferia: la Parthenope si racconta anche attraverso la varietà dei suoi spazi.

Palazzo Pacanowski, sito a Monte di Dio, ospita l’area economico-giuridica; il Centro Direzionale accoglie i Dipartimenti di Ingegneria e di Scienze e Tecnologie; Via Medina è il riferimento per l’area medica, motoria e del benessere; in via Acton si trova il Rettorato; Villa Doria d’Angri è invece spazio dedicato a eventi di respiro internazionale, mentre le sedi di Nola e Caivano – quest’ultima recentemente inaugurata con l’attivazione di un nuovo Corso in Scienze Motorie – testimoniano l’impegno dell’Ateneo nella crescita e valorizzazione del territorio.

L’offerta accademica è ampia e in costante aggiornamento: 20 Corsi Triennali, 17 Magistrali, 3 Magistrali a ciclo unico, Master – tra i quali spicca quello in ‘Entrepreneurship and Innovation Management’ in collaborazione con la MIT Sloan di Boston – dottorati di ricerca e scuole di specializzazione. Una proposta formativa dinamica, sostenuta da una governance attenta ai cambiamenti e pronta a raccogliere nuove sfide. “Abbiamo avviato un piano di rinnovamento articolato – racconta il prof. Enrico Marchetti, Prorettore alla Didattica – che da tre anni coinvolge l’intero Ateneo: nuovi Corsi, aggiornamento dei curricula, revisione degli ordinamenti, spinta verso l’internazionalizzazione e digitalizzazione”.

Tra le novità più rilevanti per il 2025/26 c’è l’istituzione del Corso di Laurea Magistrale a ciclo unico in Medicina e Chirurgia, incardinato nel Dipartimento di Scienze Mediche, Motorie e del Benessere. “È un percorso della durata di sei anni, 360 crediti formativi complessivi, di cui 60 di tirocinio abilitante, 15 dei quali valutativi da svolgere presso strutture sanitarie convenzionate”, spiega Marchetti. Il progetto è stato possibile grazie a un finanziamento regionale di oltre 30 milioni di euro e all’assunzione di 21 nuove unità di personale tra docenti e ricercatori. “È il compimento di un disegno avviato con la nascita del Dipartimento, consolidatosi nel 2023 con l’attivazione di Infermieristica”.

L’approccio didattico coniuga rigore scientifico e formazione umana. “Abbiamo dato spazio alle Medical Humanities – aggiunge il Prorettore – per formare medici competenti anche sul piano relazionale, comunicativo e organizzativo”. Le lezioni si terranno negli spazi attrezzati all’interno del Monaldi, Cotugno e CTO, con 16 aule e oltre 600 posti complessivi. “Le valutazioni ANVUR hanno certificato la piena idoneità delle strutture. Il primo anno è già disponibile sulla piattaforma. Ora attendiamo l’interesse degli studenti”.

Sul fronte internazionale, un altro annuncio significativo: parte la Triennale in Sustainable Blue Economy, interamente in inglese, nata nell’ambito della European University Alliance SEA-EU. “È un programma congiunto che integra economia del mare, ecologia e sostenibilità delle risorse marine”, spiega Marchetti. Il Corso, coordinato dall’Università di Cadice, coinvolge anche Danzica e Parthenope: i primi due anni si svolgeranno a Napoli, il terzo obbligatoriamente all’estero, in uno dei sei curricula proposti dai partner.

“Ogni insegnamento sarà tenuto da almeno due docenti di Paesi diversi. È un’esperienza autenticamente europea”.
Parallelamente, l’Ateneo ha aggiornato 17 Corsi di Studio per allinearli alle nuove classi ministeriali. In alcuni casi si è trattato di interventi puntuali, in altri di riformulazioni più profonde.

È il caso della Triennale L-16, ora Organizzazione e Gestione delle Risorse Umane (OGRU), che alleggerisce il peso delle discipline statistiche e informatiche per rafforzare i settori dell’economia, organizzazione aziendale e politiche del lavoro. “Una scelta mirata a migliorare la coerenza interna e aumentare l’occupabilità dei laureati”.

Importanti novità riguardano anche i percorsi Magistrali. L’interclasse in collaborazione con l’Università di Salerno, si rinnova come Coordinamento dei servizi educativi e tecnologie per l’inclusione, nell’ambito del progetto nazionale EDUNEXT legato al PNRR. “Diventerà il nostro polo strategico per l’education digitale – sottolinea Marchetti – con una visione centrata su innovazione e inclusione”.

Si aggiungono inoltre due nuovi curricula per percorsi triennali già consolidati: uno in Scienze Biologiche, incentrato su ecologia e sostenibilità, pensato come ponte verso la Magistrale in Biologia per la Sostenibilità; l’altro, Digital Tourism Management, interamente in inglese, all’interno del Corso in Management delle Imprese Turistiche. “È un segnale concreto di apertura al digitale e ai mercati internazionali”.

Completano il quadro numerosi interventi trasversali: dall’erogazione delle micro-credenziali digitali (open badge per competenze linguistiche e informatiche), al rafforzamento dei percorsi abilitanti da 30 e 60 crediti e del TFA, fino alla progressiva espansione della didattica online. “Attualmente, nove corsi prevedono almeno il 30% delle attività in digitale. Un passo deciso verso una maggiore flessibilità”.

Una crescita continua, radicata in oltre un secolo di storia e proiettata verso il futuro. “Il mio augurio – conclude il Prorettore alla Didattica – è che sempre più ragazze e ragazzi scelgano di entrare a far parte della nostra comunità, animata da uno spirito profondo. Abbiamo conservato l’identità della ‘gente di mare’: apertura, curiosità, desiderio di scoperta. Il mare, per noi, è orizzonte, viaggio, possibilità”.

Anche le sedi, aggiunge, “fisicamente complesse ma affascinanti, esprimono l’energia viva e accogliente che i nostri studenti respirano ogni giorno”. Un’università che cresce con loro, pronta a scrivere nuove pagine di storia. “Li aspettiamo con entusiasmo: saranno loro, con la loro energia, a dare forma al nostro domani”.

L’Università Parthenope
è a cura di Giovanna Forino

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