Economia e Management del mare: “un percorso identitario, con un tasso di occupazione del 100%”

Nuova regia per il Corso di Laurea Magistrale in Economia e Management del Mare. Il neo-Coordinatore eletto, prof. Marcello Risitano, docente di Economia e Gestione delle Imprese, porta con sé una visione molto chiara: più dialogo con le imprese, più sinergie sul territorio, più centralità per gli studenti.

“Il passaggio di consegne con la prof.ssa Stefania Corsaro – alla quale rivolgo un sincero ringraziamento, così come alla Direttrice del Dipartimento (Studi Aziendali e Quantitativi, ndr.), prof.ssa Francesca Perla, per il lavoro svolto e il sostegno al Corso – non è una rottura, ma un passaggio di testimone nel solco della continuità, per rendere ancora più solido il valore e il posizionamento del Corso di Laurea che ha basi fortissime.

Ora vogliamo spingerci oltre, rafforzando un ecosistema del mare che unisce didattica, ricerca e mondo produttivo”.
L’approccio di Risitano parte dalla struttura che conosce bene: per anni si è occupato di Placement e relazioni con le aziende del comparto marittimo. La linea è netta: “Vogliamo una Magistrale sempre più integrata con il settore. La Blue Economy corre veloce e il nostro compito è far correre altrettanto i nostri studenti, accompagnandoli con percorsi personalizzati e con opportunità concrete di incontro con le imprese”.

I numeri gli danno forza. Ogni coorte conta mediamente 20-25 studenti, “una dimensione che ci permette di seguire da vicino ognuno di loro”. E i dati Almalaurea fotografano un quadro che pochi corsi possono vantare: 100% di occupati entro un anno e 100% di soddisfazione dei laureati. Un risultato che affonda le radici nella storia stessa dell’Ateneo. “La Parthenope – ricorda il docente – nasce più di un secolo fa come Istituto del Regio Navale. L’identità marittima è parte del nostro DNA”.

Negli ultimi quindici anni, il Dipartimento ha rafforzato questa vocazione con progetti di ricerca e terza missione dedicati all’economia portuale sviluppati nell’ambito del Laboratorio MAR.TE. Sea-Land Logistics, lavorando con realtà come il Gruppo Grimaldi, Leonardo-Vitrociset e diverse autorità portuali italiane ed estere, come con gli organizzatori dell’America’s Cup World Series (collaborazione che si mira di replicare per l’America’s Cup 2027).

Dal 2017 il Corso ha consolidato una posizione unica nel panorama accademico: nel Sud Italia non esistono percorsi analoghi, mentre a livello nazionale solo Genova – e in parte Trieste – presentano offerte comparabili. “Restiamo uno dei pochissimi Atenei con una formazione specifica sull’economia del mare”, sottolinea Risitano.

L’obiettivo del docente è far crescere ulteriormente il legame tra università, imprese e territorio: “Il mare è un meta-settore. Non riguarda solo porti e trasporti, ma turismo costiero, crociere, energia blu, gestione dei terminal. Noi formiamo manager capaci di muoversi con competenze trasversali in questo ecosistema. E far dialogare tutti gli attori è la strada che vogliamo seguire con ancora più determinazione”.

Il rapporto con le aziende resta infatti un pilastro: stage in realtà come Grimaldi, Alilauro, compagnie assicurative, società logistiche e terminal fanno da ponte diretto verso l’ingresso nel mondo del lavoro. “Molte assunzioni nascono proprio da qui”, spiega il Coordinatore. Tra i prossimi traguardi, la presenza alla Naples Shipping Week 2026, l’appuntamento di riferimento per il cluster marittimo italiano: il Corso parteciperà sia con attività di ricerca sia con iniziative rivolte agli studenti.

Risitano guarda anche oltre i confini regionali: “Vorremmo accogliere sempre più studenti dal Centro e dal Sud Italia, territori che non hanno ancora percorsi così strutturati. La Campania e la Sicilia, in particolare, ospitano filiere importantissime dell’economia del mare”.

Infine, un messaggio a chi sta scegliendo la Magistrale: “Studiare qui significa entrare in un percorso identitario, con un tasso di occupazione del 100%. Se c’è passione per il mare e voglia di mettersi in gioco, questo Corso non è un salto nel vuoto: è un approdo solido, riconosciuto e pieno di futuro”.
Giovanna Forino

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Ateneapoli – n.18 – 2025 – Pagina 44

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