Esercitazioni in aula, a fine corso, per gli studenti di Biologia Animale

È necessario vedere e toccare con mano perché la Biologia, è risaputo, la si impara mettendola in pratica. E cosa c’è di meglio, in un semestre un po’ sfortunato, che concludere le lezioni con tanto di esercitazioni in presenza? Ne è assolutamente convinto il prof. Roberto Sandulli, docente di Zoologia, titolare dell’insegnamento di Biologia Animale, al primo anno del Corso Triennale di Scienze Biologiche di cui, oltretutto, è Coordinatore. “Al termine delle mie lezioni normalmente coinvolgo gli studenti in attività pratiche, talvolta sul campo, o in laboratorio dove li guido all’uso di microscopi o altri strumenti – premette – Con la classe di Biologia Animale era prevista anche una visita al Museo di Zoologia del Centro Museale di Napoli dove ci sono molti reperti di grande interesse per gli studenti”. Durante questo semestre, tuttavia, “come del resto lo scorso anno, non è stato possibile organizzare queste attività. Siamo stati felici, però, del rientro in aula, seppure sul finire del corso, per svolgere qualche esercitazione”. Contingentati in piccoli gruppi da 20-25, e assistiti dalle dott.sse Gina Donnarumma e Federica Ferrigno, “gli studenti hanno potuto osservare del materiale che ho portato in aula, per lo più campioni di animali raccolti durante le nostre campagne di campionamento da cui arrivano anche esemplari interessanti dal punto di vista didattico, da presentare a lezione”. Questo materiale “è stato l’occasione per ripercorrere gli argomenti studiati nel corso del semestre e condividere delle riflessioni. Ho mostrato ai ragazzi gli organismi di cui abbiamo tanto parlato, soprattutto invertebrati, spugne, anellidi, artropodi, fino ad arrivare ai mammiferi più evoluti e quindi al cranio di uno scimpanzé”. Per uno studente “soprattutto se al primo anno, a maggior ragione in un Corso di Biologia, queste attività pratiche sono fondamentali per assimilare correttamente i contenuti. Mi piace che le mie lezioni siano interattive e cerco sempre di stimolare delle domande. Ma questo, chiaramente, diventa difficile in didattica a distanza”. La situazione emergenziale, purtroppo, “non ha consentito nemmeno lo svolgimento di esercitazioni in laboratorio, non essendo stato possibile far condividere il microscopio agli studenti. I laboratori, comunque, sono e sono sempre stati accessibili – eccezion fatta per i periodi di lockdown totale – per i nostri tirocinanti, impegnati nella preparazione della tesi. Generalmente è possibile svolgere i tirocini anche all’esterno dell’Università ma in questo momento, in cui laboratori ed enti privati accolgono con difficoltà, stiamo cercando di venire incontro agli studenti”. Il prof. Sandulli coordina anche il nuovo Corso di Laurea Magistrale in Biologia per la Sostenibilità, attivato quest’anno, “imperniato sull’uso sostenibile delle risorse che, ci auguriamo, formerà il biologo del domani. Partire con un nuovo Corso in un periodo come questo non è semplice”. Al momento “abbiamo una quindicina di iscritti che hanno appena terminato le lezioni. Speriamo, a settembre, di poter ripartire a pieno regime”.
 
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