Dipartimento di Studi Aziendali e Quantitativi. “Il futuro non si improvvisa, si costruisce con metodo, visione e competenze trasversali“

Un’offerta che integra competenze specialistiche, attenzione all’innovazione e forti legami con il mondo del lavoro, anche internazionale. È questa la direzione intrapresa dal Dipartimento di Studi Aziendali e Quantitativi (Disaq), premiato dal Ministero con il riconoscimento di Eccellenza per il quinquennio 2023-2027.

A guidarlo è la prof.ssa Francesca Perla, ordinaria di Metodi Matematici dell’Economia e delle Scienze Attuariali e Finanziarie, che sintetizza così l’approccio del Dipartimento: “Il futuro non si improvvisa, si costruisce con metodo, visione e competenze trasversali”.

Un’impostazione che trova riscontro anche nei numeri: “Negli ultimi tre anni abbiamo registrato un incremento del 15% degli iscritti, in controtendenza rispetto al quadro nazionale, segnato dal calo demografico e dall’aumento delle immatricolazioni nelle università telematiche”. In netta crescita anche la componente internazionale: “Gli studenti stranieri sono aumentati del 182% nello stesso periodo: un risultato che premia le nostre strategie di internazionalizzazione e l’attivazione dei corsi in lingua inglese”.

Ma quali sono le Triennali attivate? La prima è Economia Aziendale, un riferimento consolidato nel panorama dell’area economica e uno dei Corsi più attrattivi dell’intero Ateneo.

“È il nostro Corso con il maggior numero di immatricolati: 500 posti che si esauriscono ogni anno. Molti studenti arrivano anche dall’estero, grazie alla possibilità di seguire il percorso interamente in inglese fin dal primo anno”, spiega la Direttrice. Dal secondo anno si articola in tre curricula, Management e Controllo d’Azienda, entrambi orientati alla gestione con una marcata proiezione internazionale e Finance and Marketing (interamente in inglese dal primo anno).

Sono attivi infatti “due double degree con le Università di Bordeaux e Chemnitz, che consentono agli studenti di conseguire un doppio titolo e di vivere un’esperienza incredibile sotto ogni punto di vista”.

Statistica e Informatica per l’azienda, la finanza e le assicurazioni è la seconda Triennale e rappresenta l’anima Stem dell’intera Scuola Interdipartimentale di Economia e Giurisprudenza: “È un Corso molto richiesto, con un tasso occupazionale del 100% secondo Almalaurea. Forma figure come data scientist, risk manager e attuario, quest’ultimo previo superamento dell’esame di Stato”.

Il percorso è rivolto a studenti con una spiccata predisposizione per la matematica e la statistica e interessati ad applicarle in contesti tecnici come la finanza, l’assicurazione e il mondo aziendale. Sul fronte Magistrale, il Dipartimento propone due percorsi: Marketing e Management Internazionale ed Economia del Mare, entrambi caratterizzati da una forte attenzione al contesto globale e ai processi di trasformazione economica.

Punto di forza dell’intero impianto formativo è però la metodologia didattica adottata: “Applichiamo modelli innovativi, con business game e simulazioni, per rendere l’apprendimento più efficace e interattivo anche negli insegnamenti generalmente più teorici”. A queste si affianca una proposta di formazione aperta, grazie a quattro MOOC (Massive Open Online Courses) dedicati a Finanza e Innovazione Tecnologica, Matematica del Rischio, Imprenditorialità 4.0 e Statistica per i Big Data, accessibili anche da remoto.

Tra le iniziative più recenti si distingue poi l’Innovation Hub, nato nell’ambito del Progetto di Eccellenza. Si tratta di uno spazio fisico e digitale pensato per favorire l’incontro tra studenti, ricercatori, imprese e istituzioni. “Vogliamo creare un ambiente aperto e dinamico, in cui il sapere accademico dialoghi con le esigenze del mercato per sviluppare soluzioni innovative.

È un modello che rafforza la sinergia tra università e mondo produttivo”, chiarisce Perla. Attraverso il portale DISAQ Innovation Hub|Shaping the Future è possibile accedere a risorse, progetti e opportunità pensati per alimentare l’ecosistema dell’innovazione. In questa direzione si inserisce anche il Napoli Fintech Lab, laboratorio progettuale che coinvolge attivamente gli studenti.

“È una vera fucina di idee: qui ci si confronta con problemi reali proposti da imprese e startup. Un’esperienza concreta che stimola il problem solving e avvicina al mondo del lavoro. Perché per noi il placement resta l’obiettivo più sentito”.
Al DISAQ, dunque, “Shaping the Future non è solo uno slogan: è una prospettiva concreta per tutti i nostri studenti”.

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