Non rincorsa ai grandi numeri, ma attenzione alla qualità, all’impegno e alla voglia di crescere. “Puntiamo ad avere giovani in gamba che vogliono studiare, prepararsi, imparare”, afferma il prof. Tommaso Edoardo Frosini, Direttore del Dipartimento di Scienze Giuridiche ed Economiche – con la fermezza di chi crede nella formazione come investimento culturale e civile. Il Dipartimento continua a muoversi tra tradizione e innovazione.
Accanto alle materie classiche del diritto, si affiancano discipline più legate alla realtà sociale e tecnologica. Un’attenzione particolare è riservata alla preparazione per la magistratura, con un biennio strutturato che, in caso di approvazione della riforma sulla separazione delle carriere, potrebbe diventare ancora più strategico. “Siamo già in condizione di preparare chi vorrà partecipare al concorso da pubblico ministero o da giudice”.
Centrale è anche il processo di internazionalizzazione, che si rafforza con nuove convenzioni, tra cui quella con la Fordham University di New York. “Vogliamo offrire esperienze importanti, senza gravare troppo sul bilancio familiare. Mettiamo al primo posto lo studente”. La selezione sarà basata sul merito: “Non mandiamo gli studenti in giro per il mondo a fare gite. Chi parte, parte per formarsi. Meritocrazia: è questo il nostro criterio”.
Altro punto di forza sono le cliniche legali, che trasformano lo studio teorico in esercitazione pratica. “Il diritto in azione, non solo nei libri”, afferma il docente. Gli studenti affrontano casi reali, scelti in base all’attualità e alla rilevanza giuridica, simulando processi e imparando a scrivere in diritto. “La clinica è un ponte verso il mondo del lavoro. Non è un esercizio fine a sé stesso, ma un’occasione per confrontarsi con la realtà giuridica”.
Lucia Esposito
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Ateneapoli – n.15 – 2025 – Pagina 37