Cambio di ordinamento al Corso di Laurea in Scienze del Turismo a Indirizzo Manageriale. “Il Corso era stato progettato secondo logiche ormai superate ed era emersa l’esigenza di una manutenzione strutturale, che abbiamo realizzato attraverso un rinnovamento del piano di studi, per renderlo più adeguato alle esigenze attuali del mercato del lavoro nel settore turistico”, spiega il prof. Sergio Beraldo, Coordinatore del Corso e docente di Economia politica.
Tra gli interventi, l’eliminazione di alcune incongruenze didattiche: “Ad esempio, l’esame di Statistica, percepito come ostico dagli studenti, è stato ristrutturato. Invece di due moduli separati, ora è previsto un unico esame di Statistica Sociale, che risulta più organico e coerente”. Così come Metodi quantitativi, ora Metodi quantitativi per le scienze del turismo, “diviso in due moduli, Fondamenti, sui concetti di base e Applicazioni, sulle applicazioni pratiche nel settore, per mostrare agli studenti da subito come gli strumenti teorici servano per le analisi del settore turistico”.
Sono stati introdotti poi nuovi insegnamenti: in alternativa a Sociologia generale è stata inserita Psicologia del turismo; Digital Marketing e Management delle imprese turistiche e Applicazioni su dati web e social media per il settore turistico “per dotare gli studenti della capacità di fare web scraping, raccogliendo e analizzando grandi masse di dati da Internet a beneficio delle organizzazioni pubbliche e private del settore e di svolgere regolamentazione Data Driven dei flussi turistici”.
Si tende, sottolinea il prof. Beraldo, “a formare figure ad alta qualificazione come Data Analyst for Tourism, Online Reputation Manager, responsabile della supervisione e del miglioramento della reputazione online delle aziende turistiche, o Tourism Sentiment Analyst, specializzato nell’analisi del sentiment delle recensioni, delle opinioni dei consumatori e delle tendenze emotive”. Per ora manca la possibilità di continuare alla Federico II il proprio percorso, ma si sta progettando “una Laurea Magistrale o un Master in Scienze del turismo, con un focus sull’intelligenza artificiale applicata al settore. È un ambito in rapida evoluzione, con grande potenziale: il turismo rappresenta il 13% del PIL italiano, ma soffre di bassa produttività e scarso investimento in risorse umane.
Per questo serve una nuova generazione di manager preparati e competenti”. L’obiettivo è “sgomberare il campo dall’idea di un Corso ‘debole’: al contrario, oggi il nostro è forte, competitivo, professionalizzante. Richiede impegno, ma offre strumenti per coniugare competenze umanistiche e aziendalistiche in modo solido. Il nuovo ordinamento consente di formare manager capaci di inserirsi rapidamente e con successo nel mercato del lavoro”, conclude il prof. Beraldo.
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Ateneapoli – n. 11-12 GUIDA UNIVERSITARIA – 2025 – Pagina 68