La parola agli studenti di Farmacia. Ottimo rapporto con i docenti, i Laboratori “bellissimi” ma pochi

Dagli esami più tosti, da affrontare tramite il confronto con i colleghi, all’ottimo rapporto con i docenti, sempre disponibili. E poi: l’importanza della frequenza. Gli iscritti del Dipartimento di Farmacia danno consigli pratici alle future matricole per affrontare al meglio tanto gli inizi del percorso universitario che tutto il percorso che verrà. Seduta su una panchina all’esterno della zona bar, Antonia freme. Sta per sostenere Analisi Spettroscopica – è iscritta a Farmacia. “Bisogna conoscere bene la Chimica organica”.

Che poi è anche un insegnamento a sé: “è tra i più complessi, perché ci sono tante formule ed esercizi da svolgere”. Sul tipo di Laurea che conseguirà, dice: “a chiunque voglia sceglierla consiglio tanta determinazione, bisogna esserne convinti e soprattutto coscienti che ci vuole impegno e studio”. All’interno del Dipartimento, nella zona studio, anche Carmen sta ripetendo, è una studentessa della Magistrale in Tossicologia. “Rifarei assolutamente la scelta – spiega – perché mi piace lo studio dell’ambiente e dell’essere umano”.

Alcuni suggerimenti: “non bisogna mai pensare agli altri, ma concentrarsi solo su se stessi senza mettersi fretta. Le difficoltà arriveranno. La soluzione è affrontarle e sapere che sono tutte risolvibili”. Molto soddisfatta del suo primo anno a CTF Martina, che definisce l’esperienza “del tutto diversa dalla scuola, e mi sta piacendo”. La strada migliore per orientarsi e abituarsi quanto prima è “frequentare le lezioni, la struttura, i colleghi, i professori, tutto questo consente di calarsi subito nella realtà universitaria”.

Sulla scelta del Corso pochi dubbi. Anzi, nessuno: “le opportunità lavorative sono tante, parliamo di un settore che si rinnova costantemente”. Dopo l’inizio a Controllo di Qualità, è passata a CTF Chiara, che pure si trova bene: “I professori sono bravissimi e molto disponibili, d’altronde siamo un Dipartimento di Eccellenza. Inoltre, questa Magistrale credo sia molto sottovalutata, in realtà offre più sbocchi di Farmacia”.

Gli esami da prendere con le pinze non mancano: “Anatomia è stato difficile, pur non valendo tanto quanto a Medicina. Ricordo con piacere poi i laboratori di Chimica organica e soprattutto Microbiologia, avemmo a che fare con i batteri”. Chiude Fabiana, studentessa esperta, iscritta al quinto anno di Farmacia. E parte dalle pecche: “l’attività pratica è poca”.

E fa un elenco: “i laboratori sono previsti solo per Analisi dei medicinali 1 e 2, Tecnologia e legislazione farmaceutica 1 e Laboratorio di preparazioni galeniche”. Il rammarico: “sono stati tutti bellissimi e sarebbe bello farne anche degli altri”. Sul rapporto con i docenti, solo parole al miele: “sono sempre al tuo fianco e ti spiegano passo dopo passo come muoverti”.

Altra lista, stavolta degli insegnamenti più tosti nell’arco del percorso: “Chimica farmaceutica 1 e 2, Analisi dei medicinali 1 e 2, che sono le nostre colonne portanti. Suggerisco di seguire, studiare subito dopo le lezioni e porre tante domande ai docenti”. Poi il consiglio: “cercate compagni con cui studiare, è importantissimo avere un gruppo di amici. Lo dico perché ho iniziato durante il Covid e la mancanza di confronto mi è pesata tanto”.

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Ateneapoli – n. 11-12 GUIDA UNIVERSITARIA – 2025 – Pagina 58

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