Dipartimento di Giurisprudenza. Intervista alla Direttrice Masi: “Vogliamo aprirci al mondo, a scenari diversi, a materie affini ad una sensibilità più attuale”

Benvenuti nel nono secolo del Dipartimento di Giurisprudenza: il più antico della Federico II, il principio da cui tutto è cominciato. Alla vigilia del suo 801° anno di vita, Giurisprudenza ha vissuto un cambio di guardia, passando sotto la direzione della prof.ssa Carla Masi.

Per lei, Giurisprudenza è dinamismo: “vogliamo aprire nuove strade che possano essere percorse per arrivare ad obiettivi importanti, alleggerire tutto ciò che rende complessa la macchina universitaria ed aprirci al mondo, a scenari diversi, a materie affini ad una sensibilità più attuale”, afferma. In questo spirito di internazionalità, il Dipartimento ha accolto in questi mesi diversi ‘visiting professors’, docenti di altre università che scelgono di trascorrere un periodo in un altro Ateneo, a scopo di ricerca.

Uno di questi è la prof.ssa Mariko Igimi della Kyushu University di Fukoka, che ha anche tenuto un corso di ‘Introduzione al diritto giapponese’, che “ha avuto un grande successo e ha riscosso grande entusiasmo tra gli studenti”, rivela la prof.ssa Masi. Nel clou del suo soggiorno napoletano è anche il prof. Jean-François Gerkens dell’Université de Liège, in Belgio, “a cui il prossimo anno potremmo chiedere di tenere un corso di diritto belga”, suggerisce la prof.ssa Masi, così come anche avvicinarsi alla Cina grazie all’accordo con l’East China University di Shanghai, invitando qualche docente “a raccontare del loro nuovo e molto moderno Codice civile”.

Il Dipartimento si afferma, però, anche sul piano nazionale: piace ai grandi studi legali e lo dimostra un’ulteriore opportunità che sarà offerta agli studenti a partire dal prossimo anno. Lo studio legale milanese Pedersoli-Gattai, che vanta ben 350 avvocati tra Milano, Roma e Napoli, “ci ha offerto di sostenere alcuni studenti meritevoli e con un reddito basso con una borsa di studio di 12.000 euro l’anno, rinnovabile per 3 anni accademici”, rivela la prof.ssa Masi.

“Gli studenti verrebbero selezionati a partire dal secondo anno, tra coloro che hanno superato l’esame di Diritto privato con un voto tendenzialmente alto – si sta ancora definendo da quanto partire – e che abbiano acquisito un certo numero di crediti – spiega – Il mantenimento della borsa negli anni a venire sarà poi subordinato al superamento dell’esame di Diritto commerciale, anche qui con un voto tendenzialmente alto, che stiamo valutando, e l’acquisizione di un tot di crediti formativi”.

Una mano tesa verso l’esterno anche sul versante sociale, grazie ad una convenzione con l’Arciconfraternita dei Pellegrini che ha portato all’apertura di uno sportello per l’assistenza legale degli stranieri richiedenti protezione internazionale e dove gli studenti sono stati attivamente coinvolti, attraverso il corso di Clinica Legale, sia attraverso attività di volontariato sia grazie alla predisposizione di alcune borse di studio. Ancora, tra le importanti relazioni intessute in questo primo anno del nuovo secolo c’è la convenzione con il Consiglio dell’Ordine dei Notai dei distretti riuniti di Napoli, Torre Annunziata e Nola, per lo svolgimento dei tirocini formativi.

C’è stato poi anche un avvicinamento alla Corte d’Appello di Napoli, la cui Presidente “si è detta molto interessata a stringere una convenzione, per dare la possibilità ai nostri studenti di svolgere i loro tirocini lì”. Un passo importante perché, come spiega la prof.ssa Masi, “i tirocini sono un ponte tra l’università e il mondo del lavoro e permettono di acquisire sia esperienza che un migliore orientamento per il futuro, ma sempre accompagnati dalla solida preparazione teorica che il Dipartimento di Giurisprudenza ha sempre fornito da secoli”.

Una preparazione teorica che si rafforza anche grazie alle partnership con altre università per la realizzazione dei “doppi-titoli”: percorsi svolti in parte alla Federico II e in parte nelle università straniere convenzionate che vi permetteranno di acquisire la laurea in Giurisprudenza sia italiana che del paese estero. Ad oggi, il Dipartimento offre una convenzione con l’Università francese di Toulouse-Capitole che, dal 2025/26, avrà alcune novità: “gli studenti vengono selezionati alla fine del primo semestre del primo anno e abbiamo aumentato i posti disponibili da tre a otto”, spiega la prof.ssa Masi. Inoltre, invece di svolgere a Tolosa l’ultimo biennio, trascorrerete lì il secondo e il quinto anno di corso, mentre al primo, terzo e quarto seguirete le lezioni a Napoli.

A questa opportunità consolidata se ne aggiungeranno presto altre due: la Pontificia Università Cattolica di Santiago del Cile, che vedrà in autunno una delegazione di docenti federiciani partire per il Sudamerica per metterne a punto i dettagli, l’Università di Siviglia che “come noi ha una grande storia”.
Dei suoi anni da studentessa, la prof.ssa Masi ricorda col sorriso soprattutto le giornate trascorse in tribunale a seguire le udienze con il docente di Procedura penale, motivo per il quale si dichiara “assolutamente favorevole alle visite nei luoghi in cui si esercita la giustizia” e si rivela propensa a incrementare queste attività.

Alle future matricole (quelle che sceglieranno uno dei due percorsi attivati dal Dipartimento, il Corso di Laurea Magistrale a ciclo unico o quello Triennale) che, a settembre, diventeranno protagoniste del nono secolo di storia di Giurisprudenza, lascia una dritta che, forse, avrebbe voluto ricevere lei stessa, al tempo: “anche se non vi sentirete mai pronti, affrontate gli esami, perché piano piano si acquisisce il metodo e si capisce il meccanismo”, suggerisce. “Non vi scoraggiate mai anche perché, doveste incontrare difficoltà, che sono fisiologiche, potrete sempre venirci a chiedere aiuto. Siamo qui per voi”.

Giurisprudenza
è a cura di Giulia Cioffi

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