Accogliere, guidare, condividere. Per Alfredo De Angelis, studente della Magistrale in Psicologia Applicata, il BIP “International Employability Skills Training” non è stato solo un progetto Erasmus, ma “un’esperienza umana e professionale che mi ha arricchito profondamente. Ho sentito di avere un ruolo attivo, non soltanto come partecipante, ma come parte di un gruppo che ha costruito qualcosa insieme”.
Nel ruolo di studente ospitante, insieme alle colleghe Cioppa e De Simone e ai colleghi De Cantis e Paone, ha accompagnato gli studenti stranieri in un percorso formativo intensivo, fondato sul peer teaching, ovvero l’insegnamento tra pari. “Abbiamo accolto i nostri colleghi a Caserta e li abbiamo guidati passo dopo passo. Per due settimane, l’aula è diventata uno spazio dinamico, dove si è lavorato fianco a fianco, senza gerarchie, in un clima di confronto e collaborazione”.
Ciascuno dei cinque studenti della Vanvitelli ha condotto una sessione tematica su competenze chiave per affrontare il mercato del lavoro: autoconsapevolezza, bilancio delle competenze, comunicazione assertiva, leadership, gestione dei conflitti. “È stato emozionante mettersi in gioco come facilitatori, vedere i volti interessati dei colleghi stranieri, ascoltare i loro punti di vista. È lì che ho capito quanto l’apprendimento possa essere veramente bidirezionale”.
Il corso ha preso spunto da una serie di ricerche del prof. Lo Presti, promotore dell’iniziativa, volte a individuare strategie efficaci per ridurre il divario tra il titolo di studio e l’ingresso nel mondo del lavoro. “La vera sfida non è imparare nozioni – sottolinea Alfredo – ma sviluppare quelle soft skills che fanno la differenza. Questo progetto ci ha permesso di farlo partendo dalla pratica, attraverso un’esperienza reale”.
Accanto alle attività in aula, il programma ha previsto anche momenti di socializzazione. Uno su tutti, la visita agli scavi di Pompei: “Passeggiare tra le rovine di una città sospesa nel tempo è stato il modo migliore per rafforzare il senso di gruppo e scoprire come anche la dimensione informale possa contribuire in modo decisivo alla crescita personale”.
Fondamentale, per la buona riuscita del progetto, l’impegno dei docenti referenti delle tre università coinvolte: “Abbiamo avuto il privilegio di lavorare accanto a docenti appassionati e attenti. È stato un onore essere parte attiva di un progetto così ben costruito”.
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Ateneapoli – n. 11-12 GUIDA UNIVERSITARIA – 2025 – Pagina 113