Corso di Laurea in Scienze del Turismo. Enogastronomia e sviluppo sostenibile: i due indirizzi tra cui scegliere

Tre i motivi principali per i quali uno studente dovrebbe scegliere Scienze Politiche, li elenca il prof. Domenico Giovanni Ruggiero, associato di Diritto privato e Presidente del Corso di Laurea Triennale in Scienze del Turismo. Il primo: “c’è un corpo docente giovane, e questo significa che può essere vicino alle esigenze e agli interessi dei giovani”.

È un Dipartimento molto attivo, che promuove tantissime iniziative: “abbiamo almeno tre eventi al mese, che vanno dalla gastronomia fino alla politica, alla comunicazione”, questo il secondo motivo, che “serve a stimolare tantissimo gli studenti, a far capire loro che cosa vorranno fare da grandi. Chi si iscrive qui parte molto avvantaggiato, perché si trova a partecipare fin dall’inizio del percorso di studi agli eventi che il Dipartimento promuove”. Terzo motivo: la promozione dell’internazionalizzazione.

Ad esempio gli accordi con università spagnole e francesi, “percorsi guidati” interessanti “per chi vuole crescere”.
Dettagli sul percorso formativo che è ad accesso libero (il 4 settembre ci sarà, però, un test di valutazione di cultura generale, in caso di mancato superamento, raro che accada, sottolinea Ruggiero, gli studenti saranno supportati nel colmare le lacune riscontrate): nei primi due anni un ramo comune, tra gli insegnamenti il prof. Ruggiero cita Statistica, Diritto pubblico, le lingue, tra cui quella araba.

Al terzo anno sono previsti due indirizzi (con esame comune Diritto privato): Identità territoriali, enogastronomia e sostenibilità – “molto specifico per la cultura di ciascun territorio, anche a livello enogastronomico” – nato con la collaborazione di diversi Dipartimenti – e Sviluppo sostenibile del territorio che “è più rivolto verso la comunicazione, la promozione del messaggio turistico e l’interesse della collettività verso il turismo”.

Il Corso è impegnato a stringere convenzioni con il territorio affinché enti e aziende offrano opportunità di tirocini e stage e “i laureati possano irrobustire le loro capacità di lavoro”.
Lo studente ideale per il docente non esiste perché “con impegno e determinazione si può raggiungere ogni obiettivo”. Un avviso ai naviganti: “la parte più importante della formazione si fa in aula”. Dunque, frequentate.

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Ateneapoli – n. 11-12 GUIDA UNIVERSITARIA – 2025 – Pagina 114

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