Università, questione di scelte: l’esperienza dei manager di Manageritalia Campania per trovare la propria strada

Ogni anno migliaia di studenti delle scuole superiori si trovano davanti ad un bivio: individuare il percorso universitario più in linea con i propri interessi ed aspirazioni. Non è solo una questione di esami ed atenei, ma di passioni, sogni e identità. In un mondo che cambia alla velocità della luce, orientarsi non è mai stato così complesso: scegliere l’università non è solo decidere cosa studiare, ma soprattutto chi diventare.

È il primo vero atto di libertà, il momento in cui si smette di seguire un percorso tracciato da altri e si inizia a disegnare il proprio! Non esistono scelte perfette ma decisioni consapevoli che richiedono una profonda riflessione sulle proprie aspettative verso il futuro e un’attenta valutazione delle diverse opzioni in gioco, tra dubbi ed opportunità.

“I dubbi, soprattutto nell’età in cui si è chiamati a scegliere il percorso universitario, sono naturali. Direi addirittura formativi”, afferma Andrea Guadalupi, Consigliere Direttivo di Manageritalia Campania e membro del CdA di PRAXI S.p.A., società di consulenza direzionale con 300 dipendenti e 13 sedi in Italia.

“L’idea di iscrivermi ad Ingegneria Civile Edile presso la Federico II – racconta – è stata dettata dalla volontà di voler acquisire una preparazione tecnica di tipo generalista, estesa ad una gamma di aree di attività molto ampia che, nel corso del tempo, potesse darmi l’opportunità di occuparmi, come poi è accaduto, di vari ambiti dell’ingegneria, da quelli strettamente tecnici fino a quelli gestionali”.

“Credo, tuttavia – conclude – di avere maturato un’effettiva consapevolezza della scelta effettuata non prima del terzo anno di corso (all’epoca la durata era di 5 anni). Troverei, infatti, innaturale che un ragazzo di appena 19 anni abbia già ben chiaro il quadro sul percorso universitario e formativo in generale”.
Un aspetto importante nella scelta del percorso di studi è dettata, senz’altro, dalla scoperta delle proprie vocazioni ed attitudini verso determinate materie e dal naturale desiderio di esplorare nuovi orizzonti e di mettersi alla prova.

“Il desiderio di comprendere il mondo delle imprese e, in particolare, quelle del turismo mi ha spinto ad iscrivermi al Corso di Laurea in Economia e Management delle imprese turistiche. Consapevole dell’importanza della conoscenza delle lingue, durante il periodo della mia formazione, ho deciso di apprendere dapprima il tedesco e, successivamente, il russo.

Scelta risultata vincente in quanto mi ha permesso di acquisire un significativo vantaggio competitivo nel settore dell’ospitalità grazie alla padronanza delle due lingue maggiormente parlate, dopo l’inglese, dai turisti presenti nel nostro Paese e la cui conoscenza tra gli addetti ai lavori era ancora non particolarmente diffusa”: la storia di Giovanni Vannella, Rappresentante Quadri di Manageritalia Campania e CFO & Hotel Manager per diverse strutture alberghiere.

Al di là della comprensione delle proprie attitudini ed inclinazioni, ci sono poi diversi ulteriori elementi che devono essere presi in considerazione nella scelta del proprio percorso universitario. Secondo Ferdinando Chianese, Consigliere Direttivo di Manageritalia Campania e Direttore Generale di Legea, “le attitudini personali verso un determinato percorso di studi vanno sempre valutate alla luce della specifica attrattività di un settore, in termini di crescita economica e livello di competitività, e dei relativi sbocchi professionali presenti e futuri”.

Della stessa idea è Valerio De Martino, Consigliere Direttivo di Manageritalia Campania e Founding Partner della società di Temporary Management Cross Hub, per il quale “le inclinazioni personali verso specifici interessi culturali devono essere sempre bilanciate con le esigenze e le evoluzioni del mercato del lavoro affinché gli interessi e le passioni dei giovani possano trasformarsi in professioni reali”.

“Da bambini tutti avremmo voluto fare gli astronauti – aggiunge Guadalupi – ma nella realtà quelli che vanno nello spazio sono rarissimi. Questa riflessione ci dovrebbe portare a fare attenzione a scegliere un campo per il quale ci si sente portati, documentandosi sempre sui possibili sbocchi professionali futuri e cercando di essere quanto più realistici possibile”.

Oggi, più che mai, in uno scenario lavorativo sempre più complesso ed articolato, e soggetto ad evoluzioni e cambiamenti repentini, risulta determinante l’acquisizione di informazioni da una pluralità di fonti allo scopo di poter valutare i rischi e le opportunità connesse alla scelta dei singoli percorsi di studio universitario. In linea con questa esigenza, Chianese sottolinea l’importanza di “informarsi già a partire dagli anni delle scuole superiori”.

“Oggi ci sono molte opportunità di conoscere, seppure in maniera più generale, a cosa si andrà incontro durante il percorso accademico – aggiunge Vannella – Il consiglio è quello di acquisire quante più informazioni possibili attraverso i canali ufficiali degli Atenei, gli eventi di orientamento universitario e il confronto con chi ha già fatto questa scelta, il quale può trasferirci feedback utili per poter prendere una decisione consapevole”.

“Ogni scelta può essere quella giusta – interviene De Martino – solo se si affronta il percorso universitario con consapevolezza e determinazione continuando ad investire del tempo nello sviluppo delle competenze che il mercato del lavoro richiederà nel corso dei prossimi 5/10 anni”.
Qualunque sia il Corso di Laurea prescelto, non bisogna mai sottovalutare i principali ostacoli che si possono incontrare lungo la strada e che svolgono un ruolo cruciale nel percorso formativo.

Su questo punto Guadalupi evidenzia come, nella sua esperienza, una delle principali sfide affrontate è stato, senza dubbio, “il salto di qualità dal liceo ai banchi universitari che ha comportato il necessario confronto con una realtà molto più ampia e sfidante rispetto alla ‘comfort zone’ dell’ambiente liceale. Questa sfida, tuttavia, per quanto complessa inizialmente, è stata anche estremamente formativa perché improntata al superamento di ostacoli in successione, come poi avviene nel lavoro e nella vita in generale”.
Luca Genovese

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Ateneapoli – n. 11-12 GUIDA UNIVERSITARIA – 2025 – Pagina 7

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