“Oltre 150 domande ricevute per l’anno accademico 2024/2025: un dato che ci dà grande fiducia, perché conferma che la nostra proposta è stata recepita positivamente e che stiamo riuscendo a costruire un’offerta valida e riconoscibile”.
A parlare è la prof.ssa Giuliana Valerio, Coordinatrice del Corso di Laurea in Infermieristica attivato dal Dipartimento di Scienze Mediche, Motorie e del Benessere (Dismmeb) – abilitante alla professione sanitaria di infermiere – attivato due anni fa in collaborazione con l’Università Vanvitelli e ormai vicino al traguardo della prima coorte di laureati. “Siamo orgogliosi – sottolinea – di aver costruito un percorso ad hoc, in linea con le esigenze del territorio ma con uno sguardo più ampio, coerente con le vocazioni parthenopee”.
Triennale a numero programmato – cento i posti disponibili – Infermieristica alla Parthenope si distingue infatti per un’identità precisa: “Vogliamo offrire una formazione solida e completa, ma anche integrata nelle direttrici che da sempre caratterizzano l’Ateneo: il mare, lo sport, il turismo. Questo ci consente di proporre un profilo professionale aperto anche a contesti non convenzionali, come l’assistenza sanitaria nei luoghi di viaggio o in ambito sportivo”.
Il test d’ingresso, previsto per l’8 settembre, resta disciplinato a livello ministeriale. “Consiste in sessanta quesiti a risposta multipla – spiega la Coordinatrice – su Competenze di lettura (4 domande), Logica (5), Biologia (23), Chimica (15), Fisica e matematica (13). Il bando sarà pubblicato dopo il Decreto Ministeriale che stabilisce il numero dei posti disponibili”.
Il piano di studi prevede insegnamenti di base e professionalizzanti, fin dal primo anno. “Si parte con scienze biochimiche e biologiche, diagnostica per immagini, fondamenti di infermieristica, elementi fisico-statistici – elenca Valerio – il tutto accompagnato, già dal primo semestre, da attività di tirocinio clinico: inizialmente con idoneità, poi con una valutazione vera e propria”.
Grande attenzione è dedicata proprio al tirocinio, considerato il nucleo del percorso formativo. “Lavoriamo in convenzione con l’ASL Napoli 1 Centro, con l’Azienda Ospedaliera dei Colli, e da quest’anno anche con il centro medico di bordo di MSC Crociere. È una novità importante – evidenzia la docente – molto apprezzata dagli studenti: permette di formarsi come infermiere di bordo, figura sempre più richiesta in ambito crocieristico e nel turismo sanitario, per chi guarda a sbocchi internazionali”.
Sul piano della didattica non mancano aggiornamenti: “Abbiamo ampliato il ventaglio degli insegnamenti opzionali per offrire maggiore flessibilità e personalizzazione del piano di studi”. A supporto dell’apprendimento pratico, è stato allestito un Laboratorio di simulazione dotato di attrezzature all’avanguardia: “Disponiamo di un manichino professionale per le esercitazioni. Lo studente ha così la possibilità di mettersi alla prova in un ambiente protetto, di simulare le procedure prima di affrontare il contesto clinico reale”.
Un’organizzazione strutturata, orari già definiti, piani didattici chiari e grande cura nella relazione con gli studenti: “Chi sceglie di iscriversi da noi trova un contesto accogliente e ben organizzato. Crediamo che la qualità della formazione passi anche da questi aspetti”.
E a chi si prepara ad intraprendere questo cammino irto ma gratificante, Valerio rivolge parole lucide e sentite: “In molti casi c’è dietro una motivazione personale forte, una tradizione familiare, un genitore che fa questo lavoro. Ma poi la vera spinta arriva con il contatto col paziente: è lì che si cresce, che si comprende se davvero si è pronti.
La preparazione scientifica è fondamentale, ma da sola non basta. Servono empatia, ascolto, capacità di prendersi cura. Che non si insegnano, si coltivano”.
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Ateneapoli – n. 11-12 GUIDA UNIVERSITARIA – 2025 – Pagina 133