Un Corso pensato per chi vuole andare a fondo, per chi sogna di comprendere la vita nella sua intimità molecolare e trasformare la conoscenza in progresso. Il Corso di Laurea in Biotecnologie offre un percorso formativo solido, multidisciplinare e orientato alla pratica scientifica. Un’esperienza completa che accompagna lo studente dai fondamenti teorici alla sperimentazione concreta, costruendo passo dopo passo una professionalità scientifica moderna, consapevole e competitiva.
“La nostra formazione non si limita ai libri – spiega la prof.ssa Flavia Cerrato, Coordinatrice del Corso – ma introduce lo studente fin da subito al linguaggio della scienza viva: quella che si osserva, si tocca, si sperimenta.
Chimica, biologia e fisica diventano strumenti per interpretare la complessità del vivente, sempre in un’ottica applicativa”. Con l’avanzare del percorso, l’approccio si fa ancora più integrato: alle conoscenze si aggiungono competenze tecniche e operative, dalla genetica alla microbiologia, dalla biochimica all’ingegneria genetica, per affrontare le sfide nei settori chiave della biotecnologia, dalla salute all’ambiente, dall’agroalimentare all’industria.
L’accesso al Corso è regolato dal numero programmato locale (144 posti) con selezione basata sulla presentazione online della domanda secondo i criteri stabiliti nel bando ufficiale. Una volta chiuse le iscrizioni, viene stilata una graduatoria unica. Gli studenti ammessi possono procedere all’immatricolazione, mentre gli altri restano in lista per eventuali scorrimenti. Da quest’anno, inoltre, il Corso è stato incluso in un percorso parallelo ai Corsi di Medicina, Odontoiatria e Veterinaria: chi sceglie Biotecnologie come alternativa e supera tutti gli esami del primo semestre con almeno 18/30 potrà continuare il proprio cammino mantenendo i crediti acquisiti.
Uno degli elementi distintivi del Corso è l’importanza data alle attività pratiche. “La nostra didattica è laboratoriale per vocazione – continua Cerrato – le esercitazioni non sono semplici appendici, ma parte integrante del metodo di apprendimento”. Già dal primo anno, gli studenti si cimentano con esperienze dirette. Al terzo anno, è previsto un tirocinio formativo, svolto nei laboratori dei docenti o in strutture convenzionate, affiancato da un insegnamento specifico di laboratorio, pensato per affinare le competenze sperimentali in vista della tesi di laurea, che può essere compilativa o sperimentale.
Chi sceglie Biotecnologie è animato da una curiosità profonda: vuole guardare dentro, esplorare i meccanismi invisibili della vita, capirli e – un giorno – usarli per migliorare il mondo. “Servono passione, metodo, pazienza e apertura mentale – sottolinea Cerrato – ma soprattutto il desiderio autentico di interrogare la materia vivente con rispetto e rigore”. Lo studente ideale ha una buona preparazione scientifica, ma anche la flessibilità per muoversi tra discipline diverse e trasformare la teoria in applicazione.
La laurea apre le porte a una pluralità di sbocchi professionali: ricerca biomedica, industria farmaceutica, biotecnologie ambientali, qualità e sicurezza alimentare, comunicazione e divulgazione scientifica. Inoltre, offre la possibilità di proseguire gli studi in percorsi Magistrali avanzati, come quello internazionale in Molecular Biotechnology.
“Il mio consiglio a un giovane diplomato? Di avvicinarsi a questo percorso con entusiasmo, senza paura della complessità – conclude la prof.ssa Cerrato – Le Biotecnologie non sono solo una materia da studiare: sono un modo per abitare la scienza, viverla giorno dopo giorno, e contribuire in prima persona a trasformarla in innovazione”. Chi sceglie questo Corso, sceglie di guardare al cuore della vita. E di costruire, con metodo e passione, il proprio ruolo nel futuro della scienza.
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Ateneapoli – n. 11-12 GUIDA UNIVERSITARIA – 2025 – Pagina 100